Non è serata

Non è una bella serata.
L'esame è andato, malino. Anzi no, male, insomma, non bocciata ma giù di lì. E non è il fatto di essere arrivata quasi ultima -ok, sì, è anche per questo- ma di aver bruciato una media impeccabile. Il non averci guadagnato. Insomma, sto facendo tanti sforzi, mi impegno, stringo i denti, faccio tutto quel che posso, che poi è poco perchè non esiste volontà in questo giugno... ed eccomi qui, zero risultati, altri due esami da dare, ed il pensiero di Berlino, solo quello, su tutto e su tutti, perchè ne ho bisogno. Ho bisogno di guardare gli occhietti dolci della mia Shyan, e capire che non c'è niente che non vada. Che è tutto ok, che le cose si sistemano. Che l'affetto vero può superare ogni distanza, ogni delusione, ogni disonore. Ho bisogno di guardare Yuu e capire che anche senza un gemello, ci si può sentire in due, completi e sereni.

...ed una volta, forse, dentro una canzone o una mail, una chiacchierata o un pensiero, avrei scacciato questa malinconia di un paio d'ore, per trovarla solo accanto a me nel letto. Adesso invece? Anche le parole lanciate a mille miglia mi sembrano costruite e congetturate, prive di sincerità, affossate in un mare di non detti e non voluti.
Che mi succede?... O meglio: cosa ha smesso di succedermi?...
Qualcuno ha sostituito il mio Eutirox con dell'acqua? Qualcuno ha tolto il Vicodin dalla confezione, destrutturato il cinismo soffice di Greg, calpestato Verona e sputato gli antidepressivi lontano da me?... Lo so, ero annebbiata... ma guardandomi allo specchio riuscivo a sorridere senza dovermi mentire!
Ehy, Wilson, ridammi la prescrizione! Codardo! Qualcuno faccia in modo di farmi fingere un cancro, potrò andare a Boston almeno! Potrò ricevere quel bacio! Quello di ritorno, quello di ritorno, inaspettato e disperato!

...ora mi passa, giuro. Passa in frettta. Passa sempre. Passa sempre tutto.
Spooky