venerdì 24 giugno 2011

Fine

E pure lo stage è finito. Cavolo, come passa il tempo. Devo dire che, tornando indietro, rifarei le stesse cose che ho fatto... però le farei meglio. Se il mio scontro con Nicola fosse avvenuto prima, se fossi stata più determinata, se avessi preso il tutto più sul serio. Non lo so. Ma non mi importa. Quello che ho capito, da questo stage, è che io  posso fare questo mestiere. Ed è una bella soddisfazione, saperlo con certezza. So che posso farlo. So che ho il talento e la determinazione per farlo.
Magari Nicola non mi darà mai l'opportunità di un turno, magari non avrò le occasioni che ha avuto Simona, ma a me questo lavoro piace. Piace sul serio. E mi da modo di sfogare tutto ciò che sento. Ciò che sono. Devo iniziare a lavorare. Poco, anche, ma lavorare. Devo mettermi in gioco. Devo sfondare le barriere.
Io ho talento. E' strano da dire, per una come me.

Mi sa che dovrò abituarmi ad una serie di cose strane, da oggi in poi. Bisogna crescere. E chi lo sa, se poi è un male... ora come ora, non mi sembra ;)

Un bacio a tutti, popolo del web.
Spooky


lunedì 13 giugno 2011

Aggiornamentino

Queste ultime due settimane sono state violentemente ansiogene, ma in parte piacevoli.
Da una parte cerco di prendere coscienza del fatto che non sono in grado di gestire minimamente la più piccola forma d'ansia, che mi agito per un nulla, e che vivo nella paura di qualcosa che, nove a dieci, neanche si verificherà.
E prendere coscienza di sè e dei propri limiti è già una bella cosa, mi pare.

In più, la settimana scorsa è scattato qualcosa, non so dirvi quanto risolutivo, ma che mi  da la carica per continuare a sperare che, prima o poi, le mie idee si faranno limpide.
Il libro è quasi pronto, mia madre è stata una lettrice sorprendentemente attenta, se non del tutto oggettiva, e mi ha aiutato a sistemare diverse frasi incerte. Simone è il miglior editor del mondo, ha smosso il Cole, io ho smosso Dario: spero che, da una delle due fonti, una buona copertina possa arrivare, ed in fretta soprattutto. Restano da veriicare i "problemi" di diritti sulle immagini, ma domani controllo in casa editrice, e per il resto si vedrà.

Venerdì ho assistito al mio primo turno di brusio, e mi sono resa conto che la balena bianca che mi avevano prospettato, non è altro che il solito Nicola: esigente, imperioso, ma comprensivo ed attento. Ha inciso degli anelli fantastici, quando la prima prova sembrava qualcosa di indecente. Insomma, veramente un'ottima occasione di imparare e di vedere quello che c'è di vero in questa mia esperienza.

Con Riccardo tutto va a meraviglia, e nonostante io mi scopra ogni giorno più impaziente, una parte di me -da quello "scatto" della settimana scorsa di cui vi accennavo- comincia a pensare che la vita è lunga, che abbiamo un sacco di tempo, e che il non convivere non sia un fallimento, ma un passo. Dopotutto, a pensarci bene, non è neanche un anno che siamo tornati insieme. Ho tutto il tempo del mondo. We take our time. We do it well. Tanto per citare la mia nuova serie subsfactoriana.
Anche i subs vanno: di certo mi ci vuole meno tempo ormai, sia in traduzione che in synch (sia lodato il cielo!), e mi sembra sia un'ottimo esercizio di lingua e di traduzione... sia mai, c'è anche l'adattamento nella vita. E magari, prima o poi, sarà anche nella mia, chi lo sa.

Questo post è risultato essere più sereno di quanto io sia in realtà, ma non mi interessa: probabilmente una parte di me ha già accettato l'ansia come base della mia esistenza, e l'altra si gode gli eventi così come verranno.
C'è il "problema mamma", ma prima di affrontarlo devo essere in grado di capire me stessa: una volta deciso cosa fare da grande, tutto il resto verrà da solo. Anche la barbarica discussione con mia madre.

Buona giornata a voi,
popolo internettiano.
E che quorum sia!! :P
Spooky



giovedì 2 giugno 2011

Sunshine!

E quando passi due ore a parlare di letteratura, di Proust, di Musil, mangiando casareccio e dopo due anelli buoni ed uno "pregievole", beh... sì, puoi ritenerti soddisfatta, piccola Spooky!!

Spooky



mercoledì 1 giugno 2011

Eventually!

Sembra che il tempo per scrivere qui non ci sia mai. Che poi, non è che non c'è, è che ho sempre altro da fare, o voglio fare sempre altro. Che poi, che cosa dovrei raccontarvi di nuovo? In realtà, diverse cose. Perchè in questi ultimi mesi, anche se non sarei in grado di spiegarvene la ragione, ho omesso di dirvi una serie di dettagli. Stamattina ho abbastanza sonno, o abbastanza incoscienza, per scoprirmi un altro pò.

Vediamo. Il mese scorso ho iniziato uno stage di doppiaggio, che mi è costato anche un bel pò (e con il viaggio in USA alle porte, forse erano soldi che avrei potuto risparmiare). Probabilmente è questo quello che ho pensato da quando ho iniziato il corso... che è stato solo un inutile spreco di tempo e denaro. Perchè nonostante mi piacesse, non trovavo risultati, o almeno mi sembrava di non riuscire a migliorare.
Fino a ieri, quando il mio insegnante mi ha fatto una sfuriata epocale su un anello (nda: una porzione prestabilita di film/telefilm da doppiare), concludendo, cito a memoria: "smettila di giudicarti! Non chiuderti, vedi che se lasci la mente aperta le cose entrano, e trovano terreno fertile!". Dopo l'anello è venuto un pò meglio. Sono tornata al mio posto che ero ad un passo dal piangere, ma mi sono trattenuta. Ma penso che qualcosa tra me e questo insegnante (ne abbiamo due, e l'altro lo conosco da molto più tempo) si sia "sbloccato" ieri. Perchè mi sono sempre detta che non era in grado di capirmi, che non riusciva a rendersi conto di come sono fatta, e del modo migliore per dirmi le cose. Beh, ieri mi sono resa conto che non sono l'unica che può dire "sono fatta così". Che tutti abbiamo un modo di essere, e che non necessariamente gli altri devono piegarsi al mio. Questo insegnante ha un suo modo di dire le cose, e di gestire i consigli che da. E tocca a me essere in grado di capire che se urla, non vuol dire che sono stupida, o che non sarò mai capace... ma che quello è il suo modo di spronarmi, e di dirmi come migliorare.
Spero di riuscire, stasera, a cogliere il meglio di quello che mi dirà. Ieri alla fine aveva un bel sorriso. Stanco, ma bello. Spero di riuscire a migliorare. Perchè ha ragione lui "che sia qui o altrove, le conoscenze che vi do sono spendibili". Sto acquisendo qualcosa. Devo solo smettere di pensare di non essere in grado. Ieri, mentre sfuriava, ha citato Proust. Cioè, uno che sfuria cintando Proust dovrebbe quando meno vedermi inginocchiata ai suoi piedi, comunque. Parlava del convincimento. Ovvero di come uno si convince talmente tanto di una cosa che anche quando l'evidenza gli dimostra il contrario, lui non riesce a vederla. Io sono così. Bisogna smetterla, però.

Il resto, più o meno, va avanti. Sto somatizzando in maniera terrificante il mio lavorare come segretaria, tanto che conto i giorni che mi separano alla fine di questa tortura. Perchè è vero, non faccio molto e mi pagano parecchio (rispetto a quanto faccio, almeno), ma non è proprio il posto che fa per me. Non mi trovo a mio agio. Sono sempre sotto pressione. Ed il fatto che tutta la tensione mi si scarichi sull'intestino mi distrugge. Altri 9 giorni (compreso l'attuale), e sarò fuori.

Sarà brutto tornare a non lavorare, ma per me è una liberazione... e poi c'è il libro, in fondo. Questa settimana mi sono imposta di chiudere questo discorso. Dovrei essere in grado, non mi manca molto. Così posso passare tutto a Simo, che impaginerà, sistemerà, ripulirà. E poi via, in stampa.
Stampato. Un libro mio. Un libro vero. E non importa quanti entroiti farò, non è quello il punto. Il punto è che, sugli scaffali di qualche libreria sperduta, si potrà trovare ilmiolibro. Quasi quasi mi commuovo.

Vado.
Beh, si, ammetto che è bello, chiacchierare sul mio blog. Dovrei ricordarmene più spesso.
Spooky