domenica 26 agosto 2007

I'm just too far from where you are

Domani si torna a casa. Fra poche ore si torna a casa, per essere precisi. E' una sensaziona strana. La consapevolezza di tornare ad una "normalità" che è sempre stata stranezza, da un anno a questa parte.
Blue l'altro giorno mi ha detto che mi trovava magnificamente. Ed ha aggiunto "si vede proprio che sei felice, lì". Probabilmente dentro c'era più malinconia di quanta io riuscirò mai a capirne. Comunque, pronta o no, cosciente o meno, mi aspetta del lavoro, a Verona, e mi aspetta settembre.
Settembre. Riprenderò un vecchio post, quasi come quello di Eriadan, che ogni anno ricicla la stessa vignetta per festeggiare l'anniversario dell'apertura del blog. Ecco, vorrei fare in modo di festeggiare il 21 settembre come una data speciale, importante. Come il giorno in cui tutta la mia vita s'è ribaltata, sconquassata, rivolta e sconvolta... ed in cui, timida, sottile, quasi esile nei suoi 70 chili, Spooky ha salutato per la prima volta il mondo. Magari sorridendo anche un pò.


Sarà che sono stata qui parecchi giorni, sarà che senza Giuli mi sento in bilico, sarà che fa troppo caldo, o troppo freddo con quest'aria condizionata, ma l'andarmene mi sembra una nuova partenza. Mi sembra, ancora, lasciare la certezza della mia monotonia e lanciarmi verso un altro viaggio. Un altro anno. Un altro inverno. Altra cioccolata, altre cene, altre feste ed altri interessi. Sembra tutto molto bello, vero?
Lo è, credete. La vocina che fa battere il cuore, che inumidisce gli occhi, è sempre la stessa, quella che l'anno scorso non voleva lasciarmi andare. Un pò si chiama paura, un pò si chiama Blue. E limpida come una goccia di rugiada al primo mattino mi ricorda che questa scelta non è stata affatto indolore, nè senza vittime. Come tutte le guerre personali, chi c'ha rimesso non sono stata io. Mi consolo e mi giustifico, ma nei massacri la colpa è anche tua, necessariamente.
Così, a testa bassa, lascerò i rottami inutili del mio paese a scontare la mia assenza, ed appena salita sul treno che mi riporterà a casa accenderò l'iPod, e sorriderò, mandando un messaggio a Giuli che mi aspetta. Le dirò "arrivo, ciccina, mi sei mancata". E come una sorella, come un'Amica, mi accoglierà a braccia aperte. Come quando si torna a casa.


Ultima cosa. Questo post non è solo per me, o per le mie amiche. Ogni scelta è dolorosa, coraggiosa e avventata. Bisogna solo imparare a tenere duro quando il cielo si fa un pò meno terso. Imparare a resistere. Resistere.
In bocca al lupo, Deb.


Spooky



 

1 commento:

  1. Il finalme mi ha spiazzato, lo ammetto. Manca ormai poco al trasferimento ed io sono più nervosa che mai. Più spaventata che mai. La preoccupazione principale? manco a dirlo, i soldi. Ma ce la faremo.. Lo spero. Lo voglio. Ho intenzione di farcela. Poi... magari... se un giorno mi senti bussare alla tua porta.. tutta tremante e spaventata... Non me lo neghi un abbraccio vero?


    A presto, quasi-concittadina.

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