lunedì 30 novembre 2009

Considerazioni

Cavoli. E' quasi una settimana che non scrivo. Che mi succede? Non sento più il bisogno di questo blog, e non me ne sono ancora resa conto? Oppure ho talmente tanto da dire che le parole mi restano intrappolate fra le dita?
Non so... è che ultimamente mi sento molto un pesce fuor d'acqua. Stranamente, questi giorni sono stati solo un estenuante conto alla rovescia verso giovedì... ho voglia di tornare a casa, penso per chiarirmi le idee. Per sistemare alcune faccende tra me e me... e non c'è niente da fare, certi discorsi personali vanno fatti nella propria stanza, quella che ha visto ogni lacrima, ogni gioia... vanno fatti nella mia grande e fredda camera marinese.
E poi, a dirla tutta, ho tanta voglia di abbracciare il mio papà.

Quindi sì, immagino di non aver scritto per questo motivo. Poi c'è il resto, ovvero che non ho voglia di pensare, perchè se penso mi viene in mente che dovrei agire, invece che osservare semplicemente la vita scorrermi davanti, come al solito... oppure che dovrei cercare di migliorarmi, ma non ho mai la giusta predisposizione d'animo per farlo.

Ieri ho finito Harry, tanto per farvelo sapere. Ed ho ripreso in mano Larsson... che bello, tornare a leggere un libro in italiano! E mi sta anche prendendo: magari ho ritrovato il momento buono per leggere la Millenium Trilogy :)
Bene, un pochino ho aggiornato... per ora accontentatevi, perchè non ho molto altro da dire.

Dovrei iniziare a studiare. Dovrei iniziare a pensare al mio futuro. Dovrei, dovrei, dovrei... per ora invece, mi godo il Natale che si sta avvicinando, e chissà come mai, ho proprio voglia che arrivi quest'anno. Proooooprio voglia. Voglia di famiglia. Sarà che sarà strano e faticoso, quest'anno, senza Salvatore. Sarà che la perdita aleggerà come una presenza leggera, assieme alla vita... sarà che ho anche voglia di rivedere Anastasia, perchè no, che ormai è quasi una piccola donna, e magari è cresciuta un pò.

A tutti, me compresa, una coperta sulle spalle.
Spooky



mercoledì 25 novembre 2009

Carnegrea

Oggi mi sono svegliata con un pò di carnegrea... o comunque si dica, insomma, chi è del nord può aiutarmi. Insomma, quel dolore muscolare che viene dopo uno sforzo, per dire, dopo un'ora di fit-boxe seguita ad una settimana in cui lo sforzo maggiore che ho fatto è stato muovere il sedere per arrivare dalla camera da letto al bagno... e non abito in una villa enorme, tanto per togliervi qualunque possibile dubbio.
E penso di essermi svegliata anche con un pò di carnegrea dell'anima, se così si può dire... come tirarsi su dopo un sonno un pò troppo lungo.
Ieri, dopo giorni di bassi, mi sono sentita fisicamente bene. Ok, non in grado di scalare l'Everest, ma abbastanza bene da non dormire il pomeriggio, da andare a fit, da farmi un giro per la città senza nausea, insomma, abbastanza bene. Il che mi sembra un risultatone, visto che volevo scendere a casa prima... e significa che sto davvero maluccio, se voglio tornare a casa. Ma diciamo che l'idea di casa mi mette di buonumore: tra una settimana torno a Roma. E chi lo avrebbe detto, che mi sarebbe mancata così tanto... ma questa è la verità: mi mancano i miei affetti, mi manca Blue, mi manca la mia macchina, Fred, e George, che anche se non è a Roma, spande i suoi pensieri per le vie della Capitale, e soprattutto in quelle vicine al Sistina. E -perchè vergognarsene?- mi manca anche mia madre, ed ovviamente papà. Mi mancano le persone che so tengono a me più che a loro stessi. Sono stanca di comparse. Mi manca Ric.

Ieri non riuscivo a dormire (vedete?! Significa che sto benissimo, se riprendo il mio ritmo di 6 ore a notte significa che davvero sono tornata me!!) e pensavo alle cose che vorrei fare a Roma, vedere le mie cugine, stare un pò con loro, andare a pranzo da nonna...
E stamattina pensavo che sì, probabilmente il mio destino è lì, e basta. Mi piace viaggiare, adoro Londra, ma probabilmente il mio futuro è proprio in quella Roma che è l'unica certezza che so non potrà abbandonarmi mai.
Pensavo anche che mi manca l'idea di un ragazzo, ma non credo la sua presenza, ora come ora: penso di dover rimettere assieme i pezzi del mio cervellino, prima di dedicarmi ad altro... come mi ha detto TheCanadianGuy: se mi rendessi conto della persona che sono, se cominciassi ad avere fiducia in me, mi sentirei molto meglio. Che il 2001 ti dia la consapevolezza di quanto grande potresti essere se solo educassi il tuo cuore a sorridere anche nella pioggia... eh, che ricordi ragazzi!!
Insomma, pensavo queste cose qui, pensavo che sogno ancora il ragazzo ideale, quello che mi chiamerebbe sempre ma che mi lascia il mio spazio, quello che mi fa i regali, ma non cose costose, cose mie... quello con cui potrei passare ore primaverili in un prato, a leggere ognuno il suo libro, appagati solo della presenza l'uno dell'altra... e mi sono accorta che questi erano i sogni, le speranze che avevo quando stavo con Ric: una delle tante cose che non gli ho detto, perchè mi sembravano sciocche.
E poi, sorridendo di sorpresa, ed anche un pò di malinconia, ma di quella malinconia bella che non provo quasi mai nella mia vita, scoprire che non sono la sola, a ricordare con nostalgia buona un passato che non ero pronta a vivere, probabilmente, ma che ho cercato di godermi al meglio delle mie possibilità.
Boh, oggi è uscito così.

Dopotutto... è mercoledì! :P
Spooky

lunedì 23 novembre 2009

Too busy... or too lazy?

Sono così impegnata ad autocommiserarmi che faccio fatica a vedere qualsiasi altra cosa. Non so... forse mi ci vorrebbe un'occupazione, forse dovrei tornare a lavorare per un paio di settimane. Ma, forse, prima dovrei capire che cosa mi sta succedendo... e diciamo ripartire da lì.

Non mi sono mai considerata un'ipocondriaca. Insomma, sono sempre stata, fortunatamente, bene. Un paio di aulin all'anno per il mal di pancia, una novalgina se il mal di testa si fa insopportabile, ma niente di più. Poi vabbè, verso i 16 anni è arrivato l'ipotiroidismo... ok, è un pò una scocciatura prendere una pasticca tutte le mattine, e fare analisi del sangue ogni sei mesi, ma insomma, non è neanche una cosa seria, nè preoccupante. E dovrei pure ringraziare che, con tutti gli effetti collaterali che può avere l'Eutirox, io non ne manifesti nessuno.
Nell'ultimo anno le cose sono un pò peggiorate... lo so che non dovrei lamentarmi, so che dovrei ringraziare che sto bene, che non c'è niente di grave, che sono una persona sana... ma negli ultimi mesi mi sono sentita spesso sballottata, trascinata da un corpo che non ho mai ascoltato e che adesso sembra aver cambiato linguaggio, diventandmi alieno ed estraneo.
Forse dovrei tornare a casa. Non volevo farvi preoccupare... devo solo decidere cosa fare, tutto qui. E con questo passo ad altro.

Ho letto un post che mi ha un pò preoccupato, un pò sollevato. Al solito, visto che vivo la mia vita per confronti, mi sono detta ehy, Spooky, guarda, non sei la sola ad incasinare le cose allora! Non sei l'unica a non essere in grado di gestire i rapporti, a distruggere e destabilizzare ogni contatto sociale che hai! Non è che sia un pensiero estremamente confortante, ma è un pensiero, ed in questi giorni di totale autoreferenzialità uno sguardo all'esterno non penso sia un male.

Ora vado... scsuate se non ci sono molto, in questi giorni. Mi riprendo. E' solo che non ho mai affrontato una situazione simile. Ma vedrete che, prima o poi, riuscirò a capirlo, che vuole il mio corpo da me.
Spooky



giovedì 19 novembre 2009

Cercando di rimettere insieme i pezzi

Non so cosa mi stia succedendo in questi giorni. Non solo mi sto lasciando vivere, ma respiro a malapena.  In parte penso di portarmi dietro gli strascichi dell'influenza, in parte sono convinta che devo smettere di autocommiserarmi, di perdermi, di non affrontare le cose e decidere cosa voglio fare nella vita.
Sono stati giorni di decisioni opposte, ripensamenti, pause e riprese veloci. Sono stati giorni in cui non ho scritto perchè, in realtà, non avevo la benchè minima voglia di essere: in cui ho sperato di poter mettere in pausa la ia vita per non accorgermi del casino che stavo facendo.

Ma la vita non si mette in pausa, mai. Non si può fare, semplicemente. Il tempo continua a scorrere, le giornate a susseguirsi, e nonostante vorremmo solo chiudere gli occhi e non vedere, le correnti d'aria ci solleticano la pelle, e ci ricordano che non spariranno solo perchè ci rifiutiamo di vedere.

Cerco di non scappare. Cerco di impedirmi di scappare, perchè non sono una persona coraggiosa, ma devo imparare ad esserlo, almeno un pò.
Una volta lessi un racconto breve di un ragazzo spaventatissimo, che diceva "tra pco tocca a me, come farò, tra poco chiameranno il mio numero, non lo supererò mai..." per un paio di pagine in cui si trovava sempre più in preda al panico. Alla fine, giunto al climax, al momento fatidico, il tipo ordinava un etto di prosciutto al commerciante.
E' quello che capita alla mia vita, da sempre. Pensavo di essere un pò creciuta, soprattutto quest'estate, dopo Londra... ma non c'è niente da fare, faccio ancora fatica, mi nascondo, evito, balbetto.
Ho passato due giorni a cercare di fermare il tempo. Ora... ora vorrei cercare di viverlo un pò. Poco, lo stretto indispensabile, ma almeno di viverlo un pò.

Io sono una persona normale.
Ed a volte le persone normali hanno paura, sono spaventate, e vorrebbero solo rintanarsi nel proprio guscio.
Non ho colpa in questo. Non ho colpa di molte cose di cui mi accuso... e ne ho di molte di cui mi giustifico.
Non fa niente. Ce la faccio.

Spero il peggio sia passato.
Lo spero davvero.
Spooky


lunedì 16 novembre 2009

Io..

...non ho molta voglia di scrivere.
Magari avrei anche delle cose da raccontare, magari avrei desideri da esprimere, magari avrei paure da condividere. Ma sono stanca di condividere tutte queste cose. Vorrei tenerle per me. Tenerle per me e scappare, come faccio sempre quando sento che qualcosa non va.
Cos'è questa, visto che di certo non la si può chiamare maturità?! Paura del confronto? O forse ho preso da Jimmy la sua voglia di non legarsi, che poi è un pò una voglia di svicolare ad un paio di responsabilità, nel momento in cui le ho consigliato di impegnare corpo ed anima in una relazione in cui io, anni fa, avrei messo tutta me stessa. Tipo bilancia cormica.

Vado. Come vi ho detto, non ho proprio voglia di scrivere.
Abbiate pazienza... Normality is overrated, I know, but... già. Già già già.
Spooky


giovedì 12 novembre 2009

Damn flu

Ragazzi!
Arranco faticosamente sulla china di un'influenza non terribile, ma di certo parecchio destabilizzante... è il mio terzo giorno murata in casa, la mia testa mi sta facendo impazzire, ed il mio unico desiderio ora come ora è quello di chiudere gli occhi e riposare un pò, nonostante non penso di riuscire a dormire.
Fra un paio d'ore dovrebbe arrivare TheCanadianGuy: sono stanca, ed ho un aspetto orribile... mi fa sorridere come io abbia avuto gli stessi pensieri qualcosa come due anni fa, in una situazione simile... doesn't matter.
I am what I am.
Sono contenta, sono quattro giorni che non ci vediamo e a dire il vero mi manca un pò. Ah, è vero... non vi ho parlato di TheCanadianGuy, until now... non importa, perchè non ne parlerò per molto. Sappiate solo che è tutto molto strano. Ma a suo modo anche bello.

Un bacio, devo necessariamente riposare un pò... scusate per l'intervento inutile, volevo solo assicurarvi che sono ancora viva. Barely!
Spooky


lunedì 9 novembre 2009

Just one thing

Ero quasi convinta che il mondo fosse cinico e cattivo.
Ok, ne sono ancora convinta.

Ma penso che gli uomini, non tutti gli uomini, ma alcuni, siano persone buone. Oggi ho scoperto una persona buona. Comprensiva. Gentile. RIspettosa. Dolce. E mi è sembrato quasi un miracolo, in realtà... e non ho potuto far altro che sentire quest'impressione crescere, crescere, crescere... forse qualcosa da salvare c'è.

Ho messo tra le cose da salvare...La dolce vita e singin' in the rain... [...] la mia chitarra e i mie stivali da rodeo
e quel sedere che porti in giro come un trofeo...


It's complicated. Yeah. Life is always complicated. Just tries to face things when they happen, not before. Just tries to enjoy this time.

Spooky

sabato 7 novembre 2009

Sortilegi e stregonerie, finti maghi, false ideologie...

I'm here.
Sono andata al mercato, ho comprato non tutto il necessario e non tutto il superfluo, sono tornata a casa, ho pulito con Giuli, ed ora aspetto il mio turno per una sana doccia, sperando che renda meno presente il ronzio della mia testa. Perchè è questo: nient'altro che brusio confuso e reiterato all'estremo.

Non sono pensieri concreti, o almeno non tutti, per la maggior parte sono brandelli isolati, lampi, frecce veloci che non hanno neanche il potere di ferirmi, solo di stancare i miei occhi. Non riesco a fermarmi a pensare. E quando lo faccio, è così... non difficile, non doloroso... miserevole, in qualche modo, così vicino alla vergogna che non sono in grado di soffermarmici.
Ed intanto, mentre dentro la battaglia di fa brulichio di sussurri, fuori do l'immagine che tutti vogliono che dia: silente e solare. No, magari nell'ordine inverso. Solare e silente.

Già, perchè martedì mi è stato detto che io ho proprio il viso, l'espressione della persona solare. Di quella attiva, estroversa, che non si ferma mai, sicura di sè e delle proprie convinzioni, vissuta ed ottimista. Io... come faccio? Come riesco a dare quest'immagine di me, così distante da quello che sono? E se riesco a fingere così bene... talmente bene che quando dico di essere timida, impacciata, quando dico parte di quello che sono, tutti mi guardano con l'aria tra il sorpreso e il diffidente, come se li stessi prendendo in giro... se riesco ad inventare tutta un'altra me, che sembra più reale di ciò che veramente sono... chi mi assicura che io non stia, continuamente, mentendo a me stessa?
Chi mi assicura che Spooky sia davvero Spooky, e non l'ennesima maschera portata per non riconoscermi?...
E Valeria? Valeria chi è, in tutto questo? E dove è andata a nascondersi?...

Per l'aggettivo silente, invece, c'è poco da dire. I miei silenzi stanno diventando ridicoli macigni di omissioni. E non solo non riesco a farci niente, ma cerco di immaginarli come una conquista della maturità. Bell'affare, celarsi dietro l'omertà per non affrontare -al solito- la paura del ridicolo.

Vado a farmi la doccia.
Laverà via i sogni lasciati aperti.
Spooky




 

giovedì 5 novembre 2009

Hiding Hyde

Comincio a rendermi conto che, nell'ultimo periodo, ho allontanato diverse persone. Non intenzionalmente, ma l'ho fatto. Diciamo che, ad un certo punto, mi sono accorta di una cosa... e questa consapevolezza mi ha ferito a tal punto da non rendermi facile confidarmi con nessuno.
E visto che per natura sono una che tende a comunicare -fin troppo- le proprie emozioni, quando ho scoperto di non essere in grado di aprirmi su un singolo fatto, di risposta mi sono chiusa in toto. Come per paura che qualcosa potesse venir fuori lo stesso, per timore di mostrare il fianco non volendo.
I am what I am, I don't want praise I don't want pity...
Mi viene in mente questa canzone, ma non sono così fiera come il protagonista nel cantarla, ovviamente. Non voglio la pietà di nessuno. Magari, anni fa, inconsapevolmente, è proprio questo che cercavo: la compassione, la pietà, il senso di vicinanza degli altri anche se non per affetto ma, appunto, per pura commiserazione.
Penso che sia una cosa che va via con l'età. Penso che si arrivi ad un punto in cui non se ne può più di sentirsi affini agli altri solo per negazione e privazione. Perchè tutti, in fondo, abbiamo sopito in noi lo spirito da crocerossini... pronti a fare del bene, certo, ma solo per poterlo comparare a quello che siamo, e vedere con sollievo la bilancia pendere dalla nostra parte.
Povera Spooky, fortuna che io non sono così. Fortuna che io ho di meglio, ho di più, nella mia vita.

Non ne faccio una colpa a nessuno. Anzi, magari per qualcuno, per le persone che effettivamente mi vogliono bene -e non la mia visione distorta e negata dell'amore, ma affetto vero- sono una persona, not worse that any man... ma questo è il mio modo di ragionare, e sono quindi portata a pensare che tutti gli altri abbiano lo stesso modo spietato ed egoista di pensare... soppesando, valutando, facendo sempre un bilancio ed una stima di quello che ho in più, o in meno, rispetto agli altri, in modo da non sentirmi inferiore, e quindi giudicabile.

Tutto questo per dire di non farvi paranoie, se sembra che io sia più distante del solito. Non è colpa vostra. E' solo che non mi va di parlarne, sul serio. Mi sono stancata. Mi sono stancata di parlare di tutto, di parlare di me. Mi sono stancata di ascoltarmi. Di vedere riflesso... di vedere, nelle persone a cui parlo, le stesse parole che direi io a ruoli invertiti, le stesse pause, gli stessi accenti. La verità è che non sappiamo niente di niente, e ci aggrappiamo alle supposizioni. E sono stanca anche delle supposizioni.

Non preoccupatevi, sto bene. Cioè... ok, credevo di star meglio, e mi sono accorta al contrario che non sono mai stata peggio di così. Ma sono cresciuta, magari solo un pò. I can manage this. Ho più strumenti, mi conosco meglio, so dove far leva su me stessa per andare avanti, so cosa lasciare indietro. Ed ho imparato anche che non mi fa bene parlare, parlare e sfogarmi, perchè in questo modo nutro il mio vittimismo, ed invece devo lasciarlo morire di fame.
Quindi sopportatemi. Prendete quello che vi do, e non preoccupatevi, che vi voglio bene, ad ognuno in modo diverso, ad ognuno con un sentire differente... ma vi voglio bene, e mi ricordo di voi, e vi penso, e siete praticamente i miei salvagenti. Mi fate restare a galla. Se avvertite di meno il mio peso su di voi, è perchè sono dimagrita, o perchè sto imparando a galleggiare un pò.
Qui galleggiano... galleggiano tutti... ed anche tu galleggerai...

Buona giornata a tutti...
ed un bacio a Kid... perchè oggi va così.
Spooky

PS: metto un ps perchè le cose importanti sono sempre un post scriptum: Ti Voglio Bene, Angelo Mio, e ti auguro una fantastica giornata, regali a più non posso, e tutto l'affetto di cui sono capace. BUON COMPLEANNO!!!!!!!



mercoledì 4 novembre 2009

Good morning!

Eccomi qui, amici vicini e lontani! Come al solito, scrivervi la mattina fa un effetto stranissimo... perchè la mattina non dovrei avere tempo per cose come questa, ed invece... beh, non faccio altre cose, ma non rinuncio a scrivervi.
Che poi mi sono chiesta, ieri e l'altro ieri, da dove mi venga tutta questa voglia di scrivere, scrivere... e non scrivere cose serie, che so, un libro -buhauhauha! rido per non piangere...-, articoli di giornale, insomma, qualcosa che abbia una minima attinenza con quello che vorrei fare da grande, ma no, scrivo qui, scrivo di me, delle mie giornate storte e di quelle buone, se ce ne sono, di quello che va e di quello che non va... sul serio, non riesco a capirne il motivo. Nè riesco a capire perchè qualcuno dovrebbe leggermi, in realtà... sono oltre... quanto? Quattro? Cinque anni di blog?! E' una cosa ridicola! Eppure, non aggiornare mi sembra un'operazione aberrante, che mi lascerebbe senza fiato nè parole. Mah.

Comunque. Volete sapere la novità? Volete che vi parli della novità? Probabilmente sì. Probabilmente dovrei. E' che... parlarne, scriverne, la renderebbe reale. E se è reale... è problematica. Ieri Makka mi ha scritto qualcosa tipo "sono dispiaciuta che anche questa volta sia tutto complicato". Già. E' questo il punto, no? Che sia io che lei speriamo, inconsciamente, anche quando ci rifugiamo dietro il cinismo ed il sarcasmo, che prima o poi arrivi qualcosa di semplice. Di limpido, chiaro, senza ostacoli. Continuiamo a ripeterci che ci annoieremmo, che non fa per noi... ma sta di fatto che non lo abbiamo provato. Sta di fatto che lo desideriamo sopra ogni cosa.
Mi fa sorridere il pensiero... la normalità. Da sempre allontanata... come la volpe con l'uva.

L'amore per esempio, che stupendo problema è... è un problema quando c'è, è un problema, se non c'è...
...immaginate che fatica, tradurre questa frase in inglese?! Almeno per me, che ho un vocabolario di dieci parole...
Doesn't matter. It'll be fine. No, I'm joking... it'll be a disaster. But... it's the story of my life, isn't it? Or maybe, I pretend this. I guess it's the same.

SpookyInternationalModeON


domenica 1 novembre 2009

News

Sono successe un pò di cose. Cioè, ninete di sensazionale, ma se le giornate scorrono uguali e monotone, anche il minimo cambiamento le rende emozionanti, penso.

Mi sono chiesta, nel corso di questa notte (tra un sogno e l'altro probabilmente, anche se non me ne sono accorta, perchè questa mattina il ragionamento era già bello completo nella mia testa, pronto per essere esposto), perchè nella vita ci siano delle cose che sembrano scontate, quando non lo sono affatto.
Esempio: quando entrai per la prima volta al liceo, e vidi Cristina e Giovanni, io e tutti miei compagni pensammo "questi due vanno a finire insieme". Perchè li vedevi, era inevitabile. Infatti, così è andata.
Ma ci sono cose che non necessariamente devono andare come sembrano destinate ad andare... cose che magari sono solo frutto della nostra assuefazione ai film. Per dire, quando ho incontrato, di nuovo, Truman all'università, una parte di me ha detto "questa è la tua seconda occasione, il tuo momento... questa volta andrà tutto bene", probabilmente perchè in un centinaio di film c'è la ragazza sfigata che prova qualcosa il tipo che non la guarda, si rincontrano anni dopo e scatta la scintilla. Per dire, nel mio caso non è successo.
E così non vedo perchè quando una ragazza incontra un ragazzo, e magari ci si trova bene, e ci parla un pò, attorno si diffondano le note di "Dreeeeaaammsssss... are my reaaaalityyyyy" e tutti debbano pensare già a figli e matrimonio. Insomma, mi sono trovata bene in una conversazione, e mezz'ora dopo mi è stato detto che non c'è problema, che le storie a distanza sono difficili ma non impossibili (il che è ridicolo, parlare a me di storie a distanza è davvero, davvero divertente), che è una bella cosa, e via dicendo.
Quello che mi fa rabbia, o meglio, che mi infastidisce un pò, è che volente o nolente uno ci crede, alle storie dei film. Ti ci fai la bocca, pregusti qualche attimo di gioia, di emozione... anche se lo sai anche tu, se fossi sincero con te stesso, che i film sono film, e queste cose non succedono nella vita reale.

Così svegliarsi diventa sempre una delusione. Un accertarsi che il mondo continua ad essere il tragico teatrino di sempre. Non è neanche un sapore troppo amaro, perchè il palato è abituato a molto peggio, ma è rassegnazione, continuità, causa ed effetto, noncuranza. La solita roba.
Quello che più diverte, in tutto questo, è che comunque ci aggrappiamo anche al sogno disvelato, pur di poter chiudere gli occhi, e far finta di essere sani. Nonostante sappiamo che, in fondo al tunnel, c'è solo un bel muro.
So che continuerò a camminare verso il muro. Ma stavolta, non so bene perchè, ho gli occhi aperti. Sto cercando di essere sincera con me stessa, ultimamente. Fa male, fa male in un modo nuovo ed inaspettato... ma so di non dover temere nient'altro, almeno.

Continuo a camminare. E spegnete pure la luce: ho gli occhi aperti. E so esattamente dove sto andando. A casa.
Spooky