martedì 1 aprile 2008

Martedì 01/04/08

Caro diario,
sono uscita con lui. Ho aperto la porta di casa e l'ho visto. Non immagini: bellissimo! Sembrava uscito da un film. S'è pure messo il gel, con i capelli all'indietro, come piace a me. Insomma, siamo usciti, siamo stati bene. Abbiamo parlato un pò di tutto, e ci siamo trovati a ridere per delle scemenze. Erano secoli che non mi divertivo così. Poi mi ha accompagnata a casa, e siamo rimasti in macchina per un pò, a chiacchierare... vabbè, anche a far altro. Cioè... uscire con gli altri non è come farlo con lui. Non avevo mai provato un'attrazione così forte... e lo sai, non è il primo e non sarà neanche l'ultimo. Non lo so, non capisco. Quando mi guarda, quando mi accarezza... sembra quasi che non debba esistere più nessun altro, nè per me, nè soprattutto per lui. Non mi sono accorta del tempo che passava, non mi sono accorta del tizio del quarto piano che rientrava a casa e sbirciava curioso nella macchina mentre ero sopra di lui. Non mi sono resa conto di nulla, semplicemente c'eravamo noi.
Dici che si può pensare di essere innamorati, dopo solo un'incontro?
Lui dice di sì. Vabbè, per lui è tutta un'altra storia. Mi viene dietro da sempre, sono io che non me lo sono mai filato. Troppo piccolo, troppo immaturo, troppo ragazzino, troppo brutto anche. Poi vabbè, ci siamo persi e ritrovati fuori dal liceo, così' tante volte che quasi non me le ricordo... anche perchè era proprio l'ultimo dei miei pensieri. E poi, vuoi la tristezza, vuoi che ho visto troppi film, quest'uscita mi sembrava di dovergliela da una vita. E sai che ti dico? Mi sono trovata bene. Mi sono divertita, ed a fine serata... speravo proprio mi baciasse. Mi sono dovuta ricredere sul suo conto, in effetti.
Neanche con Mirko è stato così. E sembrava che dovesse essere l'uomo della mia vita! Di TUTTA la mia vita! Ma come mi bacia Daniel... mi fa sentire speciale. In ogni abbraccio lo sentivo vibrare di desiderio, e non era soddisfazione di un istinto, cerca di capirmi. Lo sai com'è andata l'estate scorsa... so che vuol dire stare con una persona per noia, o per il troppo dolore. Lui no. Sembrava che avesse aspettato tutta la vita per quello. Per toccarmi, accarezzarmi, stare con me. Sempre dolce, sempre calmo, sempre paziente, lento, metodico. Poi ad un certo punto è impazzito. Non so che ho fatto, penso stessi giocando, mi sono allontanata un pò, che si capisse che era tutto ok, ma che volevo tirare un pò la corda. Lui ha resistito qualche manciata di secondi, poi mi è letteralmente saltato addosso. Di una violenza primordiale e bella, capiscimi. Non c'era niente di doloroso, niente di cattivo, o di brutale. C'era che non ne poteva più, che doveva baciarmi o sarebbe esploso, che doveva accarezzarmi, "contenermi" tutta tra le sue braccia. Mentre mi spingeva la testa contro le sue labbra, ed allo stesso tempo coccolava i miei capelli con le dita, ho capito che forse potrei essere innamorata di lui. Così, al primo incontro! Lo so, sembro totalmente uscita di senno. Magari è vero. Magari mi ha fatto qualcosa, che so, una magia.
Passato il momento, s'è messo a fissare il nero della macchina, accarezzandomi piano la schiena. Ero seduta sopra di lui, la testa sul petto. Ho sentito il suo cuore piano piano calmarsi... lui è rimasto in silenzio per dieci minuti buoni. Mi stavo preoccupando, così alla fine l'ho stretto un pò e gli ho chiesto se fosse tutto ok. "Certo", ha risposto. Come se fosse la cosa più naturale del mondo. Come se, dopo avermi dimostrato che mi vuole, senza però prendermi, per lui andasse tutto a gonfie vele. Niente sveltine di pochi minuti, niente scuse per riportarmi a casa e volare verso la prossima avventura sbagliata.
Mi sono sentita così confusa... mi ci sento ancora.
Ma sto bene, e sono contenta così. Almeno mi sembra...
S.


 

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