giovedì 31 dicembre 2009

Saluti veloci dalla fredda Berlino

Un saluto velocino dalla fredda, freddissima Berlino! Ma quanto e´bella sotto la neve non potete immaginarlo... dovreste proprio venire tutti qui, per apprezzare! :)
Insomma, mi sto divertendo. Rido e mangio di cuore, come non mi capita molto spesso, e per una volta mi sento positiva verso questo nuovo anno che sta arrivando... ed ora, con le note di Silent night cantata da Vittorio in sottofondo, vi auguro un Buon Anno... che il 2010 vi porti tutto quello di cui avete bisogno, nonostante magari non siate in grado di capire esattamente cosa sia...
Io spero che porti a me la voglia di volermi piu´bene, di accettarmi, e di vivere cercando di pensare solo un po´meno...
A Jimmy la consapevolezza del suo entusiasmo e della sua spensieratezza;
A Shyan&Yuu va la mia speranza di mantenersi sempre pure e vere come sono ora;
A Blue spero il 2010 porti il dono di credere piu´in se´stessa e nelle sue potenzialita´;
A Sognante di non considerarsi, mai, una brutta persona, perche´e´fantastica, in tutto e per tutto;
A Maura e Franca di avere ancora la pazienza di avere a che fare con una bimba come me;
A Ric di capire cosa vuole nella vita, e di trovare la sua strada, serenamente;
A Spooky... a Spooky auguro di crescere, giusto quel tanto da farsi meno male quando sogna.

Buon anno a tutti, di cuore,
a chi e´passato una volta in questo blog per non tornare piu´, ed a chi vi ha messo radici.
Siete parte di me!
Spooky



lunedì 28 dicembre 2009

"Addio, terra!"

Come diceva Don Silvestro... ho un paio d'ore ed ho quasi finito di prepararmi... ho fatto una colazione pantagruelica, così posso stare benissimo senza pranzo e non risentirne... no, ok, ho fatto una colazione pantagruelica perchè ne avevo voglia :D Ma al massimo coglierò l'occasione per non pranzare :P

Sistemo le ultime cose, mi infilo la cintura che -ahimè- si chiude a fatica, e me ne vo. Magari farò un aggiornamento veloce da Berlino, chi lo sa. Per il resto... il bilancio 2009 lo farò al mio ritorno, tanto non è che ci sia molto da bilanciare, e prometto, prometto prometto che cercherò di pensare ad Edoardo il meno possibile. Lo stretto necessario. Praticamente niente.

Un bacino a tutti...
BUON ANNO!
Spooky

PS: ieri ho rivisto un pezzetto del primo Harry: io ADORO questa saga! :')



sabato 26 dicembre 2009

Oltre il sonno

Misuro la mia stanchezza, i miei talenti, le mie capacità, e la mia pazienza, che credevo essere molto più limitata di così. Sono nervosa, più di quanto pensassi di poter essere nel corso di tutta la mia vita, ma il tentativo di nasconderlo è tutto sommato molto efficace. Avrei voglia di piangere, ma sono troppo stanca, alla sera, per farlo. Ed anche Edoardo, in mezzo a tutto questo caos, sembra più lontano.

Ce la faccio.
Corri corri corri che la vita se ne va... tutto è troppo tardi, tutto è sempre un pò più in là...
Spooky




venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale

Il giorno di Natale (Il giorno più banale) - Marco Masini

Anche se non mi conosci
e la mia lingua non capisci
oggi voglio scriverti, perché
questo vecchio mondo è guasto
e anche se non ti ho mai visto
io mi sento troppo uguale a te,
anche se siamo monete di valore
svalutate da una misera realtà,
siamo petali caduti in questa vita
dallo stesso fiore...
Se ogni tanto ti perdoni
e credi in altre religioni
o non hai trovato ancora Dio,
eppure lo bestemmi,
a volte con ferocia,
perché hai perso la fiducia,
ma il tuo sangue brucia come il mio,
anche se ti hanno convinto che l'amore
è la più bugiarda delle verità,
se sei ancora prigioniero di un errore
che ti ha fatto male...

Buon Natale,
sconosciuto fratello lontano,
ti auguro buon Natale
dal mio piccolo cielo italiano,
non odiare
chi ti vuole rubare il futuro,
rendi il bene per il male,
buon Natale!

Anche se la guerra è in onda
e tutto il mondo si circonda
di frontiere senza libertà,
anche se ai poveri
non restano che fame e trucchi,
avanzi dei paesi ricchi,
briciole di generosità,
un messaggio arriva ancora dalla gente
che ogni giorno aiuta chi non ce la fa,
per la vita che rinasce in una stalla
e un cuore universale...

Buon Natale,
disarmato fratello lontano,
ti auguro buon Natale
e la luce di un campo di grano,
non farlo, non buttare
questo sogno a portata di mano
e, anche se spegni o cambierai canale,
buon Natale!

Anche senza un lavoro e senza dignità,
anche se sei imbottito di felicità,
se in questa notte, come per regalo,
ti ritrovi solo, dentro a un letto di ospedale,
buon Natale!


A un secolo che muore,
buon Natale!

Fratello non mollare mai,
ma rincorri anche tu quella stella,
la vita è una grande mamma che ti culla,
col suo alito immortale
e un oceano d'amore.

Anche senza l'albero
e i pacchetti da scartare,
anche senza tutta
questa festa artificiale,
fosse, come gli altri giorni,
il giorno più banale...

Buon Natale.



Spooky



giovedì 24 dicembre 2009

Family is family

Famiglia è...
...quando chi ti apre la porta neanche ti saluta per bene, ma continua tranquillamente a mangiare grissini biascicando un "ciao" tra un morso e l'altro.
...quando puoi correre avanti ed indietro dal bagno per cambiarti e truccarti senza chiedere nulla, mentre gli altri mangiano e chiacchierano in cucina, praticamente ignorandoti.
...quando "apparecchi" il letto con tutte le tue cose buttate a caso, come se fossi a casa tua - con i genitori fuori.
...quando si prepara la torta da portare in ufficio, e tu mangi gli scarti, con gusto.
...quando chi ti accoglie ti lascia gli ultimi tartufi, perchè vuole farteli assaggiare.
...quando i regali di Natale sono identici, eppure diversi... ed apprezzati dal più profondo del cuore.
...quando chiedi "posso aiutare a fare qualcosa?" e ti ritrovi a sistemare i piatti della lavastoviglie... e la cosa ti fa piacere.
...quando ti ricordi, senza bisogno che te lo si dica, dove va la ciotolina giapponese.
...quando la mamma ti fa "e il portaposate va rimesso nella lavastoviglie in questo verso, mi raccomando", come se sapesse che lo farai mille altre volte.
...quando, per la prima volta da che dormi fuori casa, osi chiedere il cucchiaio da minestra per la colazione, perchè a casa tua usi quello.
...quando "fai la cameriera" ad una cena con altri amici... perchè tu non sei un'amico, tu sei parte della famiglia che ospita.
...quando non vedi l'ora di andare a Berlino a lavare i piatti, perchè tutte le volte che sei andata, li hai sempre lavati tu, e ti sembra un punto d'onore sul quale non bisogna transigere.
...quando con le mani tremanti consegni la fotocamera all'altra persona, che ha fermato il tuo -mezzo- idolo per te.
...quando ti mangi le mani perchè ti sei dimenticata di portare a Berlino una delle tue tazze preferite, da lasciare per quando tornerai.
...quando "non importa quanto ci si possa fraintendere, o quanto si possa essere diversi", perchè si è legati ad una profondità impossibile da raggiungere da queste sciocchezze.

E' il primo anno... è il primo anno, da che sono entrata nel profondissimo buco nero della mia adolescenza, che sento il Natale. "Well... family is family".
E questo per un tributo doverosissimo.

Poi. Rivedere Blue è, come sempre, rinascere e sentirmi in pace con il mondo: e nonostante... nonostante sia doloroso e faticoso parlare di Edoardo, dirlo a lei sembra rendere le cose leggermente meno brutte di quanto siano. Mi accontento.
Del resto non c'è moltissimo da dire: sono stanca, non mi fermo mai -per fortuna ci sono stati questi giorni di stacco, o non ce l'avrei fatta!-, cerco di domare il mio nervosismo galoppante, di aiutare il più possibile un papà che diventa ogni giorno più santo... e di arrivare intatta al magnifico incontro con il letto, letto in cui non leggo, perchè crollo dal freddo e dalla stanchezza molto prima di formulare il pensiero di leggere.
Mi tengo su a cioccolata (...e te pareva!) e aspetto domani, per avere una buona scusa per mandare un sms.

Buona vigilia, ragazzi.
E Buon Natale, in caso domani non fossi in grado di passare!
La vostra Spooky di sempre

PS: Edoardo... Don Silvestro... la musica... "...i sogni non sono peccati..."



martedì 22 dicembre 2009

Lattine di Coca light

Sto pensando a te

Sto pensando a te
mentre cammino, mentre parlo, mentre rido, mentre respiro
sto pensando a te
mentre mi sveglio, quando corro tutto il giorno
sto pensando a te
mentre mi spoglio di ogni orgoglio mentre guardo il mio destino
sto pensando a te
quando ricordo mentre ancora sento il tuo profumo

Na na na
Cosa faresti al posto mio
se ogni pensiero
se ogni pensiero fossi io?
Cosa faresti tu?
Cosa faresti tu?

Sto pensando a te
mentre mi sveglio, quando corro tutto il giorno
sto pensando a te
mentre cammino, mentre parlo, mentre rido, mentre respiro
sto pensando a te
mentre mi spoglio di ogni orgoglio quando guardo il mio destino
sto pensando a te
mentre ricordo quando ancora sento il tuo profumo

Na na na
Cosa faresti al posto mio
se ogni pensiero
se ogni pensiero fossi io?
Cosa faresti tu?
Cosa faresti tu?

Cosa faresti al posto mio
se ogni pensiero
se ogni pensiero fossi io?
Cosa faresti tu?

Spooky


Pesi e misure

Diciamo che la cosa di non scrivere sul blog è stata un pò una sciocchezza, o un'autopunizione. Come a dire: ok, è così che va? E' così che sei, è così che ti comporti? Bene allora, chiudiamo baracca e burattini, e vediamo cosa ti inventerai per renderti comunque ridicola.
Il punto che è questo blog, scrivere, pensare, mi ricorda inevitabilmente che non dovrei scrivere, nè pensare: dovrei chiudere gli occhi e lasciarmi vivere, tentando di allontanare il ricordo sbiadito di Edoardo. Il punto è che, con o senza blog, non pensarci è un'assurdità. O magari lo era... il bello di questo Natale romano è che, con mia madre a letto, casa è precipitata in un caos primordiale nel quale mio padre faticosamente tenta di non affogare: il che vuol dire che c'è sempre qualcosa da fare, sempre il bagno da pulire, o i piatti da lavare, la cucina da spazzare, la cena da preparare... e tutto questo tralasciando Anastasia a cui bisogna star dietro, Alessio che porta a casa una valaga di scout quando non porta Giorgia, ed io che sforno dolci dalle 7 della mattina. Quindi no, non è che ci sia molto tempo per piangere, o impelagarsi di nuovo a ragionare su una frase o un'intonazione... cosa di cui sono profondamente grata al mondo intero :)

E bisognerebbe parlare di Shyan e Yuu, che hanno regalato a me e ad altre babbione e maghe un Natale anticipato magnifico, oltre che... oltre che loro, come sempre.
Bisognerebbe parlare anche di qualche bisticcio, del peso che aumenta (mannaggia ai pandoooooriiiii!!), dei biscotti nel latte, della soddisfazione di vedere le persone che ami sorridere nel vedere un tuo dolce.... ma ho da incartare un paio di regali, è tardi, e tocca andare a ninna XD

Quindi ne riparleremo.
Come ho detto tempo fa a Ric... magari possiamo solo fare che non ne parliamo, per un pò. Perchè non mi va più, di parlarne. Magari facciamo finta che, in questo Natale, lui non ci sia. Non importa cosa porto al polso, non importa cosa porto al collo. Facciamo finta che sia così. Finchè si può...


Un bacino,
Spooky


giovedì 17 dicembre 2009

Ansa

Mi sa che il blog si prende una pausa.

In caso, Buon Natale, e buon 2010.

Spooky


martedì 15 dicembre 2009

Nostalgie

Sento nostalgie per cose sciocche, e non riesco a togliermi dalla testa immagini futili. Come se fossero importanti.
Sono stanca e voglio andare a letto... mi aggrappo alla speranza che, se aspetto solo un minuto in più, tutto si risolverà. Eppure so che non c'è niente che cambia, niente che possa evolversi: questo mio faticoso ripercorrere vecchi istanti è un serpente che tenta di mangiarsi la coda.
Oggi ho sentito una mano accarezzarmi un fianco, e per un attimo, nel voltarmi, mi sono ricordata la sensazione di essere felice. Come quando... ma a che pro, tutti questi ricordi? Questo accumulo di eventi che non portano da nessuna parte?...

Un mese, un mese di stacco.
Un miracolo... e poi, nel nuovo, nuovissimo 2010, se ne riparlerà.
Spooky


domenica 13 dicembre 2009

Lividi

Ieri mi sono fatta un nuovo livido. Ed anche se la metafora mi alletta molto, perchè non uso di norma il termine livido che invece dovrei reintegrare nel mio linguaggio figurato, si tratta di un livido vero, al di fuori di ogni rappresentazione mentale. Il mio ginocchio ringrazia, sentitamente! E siamo a quota tre, tutti a carico della mia povera gamba destra...
Ieri mi sbracciavo per ingozzarmi di cioccolato, e son quasi finita lunga, così per restare in piedi ho sbattuto contro la gamba del tavolo, col risultato blu e violetto che artisticamente va disegnandosi attorno alla rotula.
Vabbè, questo per aggiornarvi.

Al di là della cena ottima, riguardo a ieri sera non ho molto da raccontare: è stato strano avere Chiara lì, dopo anni che le parlo del mio coro... ed è stato strano sentirmi chiedere, amorevolmente, più volte nel corso della serata "come stai?", quasi fosse una cosa di qualche valore: nonostante la domanda in sè non facesse che ricordarmi la situazione, è stato dolce sentirmela rivolgere. Come se fossi importante.
E m'è presa un pò d'amarezza, perchè la fiducia e l'affetto sono esserini fragili, che si avvinghiano ai simboli, e nei simboli trovano la consistenza della loro illusorietà: così vedere un oggetto ha suscitato il solito fastidio misto ad una sorta di riso amaro, qualcosa che diceva sono tutti uguali, in fondo, scavando, sono tutti, dannatamente, uguali.
So che questa non la capite, ma serve a me: magari mi ricorderò che il mondo non gira come vorrei, e che è inutile ostinarsi a vedere le cose come se dovessero piacere a me.
A proposito di cose immaginate, di risate e di star bene, continuo a pensare che medicina e malattia si identifichino, nella mia attuale situazione, nella persona di Edoardo. Non fa niente. Come si diceva? Il 2009 è agli scoccioli! Largo al 2010, al numero tondo, alle cose razionali e giocose, a morte il dispari, il finito, il chiuso, lo statico.

Ed ora vado.
Alla fine, sto riuscendo a distrarmi. E tutto il resto è un rumore sordo, in lontananza, talmente consueto da darmi quasi l'impressione dell'abitudine, talmente quotidiano da non farci quasi più caso.
Come stai?
Ho avuto giornate peggiori. E' tutto come sempre.


Spooky



giovedì 10 dicembre 2009

"Uomini... eccomi!"

E se fossi almeno un pò come Consolazione, sono certa che avrei molti meno problemi, altrochè...
Comunque, eccomi qui.

Dopo una giornata in cui ho alternato speranza e distrazione, ieri sera ho saputo di non aver ricevuto l'invito che aspettavo. Non pensavo di tenerci così tanto... invece. Invece mi è caduto addosso come una valanga, ed ho sentito la mia voce cambiare, l'ho sentita abbassarsi fino a diventare un sussurro, confondersi in toni gravi che non mi appartengono, e rimanere lì, invischiata, corrotta, ferita.
Fortuna che ieri c'era coro... e quando c'è coro, inevitabilmente, nonostante non dovrei e non mi faccia affatto bene, rido, scherzo, e mi godo un paio d'ore di tranquillità. Ho anche cercato di vedere il lato buono della cosa. E' che poi... poi succede qualcosa, e mi ricordo di come stanno le cose. Mi ricordo chi sono, cosa faccio, e come funzionano gli ingranaggi della mia quotidianità.
Mi sono ricordata che non mi piace Edoardo, che non mi piace, punto, basta, che devo smetterla perchè non vado da nessuna parte, devo smetterla perchè mi fa male, devo smetterla, devo smetterla e basta. Devo smetterla perchè, quando mi guarda così... devo smetterla perchè so.

Tutta questa tensione poi mi porta a sfogarmi su altre persone. Me la prendo con chiunque, in qualsiasi modo io riesca, e quando non trovo nulla per attaccare, chiudo gli occhi e sparo alla cieca, quasi per non prendermi la respponsabilità di sapere chi sto ferendo. Succede anche con le persone a me più care... ma non posso farci niente, mi dispiace, se non urlo, se non me la prendo con qualcuno, se non butto fuori quello che ho dietro gli occhi va a finire che esplodo, sul serio, come una bolla di sapone, solo puf! e via, esplodo.
Magari starei meglio, dopo. Magari no.

...e l'anno sta finendo. Sai cosa succede, quando finisce l'anno?... Succede che io e Makka facciamo la lista delle cose andate bene, e di quelle andate male. E sai come andrà a finire?... Finirà che quest'anno, la lista, avrà colori acidi, tinti di LSD e di rosso, un rosso che è vergogna, disamore e rabbia.
Non fa niente. Ci sono state belle cose, e spero in un 2010 migliore... anche perchè suona bene, no? Duemiladieci. Insomma, è una bella cifra. Pari, finalmente. Rotonda. Chiusa, bilanciata e perfetta. Sì, il 2010 andrà meglio.
Anche perchè, dopo il 2010, si torna a casa. Eventually, si torna a casa. Casa mia.

Spooky



martedì 8 dicembre 2009

Let me see

E' martedì. Magari è il caso che aggiorni...
Diciamo che in realtà per aggiornare dovrei aspettare domani. Se volessi proprio fare la brava, dico, e capire che piega sta prendendo la mia vita. Aspettare domani, e poi decidere che fare con il tempo che mi è concesso.
Ma visto che sono un'impulsiva precipitosa, un piccolo aggiornamento lo faccio comunque.
Ho scoperto che mi manca Roma, e di Roma mi mancano le relazioni semplici e sincere che sono riuscita a costruire nel corso della mia adolescenza nonostante il mio caratteraccio: mi dico che, se hanno resistito a me allora, e mi hanno voluto bene, sono davvero persone sulle quali posso contare, a prescindere da ogni altra cosa.
E questo mi da misura anche di altro... di parte del mio futuro, almeno.

Poi, come un pensiero casuale ma infinitamente importante, mi sono anche resa conto di non volere una storia, ma LA storia, il che è faticoso, ma almeno mi eviterà paranoie inutili: mi spiace per il mio piccolo CanadianGuy, mi spiace per chi spasima e per chi non mi si fila... mi spiace per Edoardo, ma non voglio niente di meno che una storia seria, impegnativa e lunga, e so che ora come ora non ci sono i presupposti per averla: quindi inutile dannarsi. Mi contento col cibo, con le amicizie -e che amicizie!- e con le conoscenze, che a Roma mi trattano come un'amica -grazie a Dio!- e che qui restano soffusi sorrisi amari: mi sono rassegnata all'indifferenza, al disamore, e alla placida sensazione del dover convivere con me.
Come Shyan lavora a Berlino, e nonostante tutto sono certa che ogni tanto si fa prendere dalla nostalgia dei suoi affetti più cari, io mi godo la presenza di Giuli qui, la stringo a me, e mi consolo nel ricordo di casa mia: quando andrò ad abitare lì, a costruire il mio futuro mattone su mattone, mi sentirò davvero padrona di me, immagino.

Ora vado.
Per il resto....... ci sono cose che vanno fatte, decisioni che vanno prese, bugie che vanno dette, e scelte che vanno fatte. Spesso mi lascio vivere, è vero, ma a rimetterci sono solo io. Cerco sempre di non far cadere nella mia accidia anche altre persone.
Questo è un pò un pregio, no?... magari qualcosa di buono posso farla anche io. Magari non sono proprio l'essere peggiore che esiste sul pianeta. Magari siamo tutti incasinati e cattivi, ma, fortunamente, solo in pochi vogliono davvero il male altrui.
E magari io tendo anche a far del bene, di tanto in tanto. Grazie a tutte le persone che non si stancano di ripetermelo, che magari un giorno o l'altro comincio a crederci sul serio.

ClemenSpookyBabbygnolaInAttesa




sabato 5 dicembre 2009

Peccato che sia peccato (ripresa)

Ma perchè non si può...
Non si può... lo sai perchè...
Dov'è scritto?
Clementina...
Chi l'ha detto?
E' peccato...
Ma che peccato!
Clementina!

Clementina, Clementina...
Clementina, Clementina...

Peccato che sia peccato,
ma che peccato, sì sì lo so,

peccato da cancellare, da rifiutare, da dire no...

Se l'amore è peccato
non riesco a capire
perchè è stato inventato
perchè si è impadronito di me...


L'amore in sè non sarebbe peccato
è per me che è sbagliato
condannato proibito, in assoluto vietato...

Ma non è giusto che pure io
che strano destino è il mio
devo essere obbligata al celibato tale e quale a te!

Peccato che sia peccato... peccato...
Che cosa... leggendaria sarebbe stato vivere con te
E' un bel castello in aria purtroppo irraggiungibile per me...

Ma che peccato che sia così
che tutto finisca qui
peccato sia peccato volerti bene, e non dirti...

Shhh... Clementina, vai...


...che sciocca che sei, piccola, piccola Spooky...
Spooky



venerdì 4 dicembre 2009

Post-aBBBuffata

E chi capisce la citazione merita una stellina in premio. Approfitto della tastiera strafiga di mio fratello per aggiornare un pochino il blog.
Stamattina analisi del sangue, cornetto, cappuccio, poi un paio di giri con papà, ed ora sono in post pranzo, un pranzo regale ed abbondantissimo, come al solito...

Per quel che riguarda il post di ieri notte, o meglio di stamattina, da una parte ve ne chiedo scusa, dall'altra vorrei agigungere un paio di dettagli.
Al di là dell'effetto che ha su di me il teatro, lo spettacolo in sè vale la spesa -assolutamente eccessiva- che ho dovuto affrontare... nonostante la pessima figura di una Maurisa Laurito che "pev consolavvi a cevti avvvvgomenti" che mi hanno fatto accapponare la pelle... e che non sa cantare, pur essendo discretamente intonata.
Vi spiego: non serve un grande genio della musica per cantare Aggiungi un posto a tavola. Non ci sono grosse estensioni, nè note inarrivabili, nè altre difficoltà tecniche, tranne qualche modulazione di pochissimo conto. Quello che rende quelle canzoni difficili è da un lato l'interpretazione, dall'altro il fatto che abbiano al loro interno parti recitate/cantate: la cosa migliore, almeno dal mio punto di vista, è prendere degli attori con qualche lieve capacità canora, e fargli interpretare il più possibile, anche con una stecca qua e là.
Pensavo che in questo, la Laurito, potesse essere una sorpresa. Insomma, pensavo che almeno un pochino sapesse recitare. Invece mi ha dato l'idea di una persona alla sua primissima esperienza teatrale. Non tiene il palco, non regge la scena, e soprattutto, ed è una cosa che mi ha lasciato basita, perde la concentrazione. In ogni momento, anche in quelli in cui l'attenzione non era rivolta a lui, anche quando stava uscendo di scena, Guidi era Don Silvestro. E Clementina, nonostante sia fresca di accademia teatrale, era Clementina. Ma Consolazione andava e veniva... e quando andava, era un problema farla tornare.
Su Simeoli ho un paio di perplessità, perchè è un bravissimo attore, ed un bravissimo cantante, ma si sembra che si sforzasse troppo per replicare la parlata "alla Pappalardo", per capirsi... magari è stata solo una mia impressione, ma mi sembrava che facesse proprio fatica a parlare in quel modo, durante tutto lo spettacolo. Il che toglieva verosimiglianza alle scene.
Clementina, nonostante le qualità canore non eccelse, ha dato tutto quel che poteva: è proprio il suo personaggio, immagino, che non ha un grandissimo spessore, e questo si riflette sul giudizio che si da all'attore.
Garinei mi ha -quasi- fatto dimenticare l'originale, il che è tutto dire... ma anche lui è sempre una garanzia.
Su Guidi non posso dire nulla. Proprio non posso, non ce la faccio. Lui è nato Don Silvestro... come nome di battesimo. Gianluca Don Silvestro Guidi.

Bene, mi sento meglio. Ho svolto il mio compito di spettatrice competente!
E' stato bello raccogliere i soldi di San Crispino... ed è stato bello, per quanto doloroso, vedere Guidi lì, umano, sulle scale del Sistina, in attesa... come un bambino, come un uomo.
Per quel che riguarda Yuu... tutto di lei, dall'abbraccio appena ci siamo viste (casa! sono a casa!), alle chiacchiere ammonticchiate agli angoli di tutte le cose che volevamo e dovevamo dirci, alla promessa che mi ha fatto stamattina per sms, e che mi ha portata di nuovo ad avere gli occhi lucidi... tutto, dico, conferma quella che ormai è una certezza: Francesca e Laura sono la mia famiglia.

Spooky


Aggiungi un posto al Sistina... che c'è un amico in più...

Me lo sono ricordato. Il motivo per cui mi sono trasferita. Me lo sono ricordato stasera, alla fine di Aggiungi un posto a tavola. Me lo sono ricordato quando ho sentito, dentro al cuore, qualcosa frantumarsi, di nuovo, come non avveniva da marzo 2006, e scoprirmi a pensare "ma guarda tu se, su un musical divertente e spiritoso come Aggiungi, io devo sentirmi così, alla fine... perchè deve essere sempre così triste?".

Perchè non ce la faccio. Perchè il teatro, a me, non piace. Mi uccide. Perchè io non provo catarsi, mai, ma solo un'empatia disgregante e totale.
Perchè ne sono innamorata, e l'amore è una cosa cattiva, cattiva e brutale, possono dire quello che vogliono... l'amore è una cavalla selvaggia che mozzica qui... e vi posso assicurare che è tutto tranne che piacevole.

Questo è il miglior spettacolo che io abbia visto da anni. E forse perchè c'era Guidi, forse perchè c'era Dorelli, ma in fondo era un'eco, un sorriso, un ricordo soffuso e migliorato, se possibile, come una brezza che rende ancora più bello un pomeriggio primaverile.
E so che non era perfetto, so che la Laurito mi ha rovinato del tutto Consolazione, e Simeoli è bravissimo ma non ho apprezzato la sua interpretazione della "parlata" di Toto (ma è un cavillo, è stato davvero bravo), so che Clementina non mi ha lasciato quasi nulla, ma... ma quando Guidi era in scena, quando... quando l'ho guardato, io...
...ricordo ogni singola sensazione di ogni mia singola visione di Dracula. E ricordo la disperata, bruciante, desolante assenza alla fine di ogni replica. Il vuoto pneumatico che mi faceva rimpiangere, ogni singola volta, di essere tornata a vedere lo spettacolo. Pensavo fosse Vittorio, a farmi quell'effetto lì. A darmi quel dolore lì. Ricordo che glielo dissi anche, di quanta paura mi facesse quella sensazione... e di come fosse rassicurante sapere che "mi teneva per mano durante il viaggio".
Ho scoperto che non è Vittorio. E' il teatro. Pensavo che... che fosse perchè una piccola parte di me mi ha sempre detto che dovrei recitare. In realtà, non è questo. E' l'aria. E' il dolore. E' il vuoto. E la condivisione, per un attimo, per una frazione di secondo, del vuoto. Liberarmene e capirlo, per talmente poco da quasi non accorgermene... è la vita.
Ecco perchè sono andata via. Perchè non ce la faccio, a torturarmi così. E se abitassi qui, lo farei quanto più spesso possibile... come una droga, una dipendenza.

Finito lo spettacolo, per una serie di circostanze che spiegherò in un altro post, ci siamo attardate all'esterno del teatro, poi mio padre è passato a prenderci con la macchina.
Dieci secondi. Se mio padre avesse fatto altri dieci secondi di ritardo, la mia mano avrebbe stretto quella di Gianluca Guidi.

......la cosa desolante, in questo, è che quasi nessuno, mai, riuscirà a capire cosa vuol dire. E non è una cosa di cui si può dare la colpa a qualcuno.
Una lacrima.

Poi, tante.
Spooky

giovedì 3 dicembre 2009

Did you see?

Avete visto? Ho aggiornato un pochini di link. Tanto, per come stavano andando le cose, bisognava farlo! Così ora avete la possibilità di gustarvi le deliziose ricette di Misya, e di godere di un altro blog a fumetti molto carino, visto che si basa su fatti reali... è magnifico vedere "chi sta dall'altra parte" del telefono di un call center!

Di altro è meglio non parlare, domani si torna a Roma, ed io ho la sveglia tra tre ore e mezza... dal che deduco di non andare a nanna, stanotte, tanto per gradire. Non fa niente, praticamente l'avevo preventivato... sai che bel sonno che mi faccio in treno poi! Sarà una passeggiata arrivare a casa... dove mi aspetta, per inciso, il mio canadese preferito, nonchè unico, visto che non è neanche canadese... e poi via, giù, giù, fino ad Aggiungi un posto a tavola, fino alla mia Fred, fino alla mia Georges!

E poi finalmente Blue... e casa mia, e le mie cose, e Ric ed i miei amici... qualche giorno di pace... senza giudizi e senza dita puntate da schivare... sperando che a regolare la mia vita, per una volta, possa essere io, e non il mondo che mi circonda...
...in realtà, mi manca -in prospettiva, diciamo- Jimmy. Mi manca il sapere che quando tornerò a Verona, avrò ricaricato le mie batterie romane, ma non l'amicizia nevrotica, speciale e sostanzialmente folle con la mia Metà.

Un bacio ai veronesi, che non faranno il minimo caso alla mia assenza.
Spooky



lunedì 30 novembre 2009

Considerazioni

Cavoli. E' quasi una settimana che non scrivo. Che mi succede? Non sento più il bisogno di questo blog, e non me ne sono ancora resa conto? Oppure ho talmente tanto da dire che le parole mi restano intrappolate fra le dita?
Non so... è che ultimamente mi sento molto un pesce fuor d'acqua. Stranamente, questi giorni sono stati solo un estenuante conto alla rovescia verso giovedì... ho voglia di tornare a casa, penso per chiarirmi le idee. Per sistemare alcune faccende tra me e me... e non c'è niente da fare, certi discorsi personali vanno fatti nella propria stanza, quella che ha visto ogni lacrima, ogni gioia... vanno fatti nella mia grande e fredda camera marinese.
E poi, a dirla tutta, ho tanta voglia di abbracciare il mio papà.

Quindi sì, immagino di non aver scritto per questo motivo. Poi c'è il resto, ovvero che non ho voglia di pensare, perchè se penso mi viene in mente che dovrei agire, invece che osservare semplicemente la vita scorrermi davanti, come al solito... oppure che dovrei cercare di migliorarmi, ma non ho mai la giusta predisposizione d'animo per farlo.

Ieri ho finito Harry, tanto per farvelo sapere. Ed ho ripreso in mano Larsson... che bello, tornare a leggere un libro in italiano! E mi sta anche prendendo: magari ho ritrovato il momento buono per leggere la Millenium Trilogy :)
Bene, un pochino ho aggiornato... per ora accontentatevi, perchè non ho molto altro da dire.

Dovrei iniziare a studiare. Dovrei iniziare a pensare al mio futuro. Dovrei, dovrei, dovrei... per ora invece, mi godo il Natale che si sta avvicinando, e chissà come mai, ho proprio voglia che arrivi quest'anno. Proooooprio voglia. Voglia di famiglia. Sarà che sarà strano e faticoso, quest'anno, senza Salvatore. Sarà che la perdita aleggerà come una presenza leggera, assieme alla vita... sarà che ho anche voglia di rivedere Anastasia, perchè no, che ormai è quasi una piccola donna, e magari è cresciuta un pò.

A tutti, me compresa, una coperta sulle spalle.
Spooky



mercoledì 25 novembre 2009

Carnegrea

Oggi mi sono svegliata con un pò di carnegrea... o comunque si dica, insomma, chi è del nord può aiutarmi. Insomma, quel dolore muscolare che viene dopo uno sforzo, per dire, dopo un'ora di fit-boxe seguita ad una settimana in cui lo sforzo maggiore che ho fatto è stato muovere il sedere per arrivare dalla camera da letto al bagno... e non abito in una villa enorme, tanto per togliervi qualunque possibile dubbio.
E penso di essermi svegliata anche con un pò di carnegrea dell'anima, se così si può dire... come tirarsi su dopo un sonno un pò troppo lungo.
Ieri, dopo giorni di bassi, mi sono sentita fisicamente bene. Ok, non in grado di scalare l'Everest, ma abbastanza bene da non dormire il pomeriggio, da andare a fit, da farmi un giro per la città senza nausea, insomma, abbastanza bene. Il che mi sembra un risultatone, visto che volevo scendere a casa prima... e significa che sto davvero maluccio, se voglio tornare a casa. Ma diciamo che l'idea di casa mi mette di buonumore: tra una settimana torno a Roma. E chi lo avrebbe detto, che mi sarebbe mancata così tanto... ma questa è la verità: mi mancano i miei affetti, mi manca Blue, mi manca la mia macchina, Fred, e George, che anche se non è a Roma, spande i suoi pensieri per le vie della Capitale, e soprattutto in quelle vicine al Sistina. E -perchè vergognarsene?- mi manca anche mia madre, ed ovviamente papà. Mi mancano le persone che so tengono a me più che a loro stessi. Sono stanca di comparse. Mi manca Ric.

Ieri non riuscivo a dormire (vedete?! Significa che sto benissimo, se riprendo il mio ritmo di 6 ore a notte significa che davvero sono tornata me!!) e pensavo alle cose che vorrei fare a Roma, vedere le mie cugine, stare un pò con loro, andare a pranzo da nonna...
E stamattina pensavo che sì, probabilmente il mio destino è lì, e basta. Mi piace viaggiare, adoro Londra, ma probabilmente il mio futuro è proprio in quella Roma che è l'unica certezza che so non potrà abbandonarmi mai.
Pensavo anche che mi manca l'idea di un ragazzo, ma non credo la sua presenza, ora come ora: penso di dover rimettere assieme i pezzi del mio cervellino, prima di dedicarmi ad altro... come mi ha detto TheCanadianGuy: se mi rendessi conto della persona che sono, se cominciassi ad avere fiducia in me, mi sentirei molto meglio. Che il 2001 ti dia la consapevolezza di quanto grande potresti essere se solo educassi il tuo cuore a sorridere anche nella pioggia... eh, che ricordi ragazzi!!
Insomma, pensavo queste cose qui, pensavo che sogno ancora il ragazzo ideale, quello che mi chiamerebbe sempre ma che mi lascia il mio spazio, quello che mi fa i regali, ma non cose costose, cose mie... quello con cui potrei passare ore primaverili in un prato, a leggere ognuno il suo libro, appagati solo della presenza l'uno dell'altra... e mi sono accorta che questi erano i sogni, le speranze che avevo quando stavo con Ric: una delle tante cose che non gli ho detto, perchè mi sembravano sciocche.
E poi, sorridendo di sorpresa, ed anche un pò di malinconia, ma di quella malinconia bella che non provo quasi mai nella mia vita, scoprire che non sono la sola, a ricordare con nostalgia buona un passato che non ero pronta a vivere, probabilmente, ma che ho cercato di godermi al meglio delle mie possibilità.
Boh, oggi è uscito così.

Dopotutto... è mercoledì! :P
Spooky

lunedì 23 novembre 2009

Too busy... or too lazy?

Sono così impegnata ad autocommiserarmi che faccio fatica a vedere qualsiasi altra cosa. Non so... forse mi ci vorrebbe un'occupazione, forse dovrei tornare a lavorare per un paio di settimane. Ma, forse, prima dovrei capire che cosa mi sta succedendo... e diciamo ripartire da lì.

Non mi sono mai considerata un'ipocondriaca. Insomma, sono sempre stata, fortunatamente, bene. Un paio di aulin all'anno per il mal di pancia, una novalgina se il mal di testa si fa insopportabile, ma niente di più. Poi vabbè, verso i 16 anni è arrivato l'ipotiroidismo... ok, è un pò una scocciatura prendere una pasticca tutte le mattine, e fare analisi del sangue ogni sei mesi, ma insomma, non è neanche una cosa seria, nè preoccupante. E dovrei pure ringraziare che, con tutti gli effetti collaterali che può avere l'Eutirox, io non ne manifesti nessuno.
Nell'ultimo anno le cose sono un pò peggiorate... lo so che non dovrei lamentarmi, so che dovrei ringraziare che sto bene, che non c'è niente di grave, che sono una persona sana... ma negli ultimi mesi mi sono sentita spesso sballottata, trascinata da un corpo che non ho mai ascoltato e che adesso sembra aver cambiato linguaggio, diventandmi alieno ed estraneo.
Forse dovrei tornare a casa. Non volevo farvi preoccupare... devo solo decidere cosa fare, tutto qui. E con questo passo ad altro.

Ho letto un post che mi ha un pò preoccupato, un pò sollevato. Al solito, visto che vivo la mia vita per confronti, mi sono detta ehy, Spooky, guarda, non sei la sola ad incasinare le cose allora! Non sei l'unica a non essere in grado di gestire i rapporti, a distruggere e destabilizzare ogni contatto sociale che hai! Non è che sia un pensiero estremamente confortante, ma è un pensiero, ed in questi giorni di totale autoreferenzialità uno sguardo all'esterno non penso sia un male.

Ora vado... scsuate se non ci sono molto, in questi giorni. Mi riprendo. E' solo che non ho mai affrontato una situazione simile. Ma vedrete che, prima o poi, riuscirò a capirlo, che vuole il mio corpo da me.
Spooky



giovedì 19 novembre 2009

Cercando di rimettere insieme i pezzi

Non so cosa mi stia succedendo in questi giorni. Non solo mi sto lasciando vivere, ma respiro a malapena.  In parte penso di portarmi dietro gli strascichi dell'influenza, in parte sono convinta che devo smettere di autocommiserarmi, di perdermi, di non affrontare le cose e decidere cosa voglio fare nella vita.
Sono stati giorni di decisioni opposte, ripensamenti, pause e riprese veloci. Sono stati giorni in cui non ho scritto perchè, in realtà, non avevo la benchè minima voglia di essere: in cui ho sperato di poter mettere in pausa la ia vita per non accorgermi del casino che stavo facendo.

Ma la vita non si mette in pausa, mai. Non si può fare, semplicemente. Il tempo continua a scorrere, le giornate a susseguirsi, e nonostante vorremmo solo chiudere gli occhi e non vedere, le correnti d'aria ci solleticano la pelle, e ci ricordano che non spariranno solo perchè ci rifiutiamo di vedere.

Cerco di non scappare. Cerco di impedirmi di scappare, perchè non sono una persona coraggiosa, ma devo imparare ad esserlo, almeno un pò.
Una volta lessi un racconto breve di un ragazzo spaventatissimo, che diceva "tra pco tocca a me, come farò, tra poco chiameranno il mio numero, non lo supererò mai..." per un paio di pagine in cui si trovava sempre più in preda al panico. Alla fine, giunto al climax, al momento fatidico, il tipo ordinava un etto di prosciutto al commerciante.
E' quello che capita alla mia vita, da sempre. Pensavo di essere un pò creciuta, soprattutto quest'estate, dopo Londra... ma non c'è niente da fare, faccio ancora fatica, mi nascondo, evito, balbetto.
Ho passato due giorni a cercare di fermare il tempo. Ora... ora vorrei cercare di viverlo un pò. Poco, lo stretto indispensabile, ma almeno di viverlo un pò.

Io sono una persona normale.
Ed a volte le persone normali hanno paura, sono spaventate, e vorrebbero solo rintanarsi nel proprio guscio.
Non ho colpa in questo. Non ho colpa di molte cose di cui mi accuso... e ne ho di molte di cui mi giustifico.
Non fa niente. Ce la faccio.

Spero il peggio sia passato.
Lo spero davvero.
Spooky


lunedì 16 novembre 2009

Io..

...non ho molta voglia di scrivere.
Magari avrei anche delle cose da raccontare, magari avrei desideri da esprimere, magari avrei paure da condividere. Ma sono stanca di condividere tutte queste cose. Vorrei tenerle per me. Tenerle per me e scappare, come faccio sempre quando sento che qualcosa non va.
Cos'è questa, visto che di certo non la si può chiamare maturità?! Paura del confronto? O forse ho preso da Jimmy la sua voglia di non legarsi, che poi è un pò una voglia di svicolare ad un paio di responsabilità, nel momento in cui le ho consigliato di impegnare corpo ed anima in una relazione in cui io, anni fa, avrei messo tutta me stessa. Tipo bilancia cormica.

Vado. Come vi ho detto, non ho proprio voglia di scrivere.
Abbiate pazienza... Normality is overrated, I know, but... già. Già già già.
Spooky


giovedì 12 novembre 2009

Damn flu

Ragazzi!
Arranco faticosamente sulla china di un'influenza non terribile, ma di certo parecchio destabilizzante... è il mio terzo giorno murata in casa, la mia testa mi sta facendo impazzire, ed il mio unico desiderio ora come ora è quello di chiudere gli occhi e riposare un pò, nonostante non penso di riuscire a dormire.
Fra un paio d'ore dovrebbe arrivare TheCanadianGuy: sono stanca, ed ho un aspetto orribile... mi fa sorridere come io abbia avuto gli stessi pensieri qualcosa come due anni fa, in una situazione simile... doesn't matter.
I am what I am.
Sono contenta, sono quattro giorni che non ci vediamo e a dire il vero mi manca un pò. Ah, è vero... non vi ho parlato di TheCanadianGuy, until now... non importa, perchè non ne parlerò per molto. Sappiate solo che è tutto molto strano. Ma a suo modo anche bello.

Un bacio, devo necessariamente riposare un pò... scusate per l'intervento inutile, volevo solo assicurarvi che sono ancora viva. Barely!
Spooky


lunedì 9 novembre 2009

Just one thing

Ero quasi convinta che il mondo fosse cinico e cattivo.
Ok, ne sono ancora convinta.

Ma penso che gli uomini, non tutti gli uomini, ma alcuni, siano persone buone. Oggi ho scoperto una persona buona. Comprensiva. Gentile. RIspettosa. Dolce. E mi è sembrato quasi un miracolo, in realtà... e non ho potuto far altro che sentire quest'impressione crescere, crescere, crescere... forse qualcosa da salvare c'è.

Ho messo tra le cose da salvare...La dolce vita e singin' in the rain... [...] la mia chitarra e i mie stivali da rodeo
e quel sedere che porti in giro come un trofeo...


It's complicated. Yeah. Life is always complicated. Just tries to face things when they happen, not before. Just tries to enjoy this time.

Spooky

sabato 7 novembre 2009

Sortilegi e stregonerie, finti maghi, false ideologie...

I'm here.
Sono andata al mercato, ho comprato non tutto il necessario e non tutto il superfluo, sono tornata a casa, ho pulito con Giuli, ed ora aspetto il mio turno per una sana doccia, sperando che renda meno presente il ronzio della mia testa. Perchè è questo: nient'altro che brusio confuso e reiterato all'estremo.

Non sono pensieri concreti, o almeno non tutti, per la maggior parte sono brandelli isolati, lampi, frecce veloci che non hanno neanche il potere di ferirmi, solo di stancare i miei occhi. Non riesco a fermarmi a pensare. E quando lo faccio, è così... non difficile, non doloroso... miserevole, in qualche modo, così vicino alla vergogna che non sono in grado di soffermarmici.
Ed intanto, mentre dentro la battaglia di fa brulichio di sussurri, fuori do l'immagine che tutti vogliono che dia: silente e solare. No, magari nell'ordine inverso. Solare e silente.

Già, perchè martedì mi è stato detto che io ho proprio il viso, l'espressione della persona solare. Di quella attiva, estroversa, che non si ferma mai, sicura di sè e delle proprie convinzioni, vissuta ed ottimista. Io... come faccio? Come riesco a dare quest'immagine di me, così distante da quello che sono? E se riesco a fingere così bene... talmente bene che quando dico di essere timida, impacciata, quando dico parte di quello che sono, tutti mi guardano con l'aria tra il sorpreso e il diffidente, come se li stessi prendendo in giro... se riesco ad inventare tutta un'altra me, che sembra più reale di ciò che veramente sono... chi mi assicura che io non stia, continuamente, mentendo a me stessa?
Chi mi assicura che Spooky sia davvero Spooky, e non l'ennesima maschera portata per non riconoscermi?...
E Valeria? Valeria chi è, in tutto questo? E dove è andata a nascondersi?...

Per l'aggettivo silente, invece, c'è poco da dire. I miei silenzi stanno diventando ridicoli macigni di omissioni. E non solo non riesco a farci niente, ma cerco di immaginarli come una conquista della maturità. Bell'affare, celarsi dietro l'omertà per non affrontare -al solito- la paura del ridicolo.

Vado a farmi la doccia.
Laverà via i sogni lasciati aperti.
Spooky




 

giovedì 5 novembre 2009

Hiding Hyde

Comincio a rendermi conto che, nell'ultimo periodo, ho allontanato diverse persone. Non intenzionalmente, ma l'ho fatto. Diciamo che, ad un certo punto, mi sono accorta di una cosa... e questa consapevolezza mi ha ferito a tal punto da non rendermi facile confidarmi con nessuno.
E visto che per natura sono una che tende a comunicare -fin troppo- le proprie emozioni, quando ho scoperto di non essere in grado di aprirmi su un singolo fatto, di risposta mi sono chiusa in toto. Come per paura che qualcosa potesse venir fuori lo stesso, per timore di mostrare il fianco non volendo.
I am what I am, I don't want praise I don't want pity...
Mi viene in mente questa canzone, ma non sono così fiera come il protagonista nel cantarla, ovviamente. Non voglio la pietà di nessuno. Magari, anni fa, inconsapevolmente, è proprio questo che cercavo: la compassione, la pietà, il senso di vicinanza degli altri anche se non per affetto ma, appunto, per pura commiserazione.
Penso che sia una cosa che va via con l'età. Penso che si arrivi ad un punto in cui non se ne può più di sentirsi affini agli altri solo per negazione e privazione. Perchè tutti, in fondo, abbiamo sopito in noi lo spirito da crocerossini... pronti a fare del bene, certo, ma solo per poterlo comparare a quello che siamo, e vedere con sollievo la bilancia pendere dalla nostra parte.
Povera Spooky, fortuna che io non sono così. Fortuna che io ho di meglio, ho di più, nella mia vita.

Non ne faccio una colpa a nessuno. Anzi, magari per qualcuno, per le persone che effettivamente mi vogliono bene -e non la mia visione distorta e negata dell'amore, ma affetto vero- sono una persona, not worse that any man... ma questo è il mio modo di ragionare, e sono quindi portata a pensare che tutti gli altri abbiano lo stesso modo spietato ed egoista di pensare... soppesando, valutando, facendo sempre un bilancio ed una stima di quello che ho in più, o in meno, rispetto agli altri, in modo da non sentirmi inferiore, e quindi giudicabile.

Tutto questo per dire di non farvi paranoie, se sembra che io sia più distante del solito. Non è colpa vostra. E' solo che non mi va di parlarne, sul serio. Mi sono stancata. Mi sono stancata di parlare di tutto, di parlare di me. Mi sono stancata di ascoltarmi. Di vedere riflesso... di vedere, nelle persone a cui parlo, le stesse parole che direi io a ruoli invertiti, le stesse pause, gli stessi accenti. La verità è che non sappiamo niente di niente, e ci aggrappiamo alle supposizioni. E sono stanca anche delle supposizioni.

Non preoccupatevi, sto bene. Cioè... ok, credevo di star meglio, e mi sono accorta al contrario che non sono mai stata peggio di così. Ma sono cresciuta, magari solo un pò. I can manage this. Ho più strumenti, mi conosco meglio, so dove far leva su me stessa per andare avanti, so cosa lasciare indietro. Ed ho imparato anche che non mi fa bene parlare, parlare e sfogarmi, perchè in questo modo nutro il mio vittimismo, ed invece devo lasciarlo morire di fame.
Quindi sopportatemi. Prendete quello che vi do, e non preoccupatevi, che vi voglio bene, ad ognuno in modo diverso, ad ognuno con un sentire differente... ma vi voglio bene, e mi ricordo di voi, e vi penso, e siete praticamente i miei salvagenti. Mi fate restare a galla. Se avvertite di meno il mio peso su di voi, è perchè sono dimagrita, o perchè sto imparando a galleggiare un pò.
Qui galleggiano... galleggiano tutti... ed anche tu galleggerai...

Buona giornata a tutti...
ed un bacio a Kid... perchè oggi va così.
Spooky

PS: metto un ps perchè le cose importanti sono sempre un post scriptum: Ti Voglio Bene, Angelo Mio, e ti auguro una fantastica giornata, regali a più non posso, e tutto l'affetto di cui sono capace. BUON COMPLEANNO!!!!!!!



mercoledì 4 novembre 2009

Good morning!

Eccomi qui, amici vicini e lontani! Come al solito, scrivervi la mattina fa un effetto stranissimo... perchè la mattina non dovrei avere tempo per cose come questa, ed invece... beh, non faccio altre cose, ma non rinuncio a scrivervi.
Che poi mi sono chiesta, ieri e l'altro ieri, da dove mi venga tutta questa voglia di scrivere, scrivere... e non scrivere cose serie, che so, un libro -buhauhauha! rido per non piangere...-, articoli di giornale, insomma, qualcosa che abbia una minima attinenza con quello che vorrei fare da grande, ma no, scrivo qui, scrivo di me, delle mie giornate storte e di quelle buone, se ce ne sono, di quello che va e di quello che non va... sul serio, non riesco a capirne il motivo. Nè riesco a capire perchè qualcuno dovrebbe leggermi, in realtà... sono oltre... quanto? Quattro? Cinque anni di blog?! E' una cosa ridicola! Eppure, non aggiornare mi sembra un'operazione aberrante, che mi lascerebbe senza fiato nè parole. Mah.

Comunque. Volete sapere la novità? Volete che vi parli della novità? Probabilmente sì. Probabilmente dovrei. E' che... parlarne, scriverne, la renderebbe reale. E se è reale... è problematica. Ieri Makka mi ha scritto qualcosa tipo "sono dispiaciuta che anche questa volta sia tutto complicato". Già. E' questo il punto, no? Che sia io che lei speriamo, inconsciamente, anche quando ci rifugiamo dietro il cinismo ed il sarcasmo, che prima o poi arrivi qualcosa di semplice. Di limpido, chiaro, senza ostacoli. Continuiamo a ripeterci che ci annoieremmo, che non fa per noi... ma sta di fatto che non lo abbiamo provato. Sta di fatto che lo desideriamo sopra ogni cosa.
Mi fa sorridere il pensiero... la normalità. Da sempre allontanata... come la volpe con l'uva.

L'amore per esempio, che stupendo problema è... è un problema quando c'è, è un problema, se non c'è...
...immaginate che fatica, tradurre questa frase in inglese?! Almeno per me, che ho un vocabolario di dieci parole...
Doesn't matter. It'll be fine. No, I'm joking... it'll be a disaster. But... it's the story of my life, isn't it? Or maybe, I pretend this. I guess it's the same.

SpookyInternationalModeON


domenica 1 novembre 2009

News

Sono successe un pò di cose. Cioè, ninete di sensazionale, ma se le giornate scorrono uguali e monotone, anche il minimo cambiamento le rende emozionanti, penso.

Mi sono chiesta, nel corso di questa notte (tra un sogno e l'altro probabilmente, anche se non me ne sono accorta, perchè questa mattina il ragionamento era già bello completo nella mia testa, pronto per essere esposto), perchè nella vita ci siano delle cose che sembrano scontate, quando non lo sono affatto.
Esempio: quando entrai per la prima volta al liceo, e vidi Cristina e Giovanni, io e tutti miei compagni pensammo "questi due vanno a finire insieme". Perchè li vedevi, era inevitabile. Infatti, così è andata.
Ma ci sono cose che non necessariamente devono andare come sembrano destinate ad andare... cose che magari sono solo frutto della nostra assuefazione ai film. Per dire, quando ho incontrato, di nuovo, Truman all'università, una parte di me ha detto "questa è la tua seconda occasione, il tuo momento... questa volta andrà tutto bene", probabilmente perchè in un centinaio di film c'è la ragazza sfigata che prova qualcosa il tipo che non la guarda, si rincontrano anni dopo e scatta la scintilla. Per dire, nel mio caso non è successo.
E così non vedo perchè quando una ragazza incontra un ragazzo, e magari ci si trova bene, e ci parla un pò, attorno si diffondano le note di "Dreeeeaaammsssss... are my reaaaalityyyyy" e tutti debbano pensare già a figli e matrimonio. Insomma, mi sono trovata bene in una conversazione, e mezz'ora dopo mi è stato detto che non c'è problema, che le storie a distanza sono difficili ma non impossibili (il che è ridicolo, parlare a me di storie a distanza è davvero, davvero divertente), che è una bella cosa, e via dicendo.
Quello che mi fa rabbia, o meglio, che mi infastidisce un pò, è che volente o nolente uno ci crede, alle storie dei film. Ti ci fai la bocca, pregusti qualche attimo di gioia, di emozione... anche se lo sai anche tu, se fossi sincero con te stesso, che i film sono film, e queste cose non succedono nella vita reale.

Così svegliarsi diventa sempre una delusione. Un accertarsi che il mondo continua ad essere il tragico teatrino di sempre. Non è neanche un sapore troppo amaro, perchè il palato è abituato a molto peggio, ma è rassegnazione, continuità, causa ed effetto, noncuranza. La solita roba.
Quello che più diverte, in tutto questo, è che comunque ci aggrappiamo anche al sogno disvelato, pur di poter chiudere gli occhi, e far finta di essere sani. Nonostante sappiamo che, in fondo al tunnel, c'è solo un bel muro.
So che continuerò a camminare verso il muro. Ma stavolta, non so bene perchè, ho gli occhi aperti. Sto cercando di essere sincera con me stessa, ultimamente. Fa male, fa male in un modo nuovo ed inaspettato... ma so di non dover temere nient'altro, almeno.

Continuo a camminare. E spegnete pure la luce: ho gli occhi aperti. E so esattamente dove sto andando. A casa.
Spooky



venerdì 30 ottobre 2009

Che buffo...

...rileggere l'ultimo post!
Mi ha ricordato quando alle elementari mi mettevano le gocce per dilatare la pupilla e poi andavo a lezione... uno dei primi ricordi che ho della scuola sono io che tento di fare un cerchio giallo (studiavamo gli insiemi) sovrapposto ad un altro, nonostante vedessi sfocato... a me sembravano fatti giusti, più o meno... e solo dopo, quando le mie pupille sono tornate normali, ho visto il disastro che avevo combinato... quei cerchi erano tutto tranne che cerchi! E tutto tranne che fatti bene! Ecco perchè la mia maestra non mi aveva messo ottimo, ma solo più che buono... :P
Comunque, dicevo, mi pare di aver fatto la stessa cosa: senza occhiali mi sembrava di aver azzeccato le lettere giuste... invece il testo è pieno zeppo di errori! Non fa niente, mi hanno richiamato alla mente un bel ricordo, ed è una cosa di cui bisogna ringraziare, in tempi avari come questo :)

Stamattina abbiamo pulito casa, finalmente (reclamava attenzioni da tempo!), e la giornata adesso si prospetta placida, scivolosa, lievemente inclinata fino alla festa di stasera... a cui, per inciso, non vorrei andare. Ma devo obbligarmi anche a questo: se mi forzo ad uscire di casa per andare in palestra, non vedo perchè non dovrei compiere lo stesso atto di volontà per andare ad un pub: non mi fa bene stare sola, lo so, e nonostante ogni cellula del mio corpo adesso non reclami altro che la mia stanza, il silenzio, la preghiera ed il vuoto, è molto meglio che non la assecondi più di tanto.

I have to go now. Vi posto una cosa, nel mentre.


Scivoli di nuovo - Tiziano Ferro

Conti ferito
le cose che non sono andate come volevi
temendo sempre e solo di apparire peggiore
di ciò che sai realmente di essere
conti precisi per ricordare
quanti sguardi hai evitato
e quante le parole che non hai pronunciato
per non rischiare di deludere
la casa, l'intera giornata
il viaggio che hai fatto
per sentirti più sicuro
più vicino a te stesso
ma non basta
non basta mai...
Scivoli di nuovo e ancora come
tu fossi una mattina da vestire e da coprire
per non vergognarti scivoli di nuovo e ancora
come se
non aspettassi altro che sorprendere le facce
distratte, troppo assenti per capire i tuoi silenzi
c'è un mondo d'intenti dietro
gli occhi trasparenti
che chiudi un po’...
torni a sentire gli spigoli
di quel coraggio mancato
che rendono in un attimo il
tuo sguardo più basso
e i tuoi pensieri invisibili
torni a contare
i giorni che sapevi non ti sanno aspettare
hai chiuso troppe porte e per poterle riaprire
devi abbracciare ciò che non hai più
la casa, i vestiti, la festa
ed il tuo sorriso trattenuto dopo esploso
per volerti meno male
ma non basta
non basta mai...
Scivoli di nuovo e ancora come...
E non vuoi nessun errore
però vuoi vivere perchè chi non vive
lascia il segno del più grande errore
Scivoli di nuovo e ancora come...
che chiudo un po’...
che chiudi...



Spooky

giovedì 29 ottobre 2009

No focus

Mi sto addormentando, e non devo, che tra mezz'ora devo prepararmi per fit-boxe, così scrivo, per far passare il sonno, e distrarmi dagli occhi che mi bruciano e non vorrebbero far altro che chiudersi.
Con la bocca semiaperta per respirare ed il pc incastonato in una posizione che mi fa assomigliare ad una paralitica, pur non potendomi vedere dall'esterno imaginodi non essere un bello spettacolo. Dopo la prima occhiata al buffo modo con cui sono seduta sul letto ed il pc è sistemato sulle mie gambe, se mi potessi guardare dall'esterno noterei la pila di fazzoletti, immagino. Gli occhiali il cui colore li fa mimetizzare benissimo col piumone (ebbene sì, vi scrivo senza occhiali, quindi perdonate gli errori di battitutra e le imprecisioni), il cellulare a qualche centimetro, quasi a sfiorare la mia gamba, nonostante so che non squillerà prima di questa sera. I miei peluche getati in dicordine, e due di loro stipati alla mia sinistra, Brown e Neve, ovviamente.

Sono stanca. Non mi va più di scrivere.
A dire il vero, non mi va più di fare niente.
Vorrei... sì, penso che sarebbe bello. E poi immaginate il silenzio... non è vero quello che dice Sartre: i coraggiosi restano coraggiosi, i vili, nient'altro che vili.
Spooky



Bilance

Una cosa si aggiusta, ed una se ne sfascia. Appena, grazie al provvidenziale intervento di Ric, sono riuscita a sistemare lo sfondo, mi accorgo che mi sono scomparse due gif. Una terza, appena inserita, non si vede. Ora devo andare a recuperare le vecchie sull'altro pc, visto che qui sopra non ci sono... sta di fatto che, un pezzo alla volta, sto spostando tutto dal fisso al portatile. Che due bolle...
E' il carma, giusto? Istant karma. Che una cosa si aggiusti ed una vada a farsi friggere, dico. Mi ricorda un pò il febbraio scorso. Io che allontanavo una delle poche persone che mi vogliono bene, ed Edoardo che tornava con la sua tipa. Lo dissi anche allora: carma! La bilancia della vita, che deve sempre tornare in pari.
Io penso che la mia bilancia... non è che sia rotta... è che io la vedo così. Il che equivale a dire che è rotta, se uno ci pensa bene. Non so perchè, ma non ho ricordi liceali di Sartre... mi sa che non lo abbiamo proprio fatto. Oggi, comunque, il mio prof di Teoria della letteratura ci ha accennato qualcosa sull'esistenzialismo, e sul pensiero "più spicciolo" di Sartre: in pratica, noi esistiamo prima di essere, e la nostra essenza si forma in relazione alle nostre azioni. Noi siamo ciò che facciamo. I nostri gesti, le nostre scelte, i nostri dubbi e le prese di posizione fanno di noi quello che siamo.
Mi sono resa conto che, in linea di massima, e prendendo solo questo pensiero sicuramente banalizzato e spiegato ai porci, mi trovo abbastanza d'accordo con Sartre. E che ci faccio proprio una misera figura, ad analizzare la mia vita da questa prospettiva. Allora mi è venuto in aiuto un altro passo citato dal mio prof: un vile può sempre smettere di esserlo compiendo un'azione coraggiosa, così come un eroe può commettere qualcosa e smettere di essere tale. Ovviamente parafraso a memoria, ma il succo era questo. Mi sono detta che se siamo la somma delle nostre azioni, ed una si sovrappone all'altra sbiadendo i contorni della precedente, potrei cambiare. Essere altro, se non mi piace quella che sono.

Il fatto è che io mi adoro, così come sono.
You don't like yourself. But you do admire yourself. Its all you've got so you cling to it. You're so afraid if you change, you'll lose what makes you special. Being miserable don't makes you better than anybody else. It jusst makes you miserable.

Continuo a citare questa frase, ad intervalli irregolari. Forse dovrei anche rifletterci, di tanto in tanto, così, per passare il tempo. Anche House è cambiato, in fondo. E' arrivato al limite, al collasso, ma è cambiato... probabilmente io non sono ancora arrivata al collasso. Oppure, semplicemente, mi adoro troppo, esattamente nel modo in cui sono.

...intanto mi si chiede di essere presente, di raccontarmi, di farmi sentire. I miei amici più cari vedono e percepiscono la mia latitanza. E' che non ho niente da raccontare. Davvero. Niente. Vado all'università, mi ammazzo su libri che non mi piacciono per essere in grado di seguire delle lezioni, un corso che doveva partire è rimandato al secondo semestre, e non sto studiando, romanzi a parte. Il coro ha ripreso la sua normale attività, il lunedì, martedì e giovedì vado a fit-boxe. Ho innaugurato le mie due paia di calze nuove, entrambe giudicate bonariamente male, e sto cercando di mettermi qualche vestito anche per andare in università, sperando che when I feel glamorous, elegant, beautiful, the world that I'm looking at become beautiful too.
Non ho proprio altro da aggiungere. Non riesco neanche a vedere Grey's anatomy, da una settimana a questa parte. Ah! Londra è stata FANTASTICA, ma questo non è necessario che io ve lo racconti, lo sapete già.

Ho finito. Magari così vi sentite rassicurati. Anche io, in un certo senso. Più tranquilla.
'notte,
Spooky


mercoledì 28 ottobre 2009

Mi rifiuto!

MI RIFIUTO CATEGORICAMENTE di aggiornare il blog fin quando il mio sfondo non torna normale... perchè anche voi lo vedete a tinta unita, e non più "mosso", giusto?! O sono solo io?! Fa orrore così!
RIvoglio il mio sfondo! Sono quattro volte che ricarico l'immagine su internet e sistemo il template... perchè non va?! PERCHEEEEEE'?????

Non scriverò una sola parola finchè questa bruttura non verrà sistemata! OH!
Spooky


giovedì 22 ottobre 2009

A domenica!

...auguratemi Buon Viaggio!
E buona serata a chi resta, in caso.

...se domani non partissi, stasera sarebbe una lunga notte. Ma domani parto... magari fossero tutti così, i giovedì!
Perchè io ti piaccio!
Certo, che mi piaci. Ma questo non conta. Non è mai contato, e non conterà. E' il resto, che conta. Il resto, è l'unica cosa importante.
Sarà un bel souvenir... il nostro souvenir... sarà di quasi tutti i colori... sarà un bel souvenir, sarà lo specchio di riflessi chiari e riflessi scuri...

Stasera mi sento in vena di citazioni.
Buona serata, e buona settimana... vado a respirare un pò di aria... mia!
Spooky


lunedì 19 ottobre 2009

Piangere

Non so perchè mi dia tanta soddisfazione. Sarà perchè mi sembra di far uscire quello che ho dentro, sarà perchè smetto di pensare razionalmente, e mi godo l'idea che ogni lacrima sia giustificata.
Se sono troppo di buonumore per farlo spontaneamente, o solo ho troppo dolore perchè si possa esprimere uscendomi dagli occhi, allora guardo un telefilm, che scateni il vulcano sopito.
Non ho pianto per troppo, troppo tempo. Non ci sono riuscita. Ci ho provato, provato con tutta me stessa, ma non uscivano altro che un paio di lacime sporadiche. Poi... poi sono tornata a casa. La stanza calda si è fatta fredda, il fiato è tornato corto, ed in un modo o nell'altro, ho ricominciato a piangere.
Piangere fino ad addormentarmi, fino a perdere la ragione ed il senso del gesto, piangere fino a finire i fazzoletti, fino a sentire la testa esplodere, fino a perdermi.
Sperando
di perdermi.

Domani mi alzerò, e tutto tornerà alla normalità. Saranno solo altre lacrime versate, come tutte quelle che sono già cadute, e come quelle che ancora cadranno: inutili, secche sulle mie guancie, e mie.
Questo dolore mi resterà attaccato addosso per sempre. Forse non riuscirò a tenerlo per me, perchè sono troppo fragile, troppo egocentrica e troppo narcisista, ma resterà invischiato in ogni mio gesto, in ogni neurone, nelle dita ed in ogni vena, e nessuno, niente e nessuno, me lo porterà via.
Forse è per questo, che ho n così disperato bisogno di piangere. Per diminuire la pressione. Liberare un pò di posto, per non impazzire.

Non fa niente. Io sono così. Io sono così, e se solo... se solo riuscissi a conviverci, con quello che sono, tutto sarebbe più semplice. Ma non fa niente. Basta che io continui a piangere. Basta che continui a fare posto. Che il niente si sta prendendo ogni angolo, ogni centrimetro, ogni pezzo di me.
Continuo a fare posto. Sperando -?- di non beccare il momento sbagliato, per decidere di smettere, un solo istante, di lottare.

Spooky



domenica 18 ottobre 2009

E' notte alta...

...ok, non così alta, e sinceramente non mi va neanche di scrivere, ma mi sembra quasi di doverlo a qualcuno, quindi un aggiornamento veloce lo faccio lo stesso.
Sono un pò stanca. Insomma, poi mi riprendo. Mi sono resa conto che non è un ottimo periodo, che allontano tutte le persone a cui voglio bene, e non riesco a formulare un pensiero altruista neanche impegnandomici con tutta me stessa. Ma sono fatta così, e magari, se continuo a rimuginarci su, scopro che qualcosa di buono riesco ancora a concepirla.

Vorrei avere un foglio bianco e dire tutto. Tutto tutto. Ma la sincerità non paga, ed io mi sento già male così, senza aggiungerci altri casini. Ops, pardon, senza aggiungere altra confusione.

'notte gente,
Spooky

PS: buon viaggio, Laura. Ti voglio bene!



giovedì 15 ottobre 2009

Sa, sa

Niente. Volevo solo vedere se riuscivo a scrivere un post dal cellulare. Stamattina non ho molto da dire, solo, non mi va più di essere me. Ma anche questa è tutto tranne che una novità, giusto?... Già.

Spooky

Eventually

E' bello, capire le cose.
Sounds like...

Spooky



lunedì 12 ottobre 2009

The Beauty and the Beast

Allora. Vediamo di scrivere qualcosa su questo spettacolo... e magari sul post spettacolo, se ci si riesce.
Ovviamente la storia mi era nota, ma ammetto che alcuni dettagli erano andati perduti nella mia memoria. Lo spettacolo è ben fatto, i costumi sono sensazionali, la scenografia imponente e luminosa senza essere pacchiana, anzi equilibrata, fiabesca ma non scontata, e le maschere dei personaggi assolutamente perfette, con un plauso particolare a Lumiére, che era magnifico.
Quel che manca a questo spettacolo, dal mio punto di vista, sono gli attori. La recitazione dei due protagonisti, di Belle e della Bestia, non è convincente, non cattura: lei è supponente e perfino altezzosa -identica al suo ruolo in Centovetrine, dove comunque recitava parecchio male-, ed in grado di cantare solo con un gain talmente alto da coprire qualsiasi cosa faccia la sua voce naturale, e lui è un preadolescente impacciato di fronte alla sua prima cotta... nonostante poi abbia un'impostazione canora ben fatta. Da padrone fanno i "suppellettili" della casa, bravissimi ed affiatati, e Gaston, simpaticissimo nel ruolo del cattivo palestrato... esilarante!
Sono rimasta perplessa dalle canzoni italiane, totalmente ritradotte dall'originale, non so se per esigenze di diritti d'autore o volontà di creare un prodotto "nuovo": comunque non ho apprezzato la nuova traduzione, soprattutto sulla canzone principale (quella del ballo, per capirsi) che per me è un pezzo magico immodificabile.
Non tornerei a vederlo, ma mi fa piacere sapere che ci si sta muovendo in una direzione più "londinese" nella creazione dei nostri musical.

Del resto posso solo dire che sto benissimo, con le mie amiche lontane: sembra che ogni cosa che non vada venga messa in pausa, quando sono con loro, e che io possa non sentirmi così estranea da tutto.
Certo, arriva sempre il momento di tornare a casa... ma non fa niente, basta farsi una passeggiata in centro, cercare di chiudere il proprio armadio, e continuare a respirare.

Prima o poi passerà, perchè passa sempre.
Spooky

PS: ...mi mancherete. Non immaginate, quanto mi mancherete.



sabato 10 ottobre 2009

Milano, B&B, Torino...

...are waiting for me!! :D
See you sunday, my dear readers!!

...hoping stop hoping (allitteration...!) about him!

Spooky



giovedì 8 ottobre 2009

Once upon a time...

...c'era una principessa, senza castello e senza lunghi capelli biondi. Una principessa moderna, come Fiona, per dire la prima che mi viene in mente. Ecco, sì, un tipo come Fiona (quella di Shrek, per chi non lo sapesse).
E sognava, da che la memoria la sosteva, il suo principe azzurro. Non proprio azzurro, diciamo anche grigio. Sì, sul grigio andava bene. Ma insomma, il suo principe. E lì, in quella stanza fredda, aspettava ed aspettava. Ne erano passati di principi... ma il suo no.
Nel mentre, tanto per ammazzare il tempo, sognava. Sì, sola nella stanza, e senza internet, doveva pur inventarsi qualcosa per tirare avanti. Così sognava.

Fece un sogno bellissimo.
C'era una lunga strada lastricata, di un perlaceo ambrato, ricamata da ammoniti. Impreziosita dalle luci del crepuscolo e dei lampioni appena accesi camminavano tranquilli vecchi amici, petali rossi della sua quotidianità. Li vedeva di fronte a lei, esili senza essere fragili, muoversi sinuosi tra le luci e la brezza, accoccolati in una conversazione che non riusciva ad ascoltare.
E poi c'era lei. Al suo fianco, banalmente, camminava il suo principe, senza volto nè statura. Sapeva solo che era lì, al suo fianco, come un'ovvietà storica. Scontato come solo le cose importanti sanno essere. Parlavano anche loro, di tutto e di niente, a ritmi lenti e cadenzati. Lui le fece un complimento, e la strinse a sè in un abbraccio caldo. Senza possesso, nè timore.
Si fotografò dall'esterno, e vide la scena che da sempre avrebbe voluto vedere: lei e lui, la sua Coscienza ed il suo Amore. Quattro scintille, offuscate dal tumulto del mondo eppure vive, vitali, brillanti come non mai.
Rise. Di una risata chiara e squillante, lieve ma prepotentemente presente.
Due labbra. Il ruvido di una guancia, il calore di occhi troppo chiari, pelle a contatto, complicità.
E pur essendo solo un sogno, le regalò la serenità più completa che sapeva avrebbe trovato lì, in quella stanza, nel suo non-castello.
E chi lo ha detto poi, che sia stato solo un sogno?...


Tutto il resto, è vita reale.
Spooky



Don't wish... don't start...

...non che mi aspettassi niente di troppo diverso. O meglio, sì. Volevo aspettarmi qualcosa di diverso. Diciamo che ho anche trovato qualcosa di diverso. E' che poi... volete sapere la verità?! Non ne ho la più pallida idea. Ve lo giuro.
Ok. Magari sarebbe il caso di fare una piccola premessa, che ne dite? Così, per introdurre l'argomento. E' chiaro che io stia parlando di Edoardo, ma insomma. E' lui e non è lui, in realtà... è tutta una serie di cose. Mi sento così tremendamente confusa. Dieci minuti fa, in un istante che mi si è dipanato nella mente come una conversazione lunghissima ed articolata, ho pensato tutto ed il contrario di tutto: che mi piace, che non mi piace, che voglio fargli un regalo -e lì si è aperta una parentesi infinita sul pensiero che gli avrei voluto comprare a Londra, e che alla fine non ho preso, e che potrei farmi comprare da Alessandra e farmi spedire, e poi ridarle i soldi quando salgo... mi verrebbe da ridere, se non fosse solo uno spettacolo tragico e ridicolo!-, che no, non voglio fargli nessun regalo, che sarebbe stupido, che sono distante un miglio da quello che vuole, da quello che è, che... e poi sono collassata. Come un macigno. Basta pensare. Basta. Bastabastabasta.
Se comincio così, questo anno non passerà. Mi fracasserò prima il cranio.

...e allora lo sai, cosa devi fare, piccola Spooky? Lo sai, vero? Niente. Prendi le cose buone, le cose buone come quelle di oggi, conservale come ricordi del tuo ultimo anno qui, e non fare niente. Lascia che le emozioni ti attraversino, lasciati coinvolgere, pensa tutto ed il contrario di tutto, ma tieni per te ogni tuo pensiero, ogni tua illazione, non aprirti con nessuno, non farlo mai più, e fai scorrere questo anno. Poi vai via, più lontano possibile da tutto questo caos, a riprendere una vita che quantomeno conosci un pò. Che quantomeno sai di poter gestire... male, ma di poter gestire.

Io... non so che succede. Credevo di saperlo, e non lo so. E non ho idea se non lo so perchè non lo so, o solo se non ho voglia di saperlo, come è successo con RiCh, perchè... perchè era comodo, comodissimo così.
Drama queen
. E se fosse tutto un gioco? Uno stupido gioco per ricchi ragazzini da giocare?... Non mi riconosco. Non mi capisco più. Vedo il mio corpo allo specchio, e non so più chi devo chiamare per vedere un cenno d'assenso da parte dell'immagine riflessa.
Sei bella. E arriverà anche il moroso.
Sono innocente. E... molto incline al tradimento, ora come ora.
Tu non sai stare senza di me.

Non è vero. Questo lo so fare. E' quando ci sei, che la vita diventa un buco nero. E questo sarebbe esserci?
Rivoglio la mia assenzafragile, subito!

Spooky



mercoledì 7 ottobre 2009

Mi sembra...

...una vita che non aggiorno.
Vi ho già detto che non adoro propriamente la nuova interfaccia per postare di splinder? Vabbè. Se non ve lo avevo detto, l'ho fatto ora. Fuori sta spuntando il sole, ho dormito poco e male, e dovrei mettermi a leggere un libro per oggi pomeriggio... cosa che farò non appena finisco di scrivere questo bel post.
Cosa devo dirvi? Oggi c'è il primo concerto del coro, nonchè la prima prova. Ho i miei dubbi sull'ingresso di qualche nuovo, ma diciamo che la speranza è l'ultima a morire. Se anche solo il tipo che mi ha bloccato in Frinzi avesse voglia di venire, mi sembra già una cosa positiva. Un uomo è meglio di nessun uomo, immagino. Almeno come compagno di coro.

Per il resto, non saprei... appena tornata mi è preso un pò di sconforto, è vero, ma sapete anche il mio modus operandi, e la mia schizzofrenia comportamentale... quindi oggi è tutto ok, ho il concerto, sono contenta, si faranno due chiacchiere da bar, e chissà che non sia il giorno buono per incontrare l'uomo della mia vita, tra una canzone e l'altra.
Una nota curiosa, a proposito di uomini della mia vita (mi è venuto in mente subito il mio papà, e da lì, per associazione d'età, questa persona): ieri ho "conosciuto" sul faccialibro un fotografo di Tosca. Sembra simpatico, ed ha degli scatti niente male. Ok, sono foto promozionali... ma mi piacerebbe vedere qualche scatto suo, tipo quelli di Gabriel: sto scoprendo che la fotografia mi appassiona parecchio. Quando hai una macchinetta come quella che hanno regalato a mio padre... allora sì, che ti viene voglia di far foto :D
Mi ha anche fatto un bel complimento. Di certo non ci credeva, a quello che ha detto, ma sta di fatto che l'ha detto, ed io mi prendo quello che c'è, quando c'è.

Vado, il libro non si leggerà da solo.
Un bacino,
ci sentiamo prossimamente... così vi racconto del concerto. Sì, sì, anche di Edoardo. Ragazzacci, sempre a cercare il pettegolezzo! Ma andate a leggere della Canalis e di George, allora! :P
Spooky

PS: ...Shyan e Yuu sono andate a sentire una conferenza stampa promozionale su Aggiungi un posto a tavola. Hanno parlato con Guidi, anche de La Cage. Ed io mi sono sentita tremendamente fuori posto a non essere andata con loro. Medito, e non dico per scherzo, una convivenza: non posso... non voglio perdermi niente, non più. E' ora di cominciare a fare solo quello che voglio... quando voglio, e con chi voglio!





lunedì 5 ottobre 2009

Dot dot dot

Sono solo un pò stanca. Sfiancata, è il termine corretto, ma mi accontento di dire stanca. Ora mi preparo e vado in palestra. Perchè? Perchè è quello che faccio. Un'altra ora qui e non solo la depressione mi costruirà un castello, ma rischio di crollare dal sonno... e non è possibile avere sonno, visto che ho dormito qualcosa come quattro ore su cinque e mezza di viaggio Roma-Verona.

Non mi va di raccontare altro, a dire il vero. Scrivevo solo per far passare un pò di tempo... ma probabilmente è meglio che mi prepari e basta.
'notte, gente.
Spooky


domenica 4 ottobre 2009

...ma tu lo avevi previsto, che il futuro sarebbe passato?

Prima domenica di ottobre. Fa freddino senza giacca, che il sole è ancora restio ad affaciarsi prepotente dai palazzi ed asfissiare i cuori con i suoi raggi ancora quasi estivi. Ma la luce rischiara ogni cosa, l'aria pungente risveglia i sensi, e la stanchezza, o la brina, permettono al cuore voli temporali dal sapore quasi mistico.
Che è successo? Dove sono? O meglio, come direbbe Locke... quando sono? Che anno è?
Mi sembra ieri che un Simone senza Giulia e qualche personaggio che avremmo voluto chiamare amico è sceso a vedere la Sagra dell'Uva, a vivere a calca, a mangiare la porchetta e ridere con i pezzi sparsi della mia vita, ed ora... è tutto di nuovo così. Eppure, così totalmente diverso...
Ieri mi è venuta in mente una citazione. Non pensavo di ricordarla così chiaramente...
E' sorprendentemente doloroso.

Mi sono detta di non avere il diritto di sentirmi in alcun modo ferita da niente. Vivo una vita magnifica, ho tutto quello che voglio, e non c'è nulla che dovrebbe incrinare il mio sorriso.
Ho un brutto carattere.
Sì, come no.
Avere una storia non vuol dire essere sempre felici.
Bingo.

Scusate, mi sono svegliata un pò nel 2007, un pò anche prima. E stamattina... ci credete, che mi sarei quasi messa a piangere sul cornetto -anzi, sui DUE cornetti- che papà mi ha portato dal bar (essì, perchè il pranzo di oggi sarà leggero, e serviva qualcosa per tenersi su tutto il giorno...), e l'unica cosa che riuscivo a pensare è che sono immensamente stanca di tutto questo?!
Domani si torna a casa. Sarà un anno faticoso, immagino. Un pò grigio. Non buio, non doloroso, non senza fiato. Solo un pò grigio. Con gli occhi socchiusi per far finta di non vedere che, nonostante quello che tutti possano dire, Spooky è sempre Spooky, Valeria sempre Valeria, ed ognuno ha i suoi problemi, ma io, coi miei, sono proprio stanca di convivere.

Spooky


venerdì 2 ottobre 2009

"Grasso è bello", diceva Hairspray, ma qui si va sul parossistico...

Ora.
No, parliamone.
Io faccio cinque lunghissimi giorni di semi-digiuno, sono bravissima, vado in palestra, vedo il mio stomaco piattissimo, stringo i denti, conto le calorie. Divento maniaca, ossessivo-compulsiva, bevo tisane a gogò, quasi mi spavento di farcela, a resistere ad ogni tentazione, e mi beo della bilancia che si assesta su un peso bellissimo, accettabile, mio.

Poi arrivo a Roma. Apro, quasi per sbaglio, la credenza. Ad una prima occhiata, noto:
- almeno una decina di Tronky, infilati in un barattolo vuoto di Nutella a mo di penne;
- due barrette di cioccolato, una al latte ed una fondente
- una confezione, da aprire, di crostatine alla marmellata
- una confezione bianca di biscotti aperti, di marca non idenficabile
- una confezione di biscotti aperta messa di profilo, in modo tale da non riuscire a leggerne il nome
- quattro o cinque confezioni da sei di Ringo
- una confezione aperta di biscotti al mais della GS

Aspetto un attimo. Mi calmo. Faccio un bel respiro profondo. Chiudo l'anta della credenza, la riapro. Provo ad analizzare. Prendo la confezione bianca, e tiro fuori un biscotto quadrato...
-il biscotto non è quadrato, ma è la metà di un Atene. ATENE. Gli stessi biscotti che mi sono imposta di non comprare, perchè sono i migliori che io abbia mai assaggiato, e se ne prendo uno non mi fermo più.
-la confezione di crostatine non è una, ma sono DUE.
-i biscotti messi di profilo sono i "Batticuore", mai sentiti prima... all'aspetto, biscotti al cacao a forma di cuore. All'assaggio, gocciole al cacao a forma di cuore.
-ci sono anche i biscottoni all'uovo, della grandezza di una sottiletta e spessi un centimetro, del forno in cui la mia famiglia si serve regolarmente, che nel latte sono una cosa deliziosa.

Mi sono ripromessa di fare delle colazioni normali. Senza esagerare. Insomma, mangiando, ma non ingozzandomi, che poi si mangia a pranzo, e pure a cena. Moderarmi. Ma come si fa?! Come diamine fa una persona come me, che muore per latte e biscotti, a non ingozzarsi?!
Ed ovviamente vi ho parlato del dolce.
Non ho contato le noccioline, i crostini all'olio, i pistacchi ed i pinoli che erano proprio lì a fianco.

Cavolo.
No, non è che contavo di non mangiare, ma preventivavo di contenermi. Ora so che non sarà possibile. Già stasera ho esagerato (fortunatamente i pistacchi mi hanno riempito abbastanza, e dopo quelli ho smesso!), ma diciamo che sono rimasta nei limiti. Il mio stomaco mi sta torturando, è pieno come un ovetto e non capisce da dove sia saltato fuori tutto questo cibo. Ma ho il terrore di domani mattina. Terrore!

Intanto, per domani sera si prevede:
-pasta all'amatriciana
-pasta agli asparagi
-arista con patate
-millefoglie ai frutti di bosco

Ora. No, ditemi.
...ed in tutto questo, stamattina Edoardo mi ha... no, niente. Me lo sono inventato io. Era solo che non ci si vedeva da un pò, ed era felice di rincontrarmi. Tutto qui. Non c'è niente. Non c'è mai stato nient'altro, nè mai ci sarà. Ho avuto anche un attimo... un attimo solo, in cui mi è sembrato che potesse davvero non piacermi più. Stavo per ringraziare tutti i santi del Paradiso. E' che poi... poi mi guarda, e non capisco più un'accidente. Maledetta me.

Passerà. Andrà tutto per il meglio. Il mio ottobre di weekend fuori è iniziato, ed io non potrei esserne più felice.
Solo, vorrei che tutto restasse così. Sospeso.
Prima era tutto piuttosto strano.
Mh, strano, per me va bene.
Già.

Domani si va a Roma. Se qualcuno ha voglia di aggregarsi alla compagnia, non può che essere il benvenuto. Yuu, dico a te, anche se so che domani lavori :D
Bacino!
Spooky


mercoledì 30 settembre 2009

Aggiornamenti mattutini

Ok, ok, aggiorno. Un aggiornamento vero, sì! Mamma mia... per qualche giorno di assenza! (lo so, sto facendo tutto da me, al solito :P)
Allora, cosa posso dirvi... qui è tornata l'estate, ma con temperature accettabili: è l'umidità che non mi fa respirare. Ieri sera andavo in giro in minigonna e magliettina leggerissima, che ho provato a mettermi il giacchetto e stavo morendo dall'afa. Questo per dirvi che non ho la più pallida idea di come vestirmi, che domani devo scendere a Roma e sono impanicata con la valigia ^_^
Poi.
Sono riniziate le lezioni, e non mi andrebbe proprio di seguirle... in realtà il corso che sto frequentando adesso è interessante, molto "stile americano", con la lettura in classe dei brani ed i commenti... ma è sul poliziesco, ed a me il genere proprio non piace... i gialli, le detective story, mi annoiano. Quindi un corso su E. A. Poe non è il massimo che io potessi chiedere, ma diciamo che per il momento è il meglio che si possa avere, quindi non fiato e me lo tengo.

Per il resto, domani si scende a Roma, ed io ho da fare diverse cose nel mentre... ma in fondo sono contenta, rivedo i miei amici, e mi godo l'inizio della mia discesa verso fine ottobre, ovvero verso Londra: ancora non mi capacito di tornare così presto nella mia città. Ancora non mi capacito di come sia diventata la mia città.
Facendo un rapido calcolo, ho praticamente tutti i weekend del mese impegnati, da questo in poi. Ok, diciamo che il terzo del mese non è ancora certo... ma c'è una possibilità di andare a Firenze, e se ci sarà la coglierò: mi sembra che sia l'ultimo anno che ho per fare tutto, per viaggiare, per conoscere, per muovermi: poi ho idea che dovrò un pò mettere la testa a posto... iniziare a lavorare, il che, per come la vedo io, vuol dire una libertà di movimento molto più limitata... ed io ho comunque bisogno, diversamente da altri, di dormire, di leggere, di guardare i miei telefilm, e di deprimermi nei modi che più mi sono consoni.

A proposito di fatti strani, ieri ho rivisto G, ed è stato, al solito, strano e divertente. Abbiamo anche parlato di Edoardo, ovviamente, e mi sono scoperta a provare una rassegnazione leggera e quasi indolore, il che mi sembra un buon inizio verso la guarigione. Dopo aver passato un pò di tempo al telefono con lui ieri ero giù di morale, ma non del tutto abbattuta: dai, piccola Spooky, che forse questa volta ne esci senza doverti necessariamente fracassare la testa contro il muro.
Ecco, mi sono ricordata di dover scrivere una mail. Pazienza. Tanto avevo finito.

Ah! Ecco la traduzione del brano che ho postato ieri, per chi può essere interessato:


Non sono quella ragazza

Mani che si toccano, occhi che si incontrano
silenzio improvviso, improvviso calore
cuori presi come da una vertigine
lui potrebbe essere quel ragazzo,
ma io non sono quella ragazza.

Non spingere i tuoi sogni troppo lontano
non perdere cognizione di chi sei

non ricordare questo sprazzo di gioia...
lui potrebbe essere quel ragazzo,
io non sono quella ragazza.

Troppo spesso noi ci addentriamo
nella terra del "cosa sarebbe potuto succedere"
ma non è affatto dolce il dolore che sentiamo
quando torniamo alla realtà
.

Un sorriso gioioso, un corpo sinuoso
lei che è bella vince lui in premio
capelli d'oro con ricci gentili...
è lei la ragazza che ha scelto
e Dio sa
io non sono quella ragazza...

Non sperare, non iniziare a farlo
i sogni riescono solo a ferire il cuore,
io non sono nata per rose e perle...

c'è una ragazza che conosco
lui la ama così tanto...
ma non si tratta di me...


Spooky




martedì 29 settembre 2009

I could be that boy...


I'm not that girl - Wicked, a new musical

Hands touch, eyes meet
Sudden silence, sudden heat
Hearts leap in a giddy whirl
He could be that boy
But I'm not that girl:

Don't dream too far
Don't lose sight of who you are
Don't remember that rush of joy
He could be that boy
I'm not that girl

Ev'ry so often we long to steal
To the land of what-might-have-been
But that doesn't soften the ache we feel
When reality sets back in


Blithe smile, lithe limb
She who's winsome, she wins him
Gold hair with a gentle curl
That's the girl he chose
And Heaven knows
I'm not that girl...


Don't wish, don't start
Wishing only wounds the heart
I wasn't born for the rose and the pearl
There's a girl I know
He loves her so
I'm not that girl



La traduzione ve la metto la prossima volta. Comunque è intuitiva... no, decisamente, I'm not that girl....
Spooky

domenica 27 settembre 2009

If I just could... let you go away from me...



Letting you go - Jason Robert Brown

Sweeping up plaster
Mopping the floor
Washing the windows
Cleaning the closets
Closing the door,
filling the cracks out in the hall
Scraping the paint off of the wall
Changing the lock, turning the key
Letting you go away from me
Knowing it's better here in my head
Doing the laundry
Washing the dishes,
making the bed
Nothing to fight, nothing to choose
Maybe it's good learning to lose
Maybe I'll shine finally free
Letting you go away from me
If I was smart, if I was strong
If I could just say I was wrong
Say it was me, say I could move
Make you believe these things improve
Would I forget all of the cracks
Deep in the ground under our tracks

And if I go then would you see
Or would you go away... would you go away
Facing the facts
Watching the clock
Maybe you'll change just down the block
And if you did where would I be
Letting you go away from me


Lasciandoti andare

Togliendo i calcinacci
pulendo il pavimento
lavando le finestre
sistemando l'armadio
chiudendo la porta
riparando le crepe del corridoio
scrostando l'intonaco dalla parete
cambiando la serratura
girando la chiave
lasciandoti andare via da me...
Sapendo, nel profondo di me, che è meglio così.
Facendo il bucato
lavando i piatti
sistemando il letto
niente da combattere, niente da scegliere
forse fa bene imparare a perdere,
forse brillerò, finalmente libero
lasciandoti andare via da me...
Se fossi più sveglio, o più forte
se solo riuscissi a dire che avevo torto,
dire che è colpa mia, che potevo fare qualcosa
farti credere che le cose sarebbero migliorate
avrei potuto dimenticare tutte le buche
profonde che si aprivano ad ogni nostro passo

e se io me ne andassi, allora lo capiresti
o andresti via da me... andresti via da me...
Affrontando le cose
guardando l'orlogio
forse cambierai solo tipo di barriera tra di noi
e se rimanessi dove sono
lasciandoti andare via da me...

Scusate se la traduzione non è perfetta, ho cercato di adattare il senso, e mi sono lasciata prendere la mano in un paio di punti :)
This is Philip Quast, and one of the most beautiful song I've ever heard.
Enjoy it... if it's possible to enjoy a farewell.
Spooky