martedì 30 gennaio 2007

Little

Oggi avrei dovuto avere un esame, ma la prof ha deciso che io (quinta iscritta) e Giuli (terza iscritta) dobbiamo sostenerlo domani O.o
Vabbè... purtroppo è andata così. Mi scuso per il post precedente, ero arrabbiata. A dire il vero è un periodo che sono parecchio arrabbiata, gli esami mi rendono nervosa, le cose non vanno bene (non qui a Verona, ma qui nel cuore) e mi scarico come posso, e -purtroppo- su chi posso, anche se non è giusto.

State guardando House? E' l'unica cosa che va, anche se non proprio come vorrei: chi è che vuole uccidere Wilson -il nostro bello, bellissimo ed amatissimo oncologo!- insieme a me?! Comunque, idiozie a parte è una bella serie e mi distrae da ciò che non funziona.

Il mio era solo un salutino, solo così, per ricordarvi che ci sono. E che sono sempre paranoica, misantropa, vuolnerabile e soddisfatta, come al solito.
Grazie a chi resta, e mi prende esattamente per quello che sono.

Spooky


lunedì 22 gennaio 2007

A piccoli passi

Non c'è niente di buono quando una porta si chiude dietro a un uomo.
E, vogliamo dircela tutta? Non me ne frega neanche un pò. Anzi sì... ma è rabbia e non amore, e forse è l'unica cosa che mi resta.
Sapete Spooky? Non c'è più. Spooky è diventata sua madre. E s'è resa conto che non c'è niente di buono, quando una porta si chiude dietro a un uomo.


La solitudine non è malinconia, un uomo solo è sempre in buona compagnia...


Spooky


PS: ora penso di cominciare a capirti, sai?...



 


 

martedì 16 gennaio 2007

Trenta

Il voto dell'esame, il voto delle cose da fare, di quelle che non vanno, e di quelle che vanno bene.
Mi dispiace (e a chi non spiacerebbe?...) del commento di Deb, ma non posso far altro che incassare il colpo, come si fa nella boxe (qualcuno ha visto Million Dollar Baby? Molto bello, molto triste).
Ok. Il 18 ho un altro esame... il 18 che è dopodomani, a dirla tutta... pazienza. Andrà anche quello. Mi ero presa il 19 come giorno libero (liberissimo!) ma devo venire a parlare con un prof dei miei crediti. Di 100 sembra me ne riconoscano 72... che bello! Come buttare l'università nella tazza del gabinetto (tanto per essere fini).
E che dire di internet, questa invenzione che non è ancora scesa sul pianeta "appartamento di Giuli&Vale"?! Neanche la minaccia della denuncia li ha fatti svegliare un pò... ed ho detto tutto! E gli mms che non riesco a farmi attivare, e i conti che non tornano mai, e... ed ovviamente, la mia prof che se ne va.

Auguro a tutti voi di non avere mai una prof del liceo di quelle serie. Di quelle che ti ammazzano, ma che vorresti solo che abbracciare quando esci dalla parta e sai che non ci rientrerai più. Io ne ho persa una. Ora ne perdo un'altra. Oh, torna sì, per forza. Ma ci perderemo un sacco di cose, che farà un pò male ricordare.
Si perderà il compleanno di Marika, per il quale mi sto organizzando.
Si perderà il compleanno di Vittorio... l'unica cosa che volevo era andarci insieme.
Si perderà i miei esami.
Si perderà il mio corso di teatro.
Si perderà un pò di me.

Imparerà ad amarsi, e ad amare (come se adesso non fosse bravissima!).
Imparerà a comunicare.
Imparerà a star sola, e a stare insieme.
Imparerà a vivere un pò di più.

Ed io aspetto qui.

"Se vuoi rovinare l'amicizia con una persona... facci all'amore... e dopo? Dopo... ci vuole troppa comprensione per trasformare in dolcezza una cosa venuta male."
Non c'entra molto (o sì?...) ma mi è venuta in mente.

Un bacio a tutti...
Spooky



mercoledì 10 gennaio 2007

E già che ci sono...

...due cose.

UNO: avete visto che riprende House? Scriverò su un post, ma uno serio. Lungo. Per la prossima volta, insomma.

DUE: lontano dagli occhi... avevi ragione tu. Come spesso è.

Spooky



Rimpianti e rimorsi

Mi sono accorta che nella mia vita i due eventi più disastrosi che ci siano stati sono stati provocati da un rimorso, e da un rimpianto. Che potevano essere giocati al contrario, rimpianto e rimorso, ma che sono certa avrebbero fatto male lo stesso.

L’idea di fondo è che il rimorso sia meglio, perché sei certa di come sono andate le cose. Non ti assalirà mai il dubbio del “chissà come sarebbe andata se lo avessi fatto” ma cominci a convivere con quello del “chissà come sarebbe andata se NON lo avessi fatto”.

Me lo sono chiesta un sacco di volte con il mio folletto Truman. Chissà come sarebbe andata la mia melodrammatica adolescenza se non lo avessi accolto tra i miei personaggi. E chissà come sarebbe andata la <i>sua</i>. Ovviamente non si può dire, non si può sapere. Magari sarebbe cresciuto meno arrogante, magari l’ho aiutato ad esserlo un po’ meno.

E poi c’è Cat, non si scampa. Grande rimorso anche qui (non è vero, è un gran BEL rimorso, di quelli che devono essere ringraziati per il bene che portano), e grandissimo rimpianto. Cosa mi sono lasciata sfuggire?...

In entrambi i casi, la colpa non è mia. Non interamente, almeno. Si racconta che le cose si fanno in due, io sono certa che si facciano in tre: tra due individui, e con il destino. È il motivo per cui quando il fato mi ha chiesto se volevo che Truman diventasse un folletto da diavolo che era… ho acconsentito, per non aggiungere un rimpianto al rimorso, e collezionare solo cose di cui pentirmi.

A pensarci bene, di rimpianto ne ho un altro. Essenzialmente è “cosa mi sono lasciata sfuggire?...”. Cosa non ho difeso con le unghie e con i denti, cosa mi è stato sottratto da sotto il naso senza che il mio timido orgoglio provasse a contrastarlo?... Ricordo che una volta una conoscente si lamentò con me di una mia amica. Gesto infausto, perché a quest’amica tengo quasi più che a me. Eppure non ho detto niente. Ho ascoltato, e basta. Sapete la storia che ogni opinione sembra verità quando chi vi parla è convincente? Ecco, io le ho creduto. Ho creduto ad una verità diversa dalla mia (magari anche più confortante, che la mia un po’ appesa agli spilli lo è sempre stata), e non ho difeso un’amica. A pensarci poi non è che io mi sia sentita molto bene. E mi sono ripromessa di non farlo più… ovviamente è capitato di nuovo, in quest’occasione. Ed ora ne ho un grande rammarico. Perché non ho difeso casa mia?...

L’unica cosa che riesco a fare ora è lagnarmi. Lagnarmi e protestare, ed odiare l’esercito nemico che ho accolto sventolando bandiera bianca prima della battaglia. Di chi è la colpa?... Di nessuno, ovvio. Quindi è mia! Ci siamo. Pazienza, mi dico, è andata così. Ed ora provo a conservare le ceneri del mio sangue reale. Sembra che non ve ne sia più traccia, se non in qualche mezzosangue camuffato tra la folla. E quando penso a tutto ciò, scompare il resto. Scompaiono i grandi affetti, scompaiono i nomi.

 

Forse solo una persona conosce tutto, e pur non riuscendo a farmi bene (e quando mai qualcuno c’è riuscito? Ti piacciono così tanto i tuoi fantasmi!), almeno mi ascolta quando i ricordi tornano.

Si chiama Kid. E’ una piccola idealista ed impertinente. Si dimentica sempre che sono più grande e che dovrei avere più risposte di lei… così, me ne fornisce una quantità infinita, mi rimprovera, scalcia quando sa che vado contro alle cose in cui credo. Quando perdo un po’ di ciò che lei è ancora, e mi avvicino ad un mondo che un tempo dicevo di voler cambiare. A volte però riesco anche ad aiutarla, mi sembra. Non ne ha molto bisogno, e cresce come speravo che facesse. E’ splendida. Ed è mia amica.

Perciò mi sopporta, e non ribatte ai controsensi come questo post… sa che sono fatta così, e che ci sono ferite che non guariranno. Lei continuerà a disinfettarle, di tanto in tanto, e a dirmi di non pensarci molto. Chi lo sa, magari ci riesco, prima o poi…

 

Spooky