domenica 24 maggio 2009

Incapacità di studiare

Non c'è niente da fare. Sarà il caldo, saranno le disfunzioni ormonali, sarà l'estate, il sonno, il pensiero di Edoardo, o di chiunque altro abbia in testa la mia mente malata, non riesco a studiare. Mercoledì ho un esame ed oggi ho fatto fatica a leggere metà programma. Metà. Non mi era mai successo. Non sono mai arrivata così svogliata alla sessione estiva. E mercoledì ho un esame facile: quello dopo sarà un disastro, me lo sento. Anche perchè, se continuo così, voglio vedere quando mi metterò a studiare... la mattina stessa?!

Non lo so. Oggi poi sono uscita per fare shopping, e cercare di rilassarmi: sembra che quest'estate andrò in giro in mutande, visto che non si trovano dei pantaloni leggeri neanche a pagarli. Ed ovviamente, ora che porto una 44 stabile, le taglie sono o 42, o 46. Mi sembra logico... prima non trovavo una 46 neanche sotto tortura, ed ora sembra che tutto il mondo non abbia più taglie 44. Magnifico!!
La disastrosa uscita shopping mi ha messo di cattivo umore, che unito alla musica che ascoltavo, allo studio non riuscito, ed a Edoardo... ha reso completa la giornata.

Capitolo Edoardo: che si fa? Sta cominciando a diventare seria, la situazione. E quando dico "situazione seria" dico che... ok, ve lo dico: nell'altro diario, quello privato privato, ho cominciato a scrivere senza freni. Scrivo cose... che se non sapessi di essere qui ed ora, direi che sono di lì ed allora: Truman docet. Truman, vi rendete conto?! Ho usato aggettivi, e sostantivi, da dodicenne infatuata. Eh no, cavoli! Non ho più 12 anni! Ne ho 23! VENTITRE'!! Può piacermi un ragazzo, va benone, ma non così!!
Cristina Aquilera, quando mi deciderò a crescere?! A crescere solo un pò?!

Nel mentre, si è fatta viva una persona. L'incipit del primo messaggio che mi ha mandato... ho passato un secondo netto di assoluta emozionalità, per poi tornare dal sogno. E vabbè. Chi lo sa poi, che vuole da me. O meglio, lo so che vuole da me... e chiudo qui il discorso, che si farebbe molto poco metaforico.

Me ne vado, non so, guardo la tv, leggo, insomma, ho bisogno di distrarmi. Se penso un altro pò ad Edoardo, oggi, impazzisco. Anche perchè, diciamocelo, più ci penso, più la cosa si fa ridicola, e senza senso: mi accorgo, pensiero dopo pensiero, che non gli interesso. Mi dico che non fa niente, e che Londra sistemerà le cose: peccato che in mezzo ci siano due mesi. Due mesi. Di esami. Che non voglio dare, e che chissà come darò, se li darò.
Amen.

Buona serata, soprattutto alle coppie. Teneteveli stretti, i vostri amori da cartolina, perchè quando non ci sono, sanno mancare. Eccome.
Spooky


1 commento:

  1. Io sono per il rimandarli alla prossima sessione, piuttosto che accontentarsi di voti poco soddisfacenti... se non va, non va. Curati le ferite, poi studierai. (piccolo consiglio da buttare nel secchio)

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