sabato 16 giugno 2007

The gun seller

Il dolore è un evento. Ti accade, e lo gestisci come puoi.
Il fatto è che il contesto è tutto.
Dio, sono talmente affascinato da questa discussione che potrei perdere sangue dal naso.
Mi mettevano in tavola le sigarette.
Le costole davano l'impressione di essere state tolte e rimesse dentro nell'ordine sbagliato.
Il mio mento si asciugò, e le escoriazioni sul corpo assunsero colori bellissimi.
Ti sembra si salire su una metafora.
La necessità è la madre delle illusioni coscienti.
Entrai alla Clint Estwood.
Poteva piovere, in una stanza di quelle dimensioni.
Sono un mercante d'armi per i miei peccati.
Aprii il frigorifero e vidi la vita di qualcun altro.
Quindi, i due rivoli della mia vita si incontravano a Praga.
Ritengo che, essendo io inglese, fossero preoccupati della mia incapacità di trattenere in testa più di un pensiero per volta.
[...]chiunque parli la lingua dei tessuti sintetici a colori sgargianti.
Si coltiva la forte speranza che tra pochi anni, e sarebbe ora, il fare soldi diventi una disciplina olimpica.
Se non avessero ritrovato il mio corpo prima di un paio d'anni? Se la mia giacca a vento fosse stata disperatamente fuori moda dopo che mi avessero estratto?
Pigia con tutta la lentezza e la passione che sai.
Amore è solo una parola. Un suono. Associarlo a un determinato sentimento è arbitrario, imponderabile, e, in buona sostanza, privo di significato. No, a questo prima o poi dovrò ripensare, se non vi spiace.
Adesso facciamo una pausa. Ci risentiamo dopo che avrò scaraventato via la scatola delle diapositive.
L'alba stava decisamente calando sul paese; la neve aveva preso a pulsare di un candore elettrico, nuovissimo.
[...] e se mi avesse fatto sentire un'altra volta Born in the USA dal mangianastri forse avrei cominciato a perdere sangue dal naso.
Thomas Lang, la nota non entità.
Philip si grattò la nuca, arrossì, poi tornò a dedicarsi alla macchia di caffè sul polso della camicia. Era inglese, poco ma sicuro.
Philip le guardò le cosce, soppesò le posizioni che lui e io occupavamo nella faccenda.
[...] cercai di immaginare quale serie di mostruosi errori burocratici avesse portato a quell'ottimo stato di conservazione dell'edificio.
I passerotti svolazzavano qua e là, giuzzando dentro e fuori da alberi e cespugli come omosessuali furtivi, mentre omosessuali furtivi svolazzavano qua e là, come passerotti.
Questa è sessualità maschile allo stato puro. Non senza amore, ma separata dall'amore. Breve, precisa, efficente. La Fiat Panda, effettivamente.
Aspettai che la mia domanda superasse l'immensa distanza tra i nostri due mondi.
Lascio una pausa. Credo, in un modo o nell'altro, di essermela meritata.
[...] sento cose scricchiolare nelle ginocchia.

E questo è il mio "Il Venditore di armi", di Hugh Laurie.
Spooky



 

2 commenti:

  1. Il romanzo di Hugh è bellissimo!!!

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  2. Contenta che tu abbia apprezzato... anche se non so chi sei :D

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