venerdì 5 giugno 2009

Cicli e ricicli storici

Serata strana, quella di ieri.
Piena di complimenti, insulti, ripensamenti, decisioni incerte, parole inframmezzate e gesti incoerenti.
Tutto bene, in fondo.
Le cose si sono chiarite, se non risolte... e mi spiace non essere stata in grado di capire prima come la situazione stesse evolvendo.
Insomma, un pò di certezza aiuta.

Per il resto, posso dire che ieri la mia bugia sapeva così tanto di verità che quasi ci ho creduto anche io. Ma sono stata forte, e non mi sono lasciata abbattere. Ho resistito ad ogni impulso irrazionale, e non ho mandato messaggi che volevo mandare, non ho dato adito ad altri fraitendimenti... il che, tradotto, sarebbe: non ho scritto ad Edoardo, e la cosa, per quanto mi possa far star male adesso, so che è un investimento sul mio futuro. Poi... poi piano piano le cose si sistemeranno, come si diceva ieri.

Comincio quasi a stancarmi di me, dei miei ragionamenti ciclici, dei pensieri che tornano, come una ruota, si fossilizzano su ogni battito di ciglia ed ogni sillaba pronunciata, solo per vederci qualcosa di buono, per vederci qualcosa che non c'è.
E' buffo come la mente umana si convinca di cose che non esistono... inflessioni che non esistono, intonazioni, volumi, sguardi e dolcezze impalpabili come sogni.

Passerà. Passa tutto.
Cosa conti di fare?
Niente. Me ne vado a Londra. Le cose cambieranno.

Per tutti.
Spooky


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