giovedì 29 ottobre 2009

Bilance

Una cosa si aggiusta, ed una se ne sfascia. Appena, grazie al provvidenziale intervento di Ric, sono riuscita a sistemare lo sfondo, mi accorgo che mi sono scomparse due gif. Una terza, appena inserita, non si vede. Ora devo andare a recuperare le vecchie sull'altro pc, visto che qui sopra non ci sono... sta di fatto che, un pezzo alla volta, sto spostando tutto dal fisso al portatile. Che due bolle...
E' il carma, giusto? Istant karma. Che una cosa si aggiusti ed una vada a farsi friggere, dico. Mi ricorda un pò il febbraio scorso. Io che allontanavo una delle poche persone che mi vogliono bene, ed Edoardo che tornava con la sua tipa. Lo dissi anche allora: carma! La bilancia della vita, che deve sempre tornare in pari.
Io penso che la mia bilancia... non è che sia rotta... è che io la vedo così. Il che equivale a dire che è rotta, se uno ci pensa bene. Non so perchè, ma non ho ricordi liceali di Sartre... mi sa che non lo abbiamo proprio fatto. Oggi, comunque, il mio prof di Teoria della letteratura ci ha accennato qualcosa sull'esistenzialismo, e sul pensiero "più spicciolo" di Sartre: in pratica, noi esistiamo prima di essere, e la nostra essenza si forma in relazione alle nostre azioni. Noi siamo ciò che facciamo. I nostri gesti, le nostre scelte, i nostri dubbi e le prese di posizione fanno di noi quello che siamo.
Mi sono resa conto che, in linea di massima, e prendendo solo questo pensiero sicuramente banalizzato e spiegato ai porci, mi trovo abbastanza d'accordo con Sartre. E che ci faccio proprio una misera figura, ad analizzare la mia vita da questa prospettiva. Allora mi è venuto in aiuto un altro passo citato dal mio prof: un vile può sempre smettere di esserlo compiendo un'azione coraggiosa, così come un eroe può commettere qualcosa e smettere di essere tale. Ovviamente parafraso a memoria, ma il succo era questo. Mi sono detta che se siamo la somma delle nostre azioni, ed una si sovrappone all'altra sbiadendo i contorni della precedente, potrei cambiare. Essere altro, se non mi piace quella che sono.

Il fatto è che io mi adoro, così come sono.
You don't like yourself. But you do admire yourself. Its all you've got so you cling to it. You're so afraid if you change, you'll lose what makes you special. Being miserable don't makes you better than anybody else. It jusst makes you miserable.

Continuo a citare questa frase, ad intervalli irregolari. Forse dovrei anche rifletterci, di tanto in tanto, così, per passare il tempo. Anche House è cambiato, in fondo. E' arrivato al limite, al collasso, ma è cambiato... probabilmente io non sono ancora arrivata al collasso. Oppure, semplicemente, mi adoro troppo, esattamente nel modo in cui sono.

...intanto mi si chiede di essere presente, di raccontarmi, di farmi sentire. I miei amici più cari vedono e percepiscono la mia latitanza. E' che non ho niente da raccontare. Davvero. Niente. Vado all'università, mi ammazzo su libri che non mi piacciono per essere in grado di seguire delle lezioni, un corso che doveva partire è rimandato al secondo semestre, e non sto studiando, romanzi a parte. Il coro ha ripreso la sua normale attività, il lunedì, martedì e giovedì vado a fit-boxe. Ho innaugurato le mie due paia di calze nuove, entrambe giudicate bonariamente male, e sto cercando di mettermi qualche vestito anche per andare in università, sperando che when I feel glamorous, elegant, beautiful, the world that I'm looking at become beautiful too.
Non ho proprio altro da aggiungere. Non riesco neanche a vedere Grey's anatomy, da una settimana a questa parte. Ah! Londra è stata FANTASTICA, ma questo non è necessario che io ve lo racconti, lo sapete già.

Ho finito. Magari così vi sentite rassicurati. Anche io, in un certo senso. Più tranquilla.
'notte,
Spooky


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