giovedì 7 gennaio 2010

Inizi e bilanci

Vediamo. Mi prendo un pò di tempo per venire qui, ed aggiornare l'aggiornabile.
Oggi chiacchierando con mia cugina mi è stato detto "come fai a scrivere le tue cose, anche se magari le leggi solo tu?! Io non ci riuscirei!". Si parlava di un diario. Ah, ah, ah. Io, per non farmi mancare niente, uso sia un'agendina, sia il mio fidatissimo blog. Così non posso mancare di far sapere agli altri quello che faccio... ma questa è un'altra storia, che esula dal titolo di questo post.
Inizi e bilanci.

Nel 2009... il 2009 è stato un anno stancante. Sorprendentemente vivo in alcuni periodi, del tutto apatico in altri. A volte intenso, a volte privo di qualsiasi energia. Questa curiosa alternanza ha messo alla prova i miei nervi e la mia capacità di resistenza, ed in alcuni momenti ne ho risentito parecchio.
Poi, ovviamente, è stato l'anno di Edoardo. Probabilmente questo mi ha fiaccato un pò di più. Nel bello e nel brutto, la sua presenza -anche in questo caso altalenante- ha scandito il passare dei mesi e delle stagioni... assieme a tutta una serie di meteore e di fattarelli che sono stati come un inciampare continuo, a scadenza irregolare, su eventi piacevoli e spiacevoli, in modo casuale ma ricorrente.
E' stato l'anno di Londra... di un'estate come la desideravo da una vita, l'anno dei musical e di qualche spettacolo teatrale che mi ha rasserenato il cuore, l'anno delle gemelle, perchè sono anni che è il loro anno, e l'anno delle mie amicizie, sempre più forti, stringenti, durature.
E' stato l'anno dell'onestà. E mi fa male a dirlo, ma quest'anno ho cercato di porre fine ad una serie di incoerenze vere o presunte di cui una parte di me aveva vergogna: in questo potrei dire di essere cresciuta. Non so se ho fatto bene, in fin dei conti, a prendermi la coscienza e lavarla così bene... perchè adesso è questo stesso bianco che mi crea imbarazzo, che mi fa male.
Mi chiedo se l'onestà paghi, e vedo che quasi mai è così: questo mi ferisce, e sarà... sì, non prendiamoci in giro, penso che sarà uno dei punti fermi di questo nuovo anno. L'onestà non paga mai. Ma io vivo meglio, o almeno, mi sembra di essere nel giusto, che è un pò come sorridere, anche se tira la faccia.
Non voglio scrivere altro, dell'anno passato.

Per il 2010 mi auguro... tante, troppe cose. Vorrei cambiasse tutto, e so che niente cambierà, vorrei finire l'università e... e? Andarmene, restare, muovermi, ridere e piangere, non lo so. Vorrei fosse l'anno in cui io possa capire quanto grande potrei essere se solo educassi il mio cuore a sorridere anche nella pioggia.
Vorrei fosse il mio anno, in un certo senso... ma non importa. Mi basterebbe che fosse meno stancante di quello passato. Più sereno. Con... diciamo... dieci? Dieci chili di pensieri in meno. Non sono poi tanti, dieci chili di pensieri in meno. Mi pare che bastino.
Valè, dovresti pensare di meno.
Se solo ci riuscissi...

Qualcosa del genere.

Questo è l'unico vero proposito per il nuovo anno: pensare meno. E non sentirmi al centro del mondo, perchè di certo lui gira anche senza di me... quindi non può essere sempre colpa mia, quando gira male. Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Caro 2010, questa è la mia lista dei desideri: onestà, comprensione, bontà. So che sono doni enormi... ma tu provaci, se puoi.

Blue, Sognante, Jimmy, George/s, Fred/Alba, Ric, Maura, Franca, le mie cugine, gli amici vicini e lontani: grazie per questo 2009, grazie se avrete la pazienza di starmi accanto per il neonato 2010: vi voglio bene per questo, un bene che non posso descrivere a parole, ma che spesso è la mia sola salvezza.

Spooky



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