venerdì 27 luglio 2007

Vi avevo promesso un post...

... e post sia. Come potete notare, le ore scorrono veloci in questa vita, e mi scopro incapace di afferrarle e farle fruttare. Mi sembra così piena questa estate, così affollata, da farmi sentire inopportunamente inadeguata alla sua frenesia. Dopodomani si riparte, ed io ho ancora mesi da smaltire, caldo da allontanare, pensieri da fissare e tristezze da abbattere. Comunque, non ho tempo per tutto questo. E non avendolo, mi concedo qualche riassunto, qualche piccolo bignami qui sul blog. Penso sia meglio che andare da uno psichiatra... o almeno a me aiuta.


Berlino.
Bellissima città. Ordinata, pulita, razionale. Sembra noiosa detta così, vero? In realtà, a parte le innumerevoli zanzare ed il clima altalenante (meglio quando saliva il vento, perchè quando il sole batteva forte, l'umidità mi gocciolava sulla schiena, e sulle gambe, ed in viso, e non c'era nulla da fare, se non pregare che smettesse...), a me è piaciuta parecchio. Il Frappuccino è stata la scoperta del secolo (perchè catene sensazionali come Starbucks non ci sono in Italia?... ah, già, siamo in Italia...), e le gemelle... le mie gemelle...
E qui vado a capo, perchè ci vuole proprio. Insomma, dovevo svegliarmi alle cinque e mezza, le cinqueemezzadellamattina, ragazzi, ma niente, non smettevamo di parlare. Perchè sono parte di me, perchè la pensiamo con la stessa buona fede e lo stesso spirito da pettegole, perchè mangiamo quello che c'è, ma Francesca ha preparato il pollo lesso a Laura che stava male, perchè ridiamo di gusto, e quando parliamo di cose dolorose lo facciamo con rispetto e comprensione.
Perchè sanno tutto di una storia che mi ha fatto molto male, e non ne ridono, ma anniuscono, e mi abbracciano, perchè sanno che vuol dire sentirsi incomprensibilmente lontani dalle persone a cui vogliamo bene. Perchè siamo amiche. Punto.


Madrid.
Dovrei scrivere così tante cose... ma mi sono ripromessa di utilizzare il materiale di Madrid per l'altra cosa, quindi penso che qui dovrò andarci davvero con i piedi di piombo. Anzi, di cementissimo.
E' una città nuova, ma meno ordinata di Berlino. Mi ricorda Roma, come magmatico flusso di persone e cose e strade e metro, ma ovviamente una Roma come se fosse tenuta in splendida considerazione. Parchi immensi, e bellissimi, questo sì. Gli orari sono tutti spostati di tre ore in avanti: pranzo alle 3, cena alle 11, discoteca alle 3. E la sveglia Dio solo sa quando.
No, basta, devo proprio finirla qui. Tutto il resto andrà altrove.
Solo, ragazzi, per chi non l'ha provato, short di tequila con il sale prima, ed una fetta di limone dopo. E l'alcol sale su che è un piacere, oltre che una bontà sul palato.


Io.
Eh?
Parto dopodomani per la Croazia. Statemi bene, io cercherò di far altrettanto, di essere socievole e solidale. Lo so, non penso di riuscirci, non a breve. Ma chissà, forse il ciclo mi darà tregua (sembra brutto parlarne su un blog? Oh, son donna, e le donne hanno il ciclo!) e riuscirò a farmi una vacanza di puro mare, senza scocciature.
E poi via, verso casa.
E poi via, verso la montagna, con i miei.
E poi via, ad accogliere Kid.
E poi via... via via via.


Bacini.
Ah, ve l'ho detto dell'Emmy di Laurie, vero? E di quello di David Morse come guest star?... Già. Sono grandi. E gli spoiler per la season four sono... spaventosi. In senso buono e cattivo insieme. Peccato per l'addio di Shore... e speriamo bene.
Vo. Nanna time.
Spooky



 

1 commento:

  1. Preferisco lime con asucar y café.

    E l'amico pampero che nelle notti di cazzeggio non ci sta mai male.


    K.

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