giovedì 20 settembre 2007

19-09-07: Basta poco - Vasco Rossi Tour 2007

Ho una mezz'ora. Vediamo.
Ieri sono stata al concerto di Vasco Rossi. Non ero partita motivata, non ero partita carica, e più di una volta nell'interminabile attesa di 4 ore e più seduta sotto il palco, tra migliaia di fans in attesa ed adorazione, mi sono chiesta che cavolo ci stessi a fare io.
Non seguo Vasco, non l'ho mai seguito. Quest'estate, grazie a SimoneCroazia -oramai il suo nome è questo qui!!-, ho iniziato ad ascoltarlo, ed a farmi prendere da qualche canzone: è impossibile che della produzione musicale di un artista non piaccia proprio niente niente -a parte per quella di Meneguzzi... ma quello non è un artista, quindi non conta-, così ho trovato delle canzoni di mio gusto.
Alcune le conoscevo per fama: anche se non ascolto quasi mai la radio ed Mtv lo guardo solo per "Perfetti ma non troppo", ci sono delle canzoni che ti perseguitano, e che impari volente o nolente. E poi ero così stanca di ascoltare sempre le stesse cose che un pò di suoni nuovi nelle orecchie mi facevano proprio piacere.


Questa è la premessa. Vado al concerto, insomma. Inizia con Basta poco, e lo sapevo. Qualche canzone non la conosco, ma poche rispetto a quante immaginavo. Da dove sono io vedere Vasco è un'impresa, ma ci sono i maxischermi che aiutano. Il clima è altalenante: alcune canzoni catturano l'entusiasmo di tutti, ed anche non conoscendo la canzone "Lunedì" mi trovo a saltare assieme agli altri; altri pezzi, che magari conosco e sui quali vorrei dare un contributo più "attivo" passano in sordina, ascoltati con trasporto, ma senza scene d'amore mistico. Mi adeguo a quel che c'è.
Poi arriva Rewind. Penso fosse sui 2/3 del concerto, o a metà, non ricordo esattamente. So che non guardo più nessuno. Non ragiono, non mi chiedo se le persone vicino a me siano prese dalla canzone o meno.
Alle prime note, un sorriso amaro: il ricordo di una persona che non dovrei mai ricordare, il mio folletto Truman pensando solo a te ogni respiro... ogni momento che vivo.... Mi chiedo se mai andrà via.
Poi, di volata, pensare a lei ...quando ti vedo ballare....
Ed urlare, e saltare, e forse pensare di piangere e sfogarmi, o urlare di più, ancora di più, fino a sentire le corde vocali rompersi e delirare assieme a me.
Vorrei stringerti le braccia, le braccia intorno al collo e baciarti... baciarti dappertutto.... Un pensiero nuovo, inimmaginabile e fisico, quasi potessi correre, farlo alzare dalla sua poltrona, e riempierlo davvero di baci, senza dargli il tempo di dire o fare qualsiasi cosa. Sentire il fiato rompersi, la gola bruciare, il ritmo scomparire e gli occhi chiudersi, stanchi.


Questo è stato il mio concerto, più o meno.
Qualche altra cosa, e forse un pò anche di queste, andranno ad ingrossare il caotico magma che sto tirando giù per il mondo.
Grazie *Simo* per avermi portata lì. E' stata una grande serata, una bella festa, contornata dal kebab all'uscita, dalla presenza di Giuli affianco a me, e di qualche nuova conoscenza, toscana -come te Vitto, come te Dante!-.


Vado a mangiare riso stasera.
Spero di non avervi annoiato, ma si sa, i folli scrivono solo follie.
Spooky



 

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