venerdì 26 settembre 2008

Pomeriggio freddo

Il libro che sto leggendo va avanti da solo, almeno.
Mi sono svegliata tardissimo, il che è sempre un male, o meglio, lo è quando tra pochi giorni iniziano le lezioni universitarie, ed io ho il ritmo sonno-veglia del tutto sballato. Comunque, non ci si può fare molto.
Spero di riuscire a far meglio stanotte, e domani mattina di conseguenza.

Vorrei riuscire a spiegarvi come stanno andando le cose. Sì, farvi un resoconto, un riassunto, ma non penso di riuscirci. E' tutto così confuso... l'unica cosa nitida nella mia testa è la dieta psicotica che sto facendo, che mi lascia un pò affamata, un pò nauseata. Ma va bene così, se mi porterà a raggiunegre l'obiettivo. Mangio, sto bene, leggo, penso poco.
Certo, c'è il fatto che qui fa un freddo terrificante e non accenderanno i riscaldamenti prima di un mese e mezzo, ma di questo non posso preoccuparmi... o  meglio, potrei preoccuparmi, ma non ne vedo alcuna utilità.
Ho controllato gli orari delle lezioni dell'università, e per la prima volta da quando sono nel folle mondo post-diploma ho lezione tutti i giorni. Tutti, dal lunedì al venerdì... con il mercoledì ed il giovedì talmente pieni da farmi ricordare i folli primi sei mesi della mia università romana. Ma allora mi piacque, e spero possa piacermi di nuovo. Spero di riuscire a dare tutti gli esami che devo, spero di riuscire a preprarmi per tempo, spero di studiare, di non farmi trovare indietro, insomma, spero tutto, e spero che le mie speranze non siano così tanto disilluse come penso.

Lo so, non vi ineteressa.
Ma avevo proprio bisogno di scrivere... ho bisogno di sentire che qualcuno mi ascolta. Non importa chi: ho bisogno di sentire che nel vuoto assordante che urla dentro di me, qualcosa resiste, e si fa conoscere all'esterno. Perchè sì, l'appartamento è ancora senza mobili, e le serrande sono chiuse, implacabilmente chiuse, ma se urlo, magari, se grido con tutte, tutte le mie forze... forse qualcosa da fuori si riesce a sentire. Forse qualcuno fuori potrà ascoltarmi, e farmi compagnia.
Ma da fuori, però, che non voglio altra compagnia. Non voglio qualcuno che mi stia accanto, che mi abbracci, perchè mi darebbe solo ancora di più la cognizione esatta di quello che non ho -che non ho più- e che alcune sere mi toglie il respiro. No, vorrei qualcuno che avesse il piacere di ascoltarmi, ma da fuori. Lo so, lo so che non c'è. Lo so, ci vorrebbe Blue.
Non fa niente.
Passerà.
Passa sempre.

Spooky

PS: nel mentre, lotto con la mia rabbia, e mi sembra di vincere. Che anche questo si chiami rassegnazione?...



6 commenti:

  1. Io sono qui... qui fuori, dico.

    Mi piace molto il fatto che tu stia cercando di analizzare ed interpretare ogni singola sfumatura, sensazione, pensiero... però non farti del male da sola, ...ok? :)

    Tivubì

    RispondiElimina
  2. Verissimo


    Concordo appieno


    Buon week end


    un bacio

    RispondiElimina
  3. Buonasera'


    Buon Venerdì


    Già...


    Hai proprio ragione

    RispondiElimina
  4. Sono fuori anche io

    Ma la sensazione che provi adesso rispetto ad una cosa che non hai più ti aiuterà per capire quando un'altra cosa arriverà e quanto quest'altra cosa sarà importante

    E saprai anche viverla in pieno


    Maura

    RispondiElimina
  5. Il riscaldamento tra un mese e mezzo?


    Qua da me in montagna tra due settimane guai a loro se non accendono... brrrrrr!

    RispondiElimina
  6. io sono in 4 superiore, 2 liceo classico...ho 32 ore settimanali e sto in biblioteca dalle 2 alle 7! HO UNA VITA SOCIALE ASSURDAAA!

    RispondiElimina