giovedì 24 dicembre 2009

Family is family

Famiglia è...
...quando chi ti apre la porta neanche ti saluta per bene, ma continua tranquillamente a mangiare grissini biascicando un "ciao" tra un morso e l'altro.
...quando puoi correre avanti ed indietro dal bagno per cambiarti e truccarti senza chiedere nulla, mentre gli altri mangiano e chiacchierano in cucina, praticamente ignorandoti.
...quando "apparecchi" il letto con tutte le tue cose buttate a caso, come se fossi a casa tua - con i genitori fuori.
...quando si prepara la torta da portare in ufficio, e tu mangi gli scarti, con gusto.
...quando chi ti accoglie ti lascia gli ultimi tartufi, perchè vuole farteli assaggiare.
...quando i regali di Natale sono identici, eppure diversi... ed apprezzati dal più profondo del cuore.
...quando chiedi "posso aiutare a fare qualcosa?" e ti ritrovi a sistemare i piatti della lavastoviglie... e la cosa ti fa piacere.
...quando ti ricordi, senza bisogno che te lo si dica, dove va la ciotolina giapponese.
...quando la mamma ti fa "e il portaposate va rimesso nella lavastoviglie in questo verso, mi raccomando", come se sapesse che lo farai mille altre volte.
...quando, per la prima volta da che dormi fuori casa, osi chiedere il cucchiaio da minestra per la colazione, perchè a casa tua usi quello.
...quando "fai la cameriera" ad una cena con altri amici... perchè tu non sei un'amico, tu sei parte della famiglia che ospita.
...quando non vedi l'ora di andare a Berlino a lavare i piatti, perchè tutte le volte che sei andata, li hai sempre lavati tu, e ti sembra un punto d'onore sul quale non bisogna transigere.
...quando con le mani tremanti consegni la fotocamera all'altra persona, che ha fermato il tuo -mezzo- idolo per te.
...quando ti mangi le mani perchè ti sei dimenticata di portare a Berlino una delle tue tazze preferite, da lasciare per quando tornerai.
...quando "non importa quanto ci si possa fraintendere, o quanto si possa essere diversi", perchè si è legati ad una profondità impossibile da raggiungere da queste sciocchezze.

E' il primo anno... è il primo anno, da che sono entrata nel profondissimo buco nero della mia adolescenza, che sento il Natale. "Well... family is family".
E questo per un tributo doverosissimo.

Poi. Rivedere Blue è, come sempre, rinascere e sentirmi in pace con il mondo: e nonostante... nonostante sia doloroso e faticoso parlare di Edoardo, dirlo a lei sembra rendere le cose leggermente meno brutte di quanto siano. Mi accontento.
Del resto non c'è moltissimo da dire: sono stanca, non mi fermo mai -per fortuna ci sono stati questi giorni di stacco, o non ce l'avrei fatta!-, cerco di domare il mio nervosismo galoppante, di aiutare il più possibile un papà che diventa ogni giorno più santo... e di arrivare intatta al magnifico incontro con il letto, letto in cui non leggo, perchè crollo dal freddo e dalla stanchezza molto prima di formulare il pensiero di leggere.
Mi tengo su a cioccolata (...e te pareva!) e aspetto domani, per avere una buona scusa per mandare un sms.

Buona vigilia, ragazzi.
E Buon Natale, in caso domani non fossi in grado di passare!
La vostra Spooky di sempre

PS: Edoardo... Don Silvestro... la musica... "...i sogni non sono peccati..."



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