lunedì 19 ottobre 2009

Piangere

Non so perchè mi dia tanta soddisfazione. Sarà perchè mi sembra di far uscire quello che ho dentro, sarà perchè smetto di pensare razionalmente, e mi godo l'idea che ogni lacrima sia giustificata.
Se sono troppo di buonumore per farlo spontaneamente, o solo ho troppo dolore perchè si possa esprimere uscendomi dagli occhi, allora guardo un telefilm, che scateni il vulcano sopito.
Non ho pianto per troppo, troppo tempo. Non ci sono riuscita. Ci ho provato, provato con tutta me stessa, ma non uscivano altro che un paio di lacime sporadiche. Poi... poi sono tornata a casa. La stanza calda si è fatta fredda, il fiato è tornato corto, ed in un modo o nell'altro, ho ricominciato a piangere.
Piangere fino ad addormentarmi, fino a perdere la ragione ed il senso del gesto, piangere fino a finire i fazzoletti, fino a sentire la testa esplodere, fino a perdermi.
Sperando
di perdermi.

Domani mi alzerò, e tutto tornerà alla normalità. Saranno solo altre lacrime versate, come tutte quelle che sono già cadute, e come quelle che ancora cadranno: inutili, secche sulle mie guancie, e mie.
Questo dolore mi resterà attaccato addosso per sempre. Forse non riuscirò a tenerlo per me, perchè sono troppo fragile, troppo egocentrica e troppo narcisista, ma resterà invischiato in ogni mio gesto, in ogni neurone, nelle dita ed in ogni vena, e nessuno, niente e nessuno, me lo porterà via.
Forse è per questo, che ho n così disperato bisogno di piangere. Per diminuire la pressione. Liberare un pò di posto, per non impazzire.

Non fa niente. Io sono così. Io sono così, e se solo... se solo riuscissi a conviverci, con quello che sono, tutto sarebbe più semplice. Ma non fa niente. Basta che io continui a piangere. Basta che continui a fare posto. Che il niente si sta prendendo ogni angolo, ogni centrimetro, ogni pezzo di me.
Continuo a fare posto. Sperando -?- di non beccare il momento sbagliato, per decidere di smettere, un solo istante, di lottare.

Spooky



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