domenica 31 maggio 2009

Verona...

Sono tornata a casa. Il rientro è stato lungo e noioso, al solito, condito dalla presenza di un passeggero che mi inquietava, non so bene perchè. Comunque, è andata. Ho letto, ho dormicchiato un pò, ho pensato e mangiato: tutte cose che mi sembra rientrino nella mia quotidiana fatica di vivere, ultimamente.

A Roma sono stata bene, come sempre: vedere Blue mi mette addosso una tranquillità imponente, come se ogni cosa potesse davvero aggiustarsi, andare per il meglio. Le Weasley erano in forma, Shyan magra magra, Yuu no che se dimagrisce ci scompare... sempre le mie gemelle, sempre la loro compagnia piacevole, interessante, stimolante e nuova, per quanto legata ai bellissimi ricordi ed esperienze passate.
E poi Ric, con cui sto costruendo qualcosa che ha il sapore di un'amicizia mai sperimentata per me: vedremo. Ma sentirmi accettata, amata, compresa esattamente per ciò che sono è una sensazione impagabile, per la quale non smetterò mai di ringraziarlo.

Per il resto, non c'è molto da dire: Proietti è stato magnifico, come lo ricordavo (ed avevo 14 anni quando lo vidi, una vita fa praticamente...), un istrione ed un maestro a cui non si può far altro che inchinarsi.
La cosa tragicomica è stata una mia reazione, che mi avrebbe spaventato se ormai non fossi abituata ad aspettarmi di tutto dalle mie emozioni: una battuta mi ha fatto ridere da impazzire. Non ricordo neanche che battuta fosse, ma ho riso di cuore, quasi fino a non avere più fiato, riso fino alle lacrime... e mentre gli occhi si facevano lucidi per il troppo divertimento, ho sentito altre lacrime premere per uscire, tutte, tutte insieme, accumularsi ai lati delle ciglia, e costringermi a singhiozzare, tornare seria, estraniarmi da tutto per non aprire i rubinetti e fare il pianto greco.
Chissà che mi succede. Cioè, non che non sapessi per cosa mi sarei messa a piangere... era il momento, ad essere proprio sbagliato, così fuori contesto... sarà che, quando il cuore ha visto che c'era spazio per le lacrime, ha pensato bene di buttarcele dentro tutte, per star sicuro. Mah.

Ho anche sognato, ed al solito era un bel sogno, nonostante fosse imperlato di qualche ricordo non propriamente attinente, ma insomma, un bel sogno, come mi capita di farne. E poi ci si sveglia, e... faccio sempre fatica a tirarmi su dal letto, vorrei poter continuare a dormire, a sognare. Mi torna in mente un personaggio di Cose Preziose, che passava la sua giornata a letto, con indosso gli occhiali di Elvis, vivendo -letteralmente- il sogno di far l'amore con lui. Ecco, vorrei restare a letto, ed illudermi che i miei sogni siano la realtà, che in effetti è molto, molto diversa.
Quand'era?... Lo scorso anno, mi pare... no, forse nel 2007, verso aprile-maggio, mi è capitato di fare dei sogni orribili. Orribili, proprio, che mi svegliavo con la tachicardia, sudando freddo, spaventata fin nel midollo... ho sperato di non farli più, ma continuo a dirmi, adesso, che erano meglio quegli incubi impressionanti a questi bei sogni, che mi lasciano sempre più spossata e stanca.
Passerà!

Passerà tutto, vedrai!
Non è un buon periodo per molti, sto notando. E son quasi tutte cose gravi, non le mie malattie immaginarie da ipocondriaca dell'amore. Aspetto il 12 giugno, giorno in cui mi daranno le risposte delle analisi, per vedere se il trend cambia un pò.
Un bacio a tutti,
Spooky


sabato 30 maggio 2009

Perchè non ho più voglia di suonare...

Stamattina ho ascoltato questa canzone... e dopo il sogno di stanotte, mi sembrva adeguata al mio umore. Dedicata ad un paio di persone.


Un piccolo Chopin - Marco Masini


Ti compro il pianoforte
mi disse se prometti di studiare
tirando le coperte
mio padre la vigilia di Natale
e in sogno quella notte
lo vidi e lo sapevo già suonare
la musica è così ti porta via con sé
e tu diventi solo come un piccolo Chopin
E la mia adolescenza
è stata tutta un'esercitazione
vicino a una finestra
con gli altri che giocavano a pallone
ormai ero diverso
la vita aveva tutto un altro odore
la musica è così ti porta via con sé
e più la cerchi e più la trovi lì
la chiave dei perché
E quando ti accarezza
la musica ti dà le vibrazioni
di un corpo di ragazza
la prima volta che le tocchi i seni
noi dal conservatorio
uscimmo diplomati di speranza
amore necessario
io mi sentivo forte accanto a te
un piccolo Chopin
Perché non è Natale
perché non ho più voglia di suonare
la musica è così ti porta via con sé
per questo son ancora chiuso qui

ad aspettare me
Sull'ebano e l'avorio
di questo pianoforte un po' scordato
io faccio il mio lavoro
nel piano bar del tempo che è passato
ma quando torno a casa
mi metto il frac e apro lo spartito
è questo il mio segreto
nessuno sa che chiuso dentro me
c'è un piccolo Chopin
un piccolo Chopin
Ma questo mio concerto
è un urlo fra le stelle e l'infinito
per chi non ha capito
c'è solo ed incompreso dentro me
un piccolo Chopin.


Ci sentiamo stasera, da Verona. Da casa.
Spooky



giovedì 28 maggio 2009

Vieni, ti presento Roma (mia)...

Due cosine al volo prima di andare a nanna, che è tardissimo e tra tre ore devo alzarmi.
Uno: domani vado a Roma.
Due: OVVIO che era per te. OVVIO che era tutto per te. C***o. E tu, come al solito... niente.

Non mi piace nessuno. Nessuno, ho detto.
Sono una cretina, imbecille ed immatura. Ma stavolta vinco io! Truman, non mi freghi più! L'ho fatta una volta, la cazz@ta di dare ascolto ai miei sentimenti, e ne porto ancora i lividi... 21 dicembre 2001, ricordi?! Bene, ricordatelo... perchè non accadrà di nuovo!

Resisto. Resisterò con tutta me stessa, fino alla fine. Manca poco ormai.
Nel mentre magari dimentichiamoci di vivere, tanto è così che ho fatto per anni... ma poi mi ringrazierò. Poi starò meglio.

Ah. For the records: la catenina di Makka si è impreziosita del pezzo di latta che serve per aprire le lattine, neanche fossi un'adolescente. Ora ho qualcosa di "tuo", almeno. Che mi possa ricordare, quantomeno, l'idea di te.
Edoardo. E' un bel nome, in fondo. Almeno, a me piace.

Spooky


martedì 26 maggio 2009

Fazzoletti

Forse alla fine la soluzione è tutta qui. Un bel pianto, come non ne facevo da tempo... un pianto di quelli non esplosivi, ma dilatato nel tempo, che mi dia modo di assaporare le lacrime, di lasciarle correre, di sentirle sulla pelle e nelle ossa.
E domani starò di certo meglio.
Perchè piango, non lo so: ho solo bisogno di far uscire qualcosa. Di gridare, di spalancare la bocca e non tenermi tutto dentro, anche se dentro mi sento vuota, ed è un vuoto così pesante da schiacciarmi. Devo far uscire un pò di questo vuoto. Devo mandarlo via.
E non c'entra niente nessuno: devo solo lasciar andare le emozioni.
Io... sono stanca. Non so perchè, non dovrei, vegeto nell'apatia e nel non-pensiero, eppure... eppure voglio Londra, adesso, prima che mi si fonda il cervello. Penso di meritarmi una vacanza da me. Una vancanza più lunga di quella che mi sono presa nell'ultimo anno... una vacanza vera. Una vacanza che non sia faticosa.

Ehy, voi. Voi tutti. Dov'è il mio posto?...
Mia madre mi disse, tempo fa, che non sono fatta per avere radici. Che non sto bene in nessun posto, che cerco sempre un altrove. Ci ho riso. Aveva ragione. Non sto bene in nessun posto. Non sto bene in nessuno sguardo.

Ho pianto un pò, sto meglio.
Posso tornare al mio nulla.
Scusate.
A domani.
Spooky


domenica 24 maggio 2009

Incapacità di studiare

Non c'è niente da fare. Sarà il caldo, saranno le disfunzioni ormonali, sarà l'estate, il sonno, il pensiero di Edoardo, o di chiunque altro abbia in testa la mia mente malata, non riesco a studiare. Mercoledì ho un esame ed oggi ho fatto fatica a leggere metà programma. Metà. Non mi era mai successo. Non sono mai arrivata così svogliata alla sessione estiva. E mercoledì ho un esame facile: quello dopo sarà un disastro, me lo sento. Anche perchè, se continuo così, voglio vedere quando mi metterò a studiare... la mattina stessa?!

Non lo so. Oggi poi sono uscita per fare shopping, e cercare di rilassarmi: sembra che quest'estate andrò in giro in mutande, visto che non si trovano dei pantaloni leggeri neanche a pagarli. Ed ovviamente, ora che porto una 44 stabile, le taglie sono o 42, o 46. Mi sembra logico... prima non trovavo una 46 neanche sotto tortura, ed ora sembra che tutto il mondo non abbia più taglie 44. Magnifico!!
La disastrosa uscita shopping mi ha messo di cattivo umore, che unito alla musica che ascoltavo, allo studio non riuscito, ed a Edoardo... ha reso completa la giornata.

Capitolo Edoardo: che si fa? Sta cominciando a diventare seria, la situazione. E quando dico "situazione seria" dico che... ok, ve lo dico: nell'altro diario, quello privato privato, ho cominciato a scrivere senza freni. Scrivo cose... che se non sapessi di essere qui ed ora, direi che sono di lì ed allora: Truman docet. Truman, vi rendete conto?! Ho usato aggettivi, e sostantivi, da dodicenne infatuata. Eh no, cavoli! Non ho più 12 anni! Ne ho 23! VENTITRE'!! Può piacermi un ragazzo, va benone, ma non così!!
Cristina Aquilera, quando mi deciderò a crescere?! A crescere solo un pò?!

Nel mentre, si è fatta viva una persona. L'incipit del primo messaggio che mi ha mandato... ho passato un secondo netto di assoluta emozionalità, per poi tornare dal sogno. E vabbè. Chi lo sa poi, che vuole da me. O meglio, lo so che vuole da me... e chiudo qui il discorso, che si farebbe molto poco metaforico.

Me ne vado, non so, guardo la tv, leggo, insomma, ho bisogno di distrarmi. Se penso un altro pò ad Edoardo, oggi, impazzisco. Anche perchè, diciamocelo, più ci penso, più la cosa si fa ridicola, e senza senso: mi accorgo, pensiero dopo pensiero, che non gli interesso. Mi dico che non fa niente, e che Londra sistemerà le cose: peccato che in mezzo ci siano due mesi. Due mesi. Di esami. Che non voglio dare, e che chissà come darò, se li darò.
Amen.

Buona serata, soprattutto alle coppie. Teneteveli stretti, i vostri amori da cartolina, perchè quando non ci sono, sanno mancare. Eccome.
Spooky


venerdì 22 maggio 2009

Confessione

Ho bisogno di scrivere di là. Sul quaderno privato. Scusate.
Bella serata, comunque. E ottima compagnia. Soprattutto Sara... è bello scoprire di trovarsi bene con qualcuno anche al i fuori del contesto in cui ci si è conosciuti.

...e domani -Jeffrey-!!
Spooky

giovedì 21 maggio 2009

Bello svegliarsi...

...e ritrovarsi dopo poco a piangere. Proprio un perfetto inizio di giornata... lo consigliano tutti i medici, davvero.
Insomma, oggi è giovedì, ma non è per questo che è una pessima giornata. Lo è perchè sono preoccupata, preoccupata e stanca, ed anche se nella mia vita non ho mai dovuto affrontare grossi problemi, sono tre mesi che combatto praticamente tutti i giorni con la mia salute, e la cosa comincia a sfiancarmi un pò.
Aspetto con ansia di poter fare le analisi del sangue, sperando di capire cosa c'è che non va, ed agendo di conseguenza sul problema. Intanto vivo alla giornata, con sbalzi d'umore che mi lasciano spossata, influenze che vanno e vangono, giramenti di testa, e tutto il resto che non sto qui a spiegare.
E' un periodo no per un sacco di persone che conosco, e che mi sono più o meno vicine: a cominciare da Salvatore, ovviamente, per poi arrivare al papà di una corista, passando per Ric, che non sta bene perchè le persone che ama non stanno bene, il che è un pò un circolo vizioso, ma insomma.

Poi ci sono io. Sto dando tutta la colpa alla mia salute, e spero sia così: conservo il sogno che, appena capirò cosa c'è che non va e lo sistemerò, il mio umore migliorerà. Perchè adesso non è affatto buono: passo dalla rabbia alla rabbia, alla fame nervosa, alla rabbia, alla tristezza, alla malinconia, il tutto senza cognizione di causa, mi abbuffo di dolci e poi mi pento, ho caldo ed il tempo afoso di Verona non aiuta, dovrei studiare e non ho voglia, insomma, peggio del solito mi sembra.
E con i ragazzi... ma che ho?! Ditemi, ho qualche pupazzetto sul viso, e non me ne rendo conto?! Dovrei farmi una maglietta con scritto "sono libera, è vero, ma questo non vuol dire che io la dia al mondo. In più, mi piace Edoardo, Edoardo, capito?! Non ogni ragazzo esistente sul pianeta, SOLO Edoardo, ok?!" ma forse sarebbe troppo lungo da mettere su una maglia. Forse sarebbe meglio scrivere "No Edoardo, no party", e amen.
Che poi... mi piace davvero questo ragazzo? Mah. Ieri ci pensavo... e non lo so. Cioè, lo so, ma visto che le cose sono quelle che sono, e che ormai mi sono già rassegnata (ok, una parte di me lo è) che non c'è possibilità di cambiare il futuro... magari mi sto prendendo per tempo, per non avere una delusione troppo forte, ecco. Prepararmi al peggio, che poi, visto come stanno andando le cose ultimamente, si sa che al peggio non c'è mai fine. Comunque.

Vado a studiare, o almeno a leggere un pò.
Insomma... vorrei che almeno la mia salute non fosse oggetto di post, invece. Passerà. Starò bene. E magari questo influenzerà positivamente anche il mio pessimo umore.
Baci,
Spooky


mercoledì 20 maggio 2009

Meno uno

Un esame della lunga (non troppo in realtà) sfilza di questo semestre è alle mie spalle, finalmente. Ne mancano solo... troppi, per la mia voglia di studiare, ma sia mai che io riesca lo stesso, con un pò di impegno.
Sta di fatto che l'idea di questa incombenza mi ha distratto dalle cose che non vanno, mi ha distratto dal pensare troppo a Salvatore (è brutto da dire, ma è così), ed ha ridimensionato gli altri miei pensieri... che come al solito ci sembrano enormi, ma di fronte alla morte perdono del tutto consistenza.

Ho ancora un pò di tosse, anche se oramai è agli scoccioli, e domani c'è coro: una settimana di stacco si è sentita parecchio. Non ho la più pallida idea di come farò finita la specialistica: mi sembra che questo coro sia la cosa migliore che mi sia capitata negli ultimi anni... l'unica cosa su cui possa davvero contare. Che poi non capisco da dove mi venga, questo attaccamento: alla fine veronesi sono e veronesi restano, non ho creato dei legami fortissimi, non vedo o sento quasi nessuno di norma fuori dal contesto tipico del coro... ma non ci posso fare nulla, quell'incontro a settimana mi rigenera e mi fa star bene. Certo, poi c'è sempre il giovedì, ed il giovedì non è mai un gran giorno, ma questa è un'altra storia.

A proposito di giovedì: vado a sentire il Coro Ingegneri che canta il Requiem. Sarà una cosa nuova e bella... sembra venga anche Francesca, sembra venga anche Sara: due realtà diverse, fuse per qualche ora. Chi lo sa, poi, io, che ci sto a fare, in queste realtà.
Venerdì invece viene Martina, e non posso che esserne strafelice: era da un secolo che non parlavamo come abbiamo fatto qualche giorno fa, e sono contenta che mi venga a trovare, e stia un pò con me... sappiamo entrambe che il passato non torna, e che il rapporto da bambine che avevamo qualche anno fa non sarà più possibile, ma chi lo sa, magari un nuovo tipo di relazione, da giovani donne, è nel nostro futuro... è la mia cuginetta, in fondo, e le voglio un bene dell'anima.

Sabato e domenica sono ancora nebulosi: vedremo.
Devo occuparmi le serate, che la malinconia è sempre lì.
Fortuna che so come vanno le cose... fortuna che so che Edoardo non mi vuole: in realtà, è una grossa certezza che mi rende le giornate più razionali.

Buonanotte, popolo del web...
Spooky

sabato 16 maggio 2009

Ciao Salvatore...

Ancora... in realtà non riesco bene a capacitarmi della cosa, da qui. Ci ragiono, ma mi sembra impossibile. Insomma... non può esser successo davvero, no? Non... succede così... le persone non vanno via e basta, senza poter far niente... le persone non ci sono e l'attimo dopo non ci sono più...
Mi rendo conto che non so neanche quanto fosse religioso. O l'ultima volta che l'ho salutato. Non sapeva che gli ero affezionata, perchè non mi sono mai  interessata troppo al farglielo sapere. E' parte del mio passato, e come tale l'ho... accantonato, in un modo o nell'altro.
Quando... quando è morto mio nonno mi sono rimproverata del silenzio che si era venuto a creare tra noi. Perchè io ero cresciuta, e la bambina che lo abbracciava o gli si confidava non c'era più. E' successa un pò la stessa cosa.
Salvatore non era... non mi era così vicino, ed io non ero vicino a lui, ma tutta la mia infanzia, la mia adolescenza, lo hanno visto comunque accanto a me. Non mi dirà più quanto mi sono fatta bella. Non mi dirà più che "mi teneva sulle ginocchia, e volevo sempre stare a casa loro, tutti i giorni". Non mi chiederà quando trovo un ragazzo.

Io... non lo so. Non mi spaventa la morte, in realtà. La trovo una cosa naturale, che fa parte della vita. Mi spaventa l'idea che, da un giorno all'altro, le persone non ci siano più. Puff. Ho visto Salvatore, pensando che lo avrei rivisto, e rivisto, e rivisto... ancora mille e mille volte.
Non sarà così.
E allora sì, ho paura. Ad immaginare una vita così precaria, in cui uno dovrebbe fare tutto, dire tutto, prma che sia troppo tardi, prima che un "puff" faccia scomparire noi, o le persone a cui teniamo.
Mi torna in mente Marco. E nonno. Mi viene in mente la mia famiglia. E le gemelle, e quest'estate con Maura, in cui...

E poi penso alle mie cazzate. Perchè è così che funziona. La morte non ci deve mai impedire di pensare alla vita. Anzi. Ora però piango un pò, se non vi dispiace.
Spooky


Ho riletto...

...il post del 27 novembre.
Azz.

Spooky

Avevo proprio bisogno di sfogarmi...

Ok, lo ammetto, mi sento uno schifo. Che poi non dovrei dirlo, è un altro conto.
Che poi in realtà vada tutto bene, non mi interessa un granchè: io mi sento uno schifo, questo è il mio blog, e lo scrivo. Pace. Non ne posso più di nascondermi, di non dire a me, più che agli altri, le cose che non riesco a gestire.
Non sono riuscita a gestire la mia rottura con Riccardo (fa così paura scriverlo?! Fa così paura ammettere di aver sbagliato, piccola ragazzina immatura?...), non sono riuscita a controllare le cose che mi sono accadute dopo. Ora ho una sola certezza, e non è molto positiva. Mi sono detta che va bene lo stesso, che comunque una brutta certezza è meglio di nessuna certezza, ma non è vero.

Anni fa, quando mi piaceva una persona, mi ci buttavo anima e corpo. Neanche pensavo alla possibilità di non piacergli: non era questo il punto. Il punto ero io, la mia esaltazione, i miei sguardi, le mie fantasie, e nient'altro. Ero piccola, è vero, ero giustificata da un'età, se non anagrafica, almeno mentale ancora in grado di giustificarmi. Ora le cose sono diverse. Ora, accanto alla cotta sciocca ed infantile, comincia a parlare un'altra voce, non dico adulta ma quantomeno raziocinante, che fa domande. E pretende risposte.
Ti piace sul serio questo ragazzo? QUANTO lo conosci? Quanto puoi dire che ti interessi? Se lui ci stesse, sei CERTA di voler stare CON LUI, e non con l'IDEA di lui?
Ed in caso, dopo qualche reticenza o caduta, io riuscissi a rispondere in modo esatto a queste domande, trovarmene una trafila nuova.
Ok, potrebbe interessarti. Ed allora? A lui interessi? Ti ha mai mostrato una simpatia particolare? Ha mai cercato la tua compagnia più che quella altrui? Hai fatto qualcosa per farti notare? Per accennare un avvicinamento nei suoi confronti? E lui ha fatto altrettanto con te?
E qui, se prima avevo qualche dubbio, adesso non ce ne sono più: la risposta è NO. Forse il punto è proprio averlo capito. Aver preso coscienza del fatto che è inutile avere una fantasia, un desiderio, un sogno, se non c'è risposta.

E' solo che a questo punto non so bene come le cose vadano avanti. Non mi sono mai resa conto, razionalmente, di non piacere ad una persona, e di dover smettere di pensarci. Sì, ho sempre creduto di non piacere alle persone che mi interessavano (ed a ragione, ma insomma, non è questo il punto), ma in fondo ci ho sempre sperato, e molto... come fanno i bambini. E' che ora proprio bambina non lo sono più. Vedo, mi accorgo, che posso interessare ad alcune persone, posso mostrarmi più sicura di quel che sono, far presa, posso essere la regina della serata, ma non ottengo l'effetto sperato su di lui. Devo farmene una ragione.
Mi risulta particolarmente difficile. Non sono mai arrivata ad un così alto grado di coscienza dello stato delle cose. Sto diventando troppo razionale per me. Non riesco più a prendere niente per il verso in cui lo prendevo una volta, il che è un bene, ma non ho ancora trovato un approccio metodologico differente. Non lo so.

Ditemi, che si fa a questo punto? Dopo aver capito di non interessare alla persona tot -nel mio caso, dopo aver capito di non interessare ad Edoardo- che si fa? Dovrei star male? Piangere per un pò? Sapete la novità, la nuova Valeria non è più neanche in grado di piangere! Quindi? Che si fa?
Ieri mi sono trovata a sognare e singhiozzare -un solo, singolo singhiozzo in apnea, rapido come il sole che ferisce gli occhi di mattina, prima che le pupille si siano abituate alla luce- ed a passare il resto della giornata letteralmente bastonata all'idea che non ci fosse stato niente di vero in quella fantasia gioiosa.

Come ho scritto altrove, meglio gli incubi dei sogni. Dagli incubi ci si sveglia sempre volentieri, e ci si rasserena. Dai sogni invece... mi sveglio sempre illusa.
Che faccio, Edoardo? Ho resistito un anno, ma probabilmente in quest'anno non avevo la consapevolezza che gli ultimi eventi mi hanno dato. Ce la faccio? Ce la faccio a reggere un altro pò, senza rovinare tutto? Ce la faccio a mentire ancora un pò? Perchè sento di star cedendo... e non posso, non posso e non voglio!

Stasera va così.
Almeno mi sonon sfogata un pò.
E che diamine, nessuno mi chieda cosa sto ascoltando in cuffia. Sì, sono un'idiota!
Spooky


giovedì 14 maggio 2009

Pausa studio

SONO: Spooky
ASCOLTO: i miei pensieri urlanti
CERCO: lui
MI SENTO: uff
BALLO: solo da brilla
CANTO: sempre, anche solo mentalmente
DOVREI: studiare

[SI O NO?]
TIENI UN DIARIO: oltre questo blog, un foglio word ancora peggiore
TI PIACE CUCINARE: moltissimo, soprattutto dolci
HAI UN SEGRETO CHE NON CONOSCE NESSUNO: nessuno nessuno... no. Magari son persone che non sento più, e non c'è una persona che sa "tutto al completo", ma lascio spesso pezzi sparsi qua e là
TI MANGI LE UNGHIE: le pellicine attorno alle unghie, fino al sanguinamento
CREDI NELL'AMORE: purtroppo sì

[CHI E'?]
LA PERSONA PIU' STRANA CHE CONOSCI: boh... forse Giulia S.
LA PERSONA PIU' INCASINATA CHE CONOSCI: dipende in che senso incasinata... comunque Makka per la situazione emotiva e per il caos della sua stanza, e Besson, ovviamente, perchè non sa mai a chi dare i resti
LA PERSONA PIU' SEXY CHE CONOSCI: Makka? Mi sa di sì :D
L'INSEGNANTE PIU NOIOSO CHE HAI AVUTO: Minozzi! Il mio prof di informatica umanistica

Ti VUOI SPOSARE? vorrei, ma comincio a pensare che non troverò la persona adatta, o che non saprò riconoscerla, il che poi è lo stesso
TI SEI MAI TATUATO? no, ma quest'estate vorrei farmi un hennè
TI SENTI BENE IN COMPAGNIA DEI TUOI GENITORI? Ora che non li ho vicini, vederli di tanto in tanto mi fa star bene, sì. Ovviamente papà è papà!
TI PIACCIONO LE TEMPESTE? Se sono al chiuso sì
COLORE: rosso, e blu
CANZONE: Quanto t'ho amato (R. Benigni)
CIBO: sempre, ed in quantità industriali... sono due ore che resisto alla tentazione di mangiarmi un gelato, per dire
STAGIONE: primavera e inverno
SPORT: fit-boxe :D
CIOCCOLATO AL LATTE O CIOCCOLATA CALDA? cioccolato al latte
CIOCCOLATO AL LATTE, FONDENTE O BIANCO? bianco!

[NELLE ULTIME 24 ORE]
HAI PIANTO? non so se un singihozzo nel dormiveglia valga come pianto...
HAI AIUTATO QUALCUNO? così mi è stato detto
HAI COMPRATO QUALCOSA? mi sono pagata la cena al Pedavena
SEI AMMALATA/O? tanto, tanto mal di gola
SEI ANDATO AL CINEMA? non ci vado dalla scorsa estate...
SEI ANDATO AL RISTORANTE? bhè, diciamo che non è proprio classificabile come ristorante, ma insomma... sì!
HAI DETTO 'TI AMO'? più di una volta nel corso della serata di ieri!
HAI SCRITTO UNA LETTERA? volevo, questa mattina, ma ho desistito da questo intento paranoico ed adolescenziale
HAI PARLATO CON UNA/UN EX? non nelle ultime 24 ore ^_^
HAI SCRITTO IN UN GIORNALE? magari! Il mo blog non conta come testata giornalistica, vero?!
TI E' MANCATO QUALCUNO? sì... cavoli, decisamente sì
HAI ABBRACCIATO QUALCUNO? un sacco di gente! volete la lista? Giuli, Fra, Emanuele, Fra, Luc, Giuli, Fra...
HAI LITIGATO CON I TUOI GENITORI? ho alzato la voce quando alle 23 di ieri sera mia madre mi ha detto che "era troppo tardi".......
HAI LITIGATO CON UN AMICO/A? no, fortunatamente :D

[VARIE ED EVENTUALI]
COSA VORRESTI SCRITTO SULLA TUA LAPIDE? "Voleva Amare"
COSA PENSI DEI REALITY? diversivi da merenda
GUARDI LE STELLE? a volte, quando il cielo ed il tempo e l'occasione me lo permette
QUANDO PARLI CON UNA PERSONA LA GUARDI NEGLI OCCHI? non di norma
SE TI UBRIACHI PERCHE' LO FAI? per perdere i freni che mi tengono incatenata alla mia tristezza e vivere sorridendo almeno per qualche ora, non preoccupandomi assolutamente delle conseguenze delle mie azioni
SEI SEMPRE CONVINTO DELLE SCELTE CHE FAI? praticamente mai
ODI QUALCUNO? oltre me?
COSA PENSI DI FARE QUANDO SCOPRI CHE QUALCUNO TI SPUTTANA? mi arrabbio come una iena... e poi di norma mi do la colpa: devo aver fatto qualcosa per essere sputtanata, evidentemente
VAI IN DISCO? mai, a meno che io non ci venga trascinata
HAI PAURA DEL BUIO? no, lo trovo un'ottimo confidente, discreto ed affidabile
BIRRA O VINO? vino!
STRACCHINO O PHILADELPHIA? stracchino tutta la vita
STORIA O MATEMATICA: matematica
DOCCIA AL MATTINO O ALLA SERA: sera... ma anche al mattino. Boh, l'importante è poterci impiegare ore ed ore!
PISCINA O MARE: mare :D
SOLE O LUNA? luna, per forza!
INIZIO O FINE? inizio... le fini mi mettono una tristezza epocale

Makka... ti rendi conto che i 3/4 delle rispettive risposte "questo o quello" erano opposte?! :D
La mia Metà... il mio complementare!!
Spooky


Bel pomeriggio/serata

Io... no, niente.
Ma sono stata proprio bene. Con tutti i pro ed i contro del caso. Tanto domani mattina vedrò tutto diversamente. Ora sono stanca, me ne vo in letto.

Makka... cavoli, cavoli Makka... perchè il mondo non scompare, e non restiamo solo io e te, a goderci la vita?! :D
Spooky


martedì 12 maggio 2009

All I need

E' tutto il giorno che voglio scrivere qui. Anzi, diciamo che è da ieri che ho voglia di scrivere, ma poi, vuoi per un motivo, vuoi per un altro... è che poi non sapevo neanche bene se scrivere qui, o in privato, tanto per dirlo fuor dai denti (...zz!!).
Sono due giorni che guardo foto. Le guardo, le guardo, e le riguardo. Tentando di sviscerare qualche significato nascosto, cercando l'assassino di Harriet, se proprio volessi fare una citazione dotta, o semplicemente sperando che compaia una foto in più, un'angolazione diversa, un diverso modo di leggere le cose, che non sia quello che conosco già.
Chi lo sa poi com'è successa, questa cosa qui. Forse era solo il momento giusto, forse Truman si era stancato di stare a guardare in silenzio. Ha aspettato, ha aspettato... poi ha chiamo Lachesi, ed ha detto "ok, muoviamoci!" ed eccomi qui.

Scusate. Vorrei scrivere di più, ma mi rendo conto che mi fa star peggio... e non intendo la cosa in senso figurato, ma letterale: ieri mi è venuta la febbre, mi sento uno straccio, e mi sono resa conto che a scrivere mi torna il mal di testa, e mi prende la nausea, quindi... me ne vo!

Riprenderò questo discorso, comunque. Truman, non pensare di farla franca. Stavolta sono in grado di riconoscerti, e di sconfiggerti.
Spooky

domenica 10 maggio 2009

Ancona, 8-9 maggio 2009

Allora.
Se dovessi fare un bilancio di questi due giorni direi, senza dubbio, che sono stati strani. Comincio a pensare che ogni occasione che ho per stare in compagnia, fuori da uno schema abituale e quotidiano, mi dia l'occasione per conoscermi meglio. Ho scoperto, in questo fine settimana, cose di me che non sapevo. Ho scoperto anche cose di altri, che non sapevo, ma questo è un pò un corollario.
Diciamo che tutto il mondo è paese, e che il pettegolezzo è una malattia diffusissima ed epidemica: meglio così, pensavo fosse un gruppo ristretto quello delle persone "devo-sapere-tutto-ho-una-curiosità-morbosa-ed-invadente", invece mi ritrovo a sapere che siamo tanti, praticamente tutti.

Ho avuto un paio -una- conferma, che mi ferisce un pò, ma in qualche modo mi rassicura: è un punto fermo come non me ne capita di averne ultimamente.
E chi è stato via con me se ne è accorto: diciamo che son riuscita a far parlare di me. E quando non si parlava, si congetturava, che poi è la stessa cosa.
Quanto alla mia modesta persona, ho evitato accuratamente pensieri e preoccupazioni: ho preso ciò che veniva con una naturalezza improvvisa e noncurante, con l'atteggiamento estivo dei flirt da spiaggia in cui non mi sono mai riconosciuta, per insicurezza o presunzione.

Dovrei scrivere di più, lo so. Dovrei scrivere tutto, poi rileggerlo, e cercare di analizzarmi, come fossi il racconto di qualcun altro... ma  non posso, quindi ok. Che poi, non è che non posso. Potrei, e pace. Giocare a carte scoperte, ecco, senza più sotterfugi. Ma non ne sono capace, quindi... quindi mi fermo qui.
Il mio quadernino privato aspetta le mie riflessioni senza censure. Aspetta di sapere quale Valeria avrà davanti.

Comunque, sono stati due bei giorni. Interessanti. Di cui conserverò bei ricordi... ed incredibilmente, sono tutti collegati ad una cosa sola. Meglio non ragionarci troppo.
Un bacio.
Spooky


venerdì 8 maggio 2009

...

Io...
C@zzo.
Domani andrà meglio.
Domani andrà bene, per forza.

Io... io non sono più così. Io sono migliore di così. Io devo essere migliore di così. Truman, va via. Va via e non tornare più. Non ti voglio più qui. Non mi merito che tu sia qui... che tu continui ad essere qui. Non me lo merito. Non ho fatto niente di così sbagliato per meritarlo.

Io...
Sono solo stanca.
Domani andrà benone.
Domani Andrò ad Ancona, e starò benone.

Io non sono così.
Io non mi sento così.
Io...
Va tutto bene.
Io sto bene.

Valeria

Telegramma

Aggiornamento molto rapido: ho sonno, sono stanca, ora vado a letto, e domani trasfertina ad Ancona col coro. Ci sarà da divertirsi. Forse. E forse no... l'importante è mettercisi d'impegno :D

Un bacio a tutti,
due a Makka.
Spooky

lunedì 4 maggio 2009

Pur di non studiare

Dovrei studiare, e considerato che proprio non mi va, aggiorno un pò il blog.
Ieri ho ricevuto complimenti per questo spazio, per il modo che ho di aprirmi: ovviamente la cosa mi ha fatto più che piacere, ma mi ha anche portato a qualche riflessione di rito, visto che ultimamente mi sembra di fare di tutto, fuorchè esprimermi. Mi sento anzi incatenata da qualche tipo di vincolo, convenzione, autocensura e blocco, che mi porta, come ho già detto, a scriverne un altro, di diario, quando sono davvero a pezzi, un diario cattivo e senza incertezze, perchè son cose di passaggio, e non rispecchiano la realtà, ma farebbero male lo stesso, se si venissero a sapere (fanno male a me al solo rileggerle).

Poi ecco, ci penso un pò su e mi chiedo come facciano gli altri, a sopravvivere: davvero, come si fa? Come si riesce a tenersi dentro tutta la nostra ipocrisia, la nostra invidia, la nostra rabbia ed il nostro dolore? E non mi dite che non provate sensazioni del genere: a parte una persona che conosco, tutti le provano, di norma. Non è che siamo tutti cattivi, è solo che la natura umana tende a questo. A voler sempre di più, sempre tutto, sempre al meglio, e -ammettiamolo- ci piace proprio fare il confronto con gli altri, e vedere che siamo messi meglio.
Vero, per alcune persone questo bisogno è meno forte che per altre, meno imperante: personalmente, sono un'essere estremamente competitivo, e cerco il confronto anche quando non è possibile farlo, un pò per propensione, un pò per educazione. Io non sono che in relazione. O meglio: per evitare di contare in relazione, e rendemi conto di non essere abbastanza, per anni mi sono isolata, facendo in modo di non avere altri con cui compararmi per non restare sconfitta o delusa. Ora le cose vanno un pò meglio, per quanto il mio sia uno sforzo cosciente di non paragonarmi, non misurarmi a tutti i costi, non star sempre lì a controllare da che parte penda la bilancia. Anche perchè, diciamolo, a volte fare confronti è impossibile.
Non posso prendere Pencilcase e dire "lei è più magra di me": la costituzione non è una giustificazione, il più delle volte, e mettermi a vedere quanti chili ho in più rispetto ad una ragazza di 15 cm più bassa di me ed estremamente esile mi pare ridicolo.
Ma in altri casi la tendenza al paragone bieco ed assurdo si fa in me predominante, e non riesco a farne a meno. Ogni tanto mi va bene, ogni tanto male. E se quando mi va bene ne ricavo un piacere sommario e provvisorio, quando va male la delusione ed il senso di sconfitta mi soffocano per giorni. Chissà con che diritto poi.

Non so neanche perchè io vi sia raccontando tutto questo. Avevo voglia di parlare, mi sa, senza però dir nulla di compromettente o personale. Penso di sì. Una cosa personale però posso dirla, senza temere di far male a nessuno: è una settimana che ho continui giramenti di testa. Ok, proprio continui no. Diciamo che vanno e vegono, senza troppa regolarità, e mi infastidiscono parecchio. Ho pensato fosse carenza di zuccheri, ma ingozzandomi di prodotti zuccherosi ho visto che la situazione non migliora. Ho scartato la debolezza da mancanza di ferro, visto che ho appena finito una cura in proposito. Lascio che la cosa si risolva da sè, additandola alla labirintite di papà, ma se continua penso mi dovrò fare una visita. Ancora.
Altri medici, altre supposizioni. Mentre per il male dell'anima un medico adatto non l'ho ancora trovato. Mi barcameno alla ricerca disperata di un senso, di una volontà, ma mi perdo in storie ormai svuotate di ogni verità... così dice Marco. Già. Non è che io riesca a vedere bene la verità, ora come ora, nè il futuro.
Vedo Londra, come un miraggio lontano ed irraggiungibile: nient'altro. Gli esami, la mia vita, i miei desideri e bisogni sono nuvole sfumate agli angoli di una fame che non controllo, e troppo spesso assecondo.
La domanda è una sola: cosa voglio? E come conto di ottenerlo?
Ieri mi sono scoperta a dire ad alta voce una cosa che non avrei mai pensato appartenesse al mio essere. Nel pensarla ci ho creduto davvero, nel dirla, invece, mi è sembrata una lugubre presa in giro. Ho detto "Voglio stare sola. Voglio essere lasciata in pace". Provate a pronunciarla voi. Magari pensando a me. Come suona?
A me sembra così falsa, così costruita...

I giramenti di testa riprendono, meglio finirla qui. Anche perchè il discorso sta andando in una direzione che non ho voglia di prendere.
Comunque, tanto per concludere, ieri sera mi sono divertita. E' stato un divertimento inconsueto, amaro ed a suo modo tragico, ma comunque un divertimento. Sarà il caso che mi accontenti. Sarà il caso che decida cosa voglio, prima di far male a qualcun altro. Prima di far male a me, come al solito. Perchè sarebbe anche ora che la smettessi, di dire "meglio che stia male io invece di far soffrire gli altri", che va a finire che, per onestà o immaturità, io ferisca sia gli altri che me. E non ne guadagna nessuno. Perdiamo tutti. Perdo io.

Spooky


sabato 2 maggio 2009

Rabbia

Una volta ero tano brava da scriverle qui, le mie emozioni.
No, rettifico. Una volta ero tanto brava da scriverle su un quadernino semi-privato, le mie emozioni. Poi son diventata vigliacca, e mi sono rifugiata dietro i tasti di un pc, perchè così nessuno può guardarmi in faccia, mentre rido e piango, nessuno può chiedere direttamente, nessuno può sapere, nessuno vedere.
Poi sono diventata ipocrita, vanitosa, egocentrica e sociale, ed ho smesso di scrivere anche qui. Perchè le persone normali, le persone come le quali volevo essere, le emozioni le nascondono, le celano, le irretiscono.
Ora scrivo su un foglio word, solo mio, in cui, per contro, sputo su tutto e su tutti. In cui non mi do la colpa perchè so di averla, ma tanto non me ne frega più niente: sono diventata Louis, io che l'ho sempre detestato, e che amavo la coerenza di Lestat.

Sono un'egoista. Ipocrita. Ed il fatto di non essere consapevole, cosciente, se non a posteriori, del male che faccio, non mi giustifica: a 23 anni devo essere in grado di capirmi. Se non ci riesco, è una MIA colpa. E nessuno mi venga a dire che tutti passano momenti di confusione, che nella vita si può sbagliare, che c'è chi non sa che vuole neanche a 50 anni, che le ho sempre considerate delle scuse. Capirsi è facile, facilissimo. E' che poi bisognerebbe essere onesti, e prendere atto della scelta che la nostra mente ha fatto senza avvisarci, e seguirla, anche sforzandosi, perchè non sempre vogliamo una cosa con tutti noi stessi, ma solo con una parte. Ma lo sforzo, il sacrificio, è chiedere troppo alle viziate come me.
E allora chissene! Facciamo star male altri, facciamo soffrire qualcuno che non sia io, facciamo fare a loro lo sforzo, che tanto qualche stupido che lavora al posto mio lo si trova sempre!

Vergognati.
Sul serio.
Guardati allo specchio. Guarda cosa sei diventata.
Chiedi a Spooky di dirti cosa sei diventata.
Cosa sono.
E poi convivici, se ne hai il coraggio. Perchè indietro non si torna mai. Mai. E tu, in fondo, ti trovi benissimo, in questo mare di melma che hai tanto cercato. Contenta?...
Hai voluto la bicicletta? Pedala. E zitta.
Smetti di rompere le p@lle. Non ne hai alcun diritto.

Non ne ho alcun diritto.
Non ne ho alcun diritto.
Amen.

Addio.

Spooky

venerdì 1 maggio 2009

La conclusione di questa giornata

Io ci provo sinceramente, a non pensare, onestamente, con impegno e forza d'animo.
E' solo che perdo.

Spooky