martedì 18 novembre 2008

Apatia

Ragazzi, sono stanca, ed un pò malinconica.
Dovrei studiare (e non è detto che, finito questo intervento, io non mi azzardi a toccare il libro) ma ho sonno, e vorrei solo dormicchiare, o al massimo cucinare. Eh già. La mia vena culinaria mi sta facendo impazzire. Vorrei poter avere centinaia e centinaia di invitati, così da dover preparare centinaia e centinaia di dolci... sarebbe magnifico :D
Il Simo sta organizzando una cena: chissà che io non possa destreggiarmi nella preparazione di qualcosa di buono. A proposito di Simone, ed a proposito di cene... vabbè. Qui ci sarebbe da aprire una parentesi enorme in cui si mescolano desideri, speranze, azioni e reazioni, sensi di colpa, pensieri, disagi... insomma, talmente tanta roba che non si può proprio riuscire a capirci qualcosa in un post. Così lascio stare. Diciamo che per il momento di mi concentro su questa cena, che da quel che ho capito si farà il 23 novembre, e poi si vedrà.
Mi sembra che il tempo che mi separa da Roma si stia dilatando all'infinito. Vi giuro. Com'è possibile?! Sembrava che mancasse un niente, ed adesso mi ritrovo a pensare che manca tanto, tantissimo tempo... ancora due settimane! Sono un'enormità di giorni! Ed i giorni sono fatti di innumerevoli ore!
E' che mi manca Blue, da impazzire, e mi manca lui, e mi mancano le gemelle. Sognante sopporta con una pazienza infinita i miei cambi umorali, la mia preoccupante dedizione alla cucina, il mio incostante umore. E' che mi pare che se mi fermo, è la fine. Devo muovermi! Così il tempo passerà più in fretta! Così potrò riabbracciare Blue!

Ragazzi, mi sa che per non saper nè leggere nè scrivere vado a studicchiare :(
Spooky


domenica 16 novembre 2008

Intervento parecchio banale, con una bella conclusione

Ragazzi, non mi faccio davvero mai sentire. Mi sento quasi in colpa. Ma poi vedo:
A- il mio pc fisso che non va più su internet perchè s'è fusa (di nuovo?!?!) la wireless
B- le ricette di Misya e la mia voglia incontenibile di provarle tutte
C- i sensi di colpa per il mio scarso (inesistente) studio
D- boh, i drammi della vita, la doccia dopo la palestra, i capelli che non stanno a posto, l'umidità, il bucato... 'ste cose insomma!
...ed il tempo e la voglia di scrivere qui se ne vanno.
Ora, per dire. La scelta era tra dormire, scrivere sul blog, o leggere Benni. Escludendo l'ultimo nefasto evento (ma lo finisco questo libro, giuro, giuro, e poi -giuro, giurissimo!!- non leggerò Benni per anni... perchè davvero, NON MI PIACE!) potevo benissimo dormire. Ma è sabato, lo abbiamo passato in modo molto riposante e tranquillo, quindi un pò di tempo da buttare l'ho trovato. E comunque domani alle 9 sveglia, che se tutto va bene si va in palestra a buttare giù gli scones che ho fatto oggi.
Eggià!!! Nuovo dolcetto. Ho un paio di dosi da aggiustare e di ingredienti da inserire per renderli buoni buoni, ma insomma, si sono lasciati mangiare (DUE, tanto per mandare a putt@ne la mia bella dieta...).
La prossima sarà... no, non ve lo dico, prima la faccio e poi magari se riesco posto una fotina o due, che mi piacerebbe proprio far vedere i miei piccoli successi in cucina! :D

Per il resto?...
Niente.
Aspetto. Aspetto il 4 dicembre. Arriverà, no?! Ho proprio voglia di andare a Londra. E di vedere Blue. E Shyan&Yuu. E lui. Farmi stringere tutti i miei amati pantaloni taglia 48, ed sfoggiare orgogliosamente due taglie 44. Ok, solo due, le altre sono ancora 46, ma che ci volete fare, sono un'ottimista e guardo al futuro :P

Ora vado. Devo guardare un paio di ricette prima della nanna.
Buone ninne a tutti!!!
Spooky


PS: GRANDE SHYAN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


martedì 11 novembre 2008

Uomini






Si guardò attorno, con gli occhi cerchiati di un’allarmante luminescenza viola, mettendo a fuoco le creature che aveva di fronte. Si sentiva sbronza ed assetata, ma stranamente lucida, per quanto non credeva di essere in grado di parlare.


I contorni le apparivano labili e sfumati, ma riusciva quasi con più definizione del solito a focalizzare i tipi umani che le gravitavano attorno. La musica era assordante, e se non poteva essere certa di quanto avesse bevuto, una parte dimenticata della sua mente le urlava a chiare lettere di essere stata pesantemente drogata. Eppure non si sentiva in pericolo, anzi. Era convinta di avere una più chiara visione delle cose in quel momento che negli ultimi mesi della sua vita.


Antonio. Le rimaneva sulla sinistra, immerso in una conversazione con due o tre ragazze –distingueva poco gli individui, ma non avrebbe confuso lui con nessun altro al mondo- e sorrideva. Era un ragazzo da manuale, quasi. Interessante, intrigante, spontaneo, con una buona dose di arroganza ed una di presunzione, ma senza arrivare a fastidiosi eccessi. Poteva avere chiunque lui volesse. O quasi. Diciamo che aveva scarse, scarsissime probabilità di essere respinto da qualsiasi donna lui avesse scelto di adescare. Elettra aveva avuto occasione di essere una tra le tante, ed aveva avuto occasione di dire di no, ma non le era sembrato il caso di usufruire di questa possibilità. Aveva anche realizzato che era possibile, in linea del tutto teorica, resistere alle avance di Antonio, ma nel suo caso non ne era stata capace, e non se ne pentiva neanche un po’. Era decisamente fantastico, sotto quel punto di vista. Probabilmente il migliore.


Mirko. Se ad Antonio bastava un’occhiata per farti cedere, Mirko decisamente lavorava d’insistenza. Sfiancava la resistenza femminile a poco a poco, intessendo una rada ma tenace rete fatta di frasi, di supporto, di appoggio, si amicizia sfilacciata. Ed una volta indebolite almeno superficialmente le difese dell’avversario, colpiva. Non lo faceva con cattiveria, o malizia: semplicemente era un’animale geneticamente costruito in quel mondo, e rispondeva agli impulsi che lo mantenevano in vita. Era un interessante esperimento scientifico, ma da lasciarsi allo stadio di pura analisi statistica. Non aveva né lo charme di Antonio, né i pregi degli altri. Era troppo vorace e rude, subdolo, strisciante, per essere realmente apprezzato. Elettra sapeva nel profondo di non avere di fronte –due sgabelli più in là del suo, a cui restava aggrappata con tutte le sue forze per non crollare a terra- una persona cattiva, ma solo cresciuta malamente, in mezzo ad una giungla di personaggi molto migliori di lui. Si era adattato ad avere la sua parte, il suo ruolo di caratterista di second’ordine, e di prendere quello che veniva. E lei –si sforzò di essere sincera almeno con sé stessa- per molto tempo di era sentita niente più che merce avariata.


Edoardo. Difficile da classificare senza banalizzarlo. Il classico, il più classico dei classici amici. Quello a cui si domanda se l’amico è fidanzato. Quello che non si degna di più di uno sguardo, che non sarebbe neanche brutto, anzi, tutt’altro, ma per carità, al mondo c’è decisamente di meglio. Avrebbe potuto ottenere molto di più di quello a cui aspirava. Ma la vita è cattiva a volte, e non ci concede tregue per le nostre aspirazioni. Così si era ridotto a fare da comprimario, dolce, sensibile, presente, un po’ giullare un po’ compagno, un po’ re un po’ comparsa, un po’ conforto, un po’ rimpianto. Sorrideva dietro al suo analcolico, vicino agli altri. Possibile che nessuno si accorgesse che Elettra riuscita a stento a restare seduta? Da lì a poco il suo sguardo sarebbe caduto su di lei, e sarebbe andato ad aiutarla. Perché era quello il suo ruolo, quello il modo in cui era stato progettato. Se solo avesse saputo, capito, intuito. Se solo gli avessero raccontato che ogni “buon amico” ha di norma una “buona amica” che gli correrebbe dietro tutta la vita. Queste cose non le dicono mai, nelle favole? Sancho Panza non può trovarsi la scudiera di Dulcinea da portarsi a letto? E Alfred non potrebbe, per dire, trovare la sua compagna ideale nella cameriera di Joker, o di Doppia Faccia?


Matteo. Si sforzò di metterlo di nuovo a fuoco, perché tutto le si stava sfumando negli occhi. Sì, lui era un mistero. Ok, la sua ironia era inesistente, ed il suo savoir fare quello di un neonato, ma era un gran bel tipo. Di quelli che segui con lo sguardo una volta che ti hanno superato sul marciapiede. Di quelli che sembrano tutto muscoli e niente cervello –e sì che ce ne sono, di donne che cadono dietro a tipi del genere- ma che in realtà era forse più intelligente di tutti loro messi assieme. Aveva semplicemente capito come girava il mondo, e si era adeguato, ma solo esternamente. In realtà, era una persona acuta e brillante. Poco spiritosa, ecco, dai riflessi leggermente addormentati, ma non per questo stupida. Eppure non si vedeva accanto a lui l’ombra di una donna. Che ingiustizia! Se solo avesse potuto alzarsi, sarebbe andata a dargli un bacio. Così, per dimostrargli che c’è sempre qualcuno a cui possiamo piacere. Anche se Elettra, che era cresciuta assieme a lui, sapeva perfettamente di non essere affatto il suo tipo. Al solito! Elettra non era il tipo di nessuno, o quasi.


Giuseppe. Timido. La prima parola che le viene in mente, pensando al ragazzo che parla in fondo alla sala, con una smorfia che sa essere un sorriso. Dolce. Altruista. Interessante, ed anche un filino noioso. Un buon tipo, ma troppo impegnato ad impegnarsi per poter pensare di impegnarsi con una ragazza. Pazienza.


Ma perché Elettra continuava a pensare? La droga non avrebbe dovuto inibirle tutto, anche i pensieri, oltre che i movimenti? Si sentiva stanca, ma allo stesso tempo eccitata. Cosa diavolo le avevano dato? E chi?


Quando fece per alzarsi, due mani la sorressero e le cinsero i fianchi.


“Sei ubriaca” si sentì dire, tra l’ironia ed il biasimo. Non sembrava riconoscere quella voce. Luca? Mario? Francesco? Non riusciva a parlare. Vide sé stessa muoversi, totalmente priva di peso, avvertì l’aria sul viso, le palpebre pesanti, i muscoli tentare inutilmente di contrarsi.


Poi un viso senza contorni si avvicinò al suo, e senza saperlo, capì.


 


Spooky


 


 



lunedì 10 novembre 2008

Conclusions

I'm fine now.
Tired, but fine.
I go to bed.
I've a damn cold.

So, dialogue fix some things. I hope it. I wish it.
And all my fairy tales of boys, and girls, and fallen in love, and similar stuff are only  jokes... I wish.

Spooky


Inc..zata come una bestia

Non sono un automobilista, ma non mi serve esserlo per essere incazzata come una bestia.
Contro tutto e tutti.
Oggi è una giornata nera. E' una di quelle giornate in cui mi pento di non essere cristiana, perchè altrimenti potrei almeno bestemmiare e sfogarmi un pò. Invece no. Non ci credo, che ci sia un Dio lassù. Perchè se ci fosse, sarebbe così cattivo che è meglio che non ci sia. Allora di chi è la colpa? Chi si può incolpare, quando le cose vanno come stanno andando oggi?
Mi ero pure messa a studiare. Per lenire la colpa, per arginare i pensieri. E stavo anche riuscendo a combinare qualcosa. Ma poi succedono cose come questa, ti arrivano certe notizie, e tutto perde significato, importanza. Che senso ha? Perchè sto studiando? Perchè sto prendendo la laurea? Perchè, perchè, perchè?...

Sono arrabbiata con Dio, perchè non c'è.
Sono arrabbiata con il destino, perchè, se Dio non c'è, la colpa deve essere per forza sua.
Sono incazzata con me stessa, incazzata nera, perchè non c'è niente, niente che io possa fare, e continuo a scrivere qui, come se questo potesse assolvermi, come se potesse salvarmi... quando so benissimo che non c'è niente che ci può salvare, nè assolvere.
Sono incazzata con me stessa perchè non sono in grado di togliere il dolore negli occhi delle persone che amo.
Sono incazzata perchè a me piace soffrire, ed invece sono l'unica che non soffre, mentre il mondo attorno a me va a rotoli. Non è egoismo anche questo? Anzi, non è la forma più volgare di egoismo? Faccio la vittima, come sempre, e sono il carnefice! Maledetta, maledetta me!!
Sono incazzata con la stupidità della gente, che si mette a battibeccare come i neonati per cose che non hanno la benchè minima importanza.
Sono arrabbiata con chi crede di aver capito tutto, di essere al di sopra di tutto, di avere tutte le risposte, ed invece non sa un cazzo di niente.
Sono arrabbiata con chi ha preso la canzone di Gaber "La parola io" come uno stile di vita, però continua a dire che è altruista e generoso. Il potere dei più buoni-Il conformista-Si può. E me ne strafrego di chi non capisce, il blog è mio e ci scrivo quello che cazzo mi va di scriverci.
Sono arrabbiata con le mie dita che nonostante tutto riescono ancora a ghiacciarsi e farmi male, come se questo fosse di qualche utilità.
Sono arrabbiata con i brividi sulla mia schiena che sono di freddo e di solitudine.
Sono incazzata con questa folle sensazione di paura che mi attanaglia e mi toglie il respiro: possibile? Possibile che anche adesso io non riesca a far altro che a pensare a me stessa e basta???

Ma voi, come fate? Come fate a vivere, ad amare, ad arrabbiarvi ed a sorridere, mentre il mondo va tutto alla rovescia? Come fate a chiudere gli occhi e pensare solo al vostro piccolo, piccolissimo mondo?

Vi odio! Vi odio tutti!
Ed odio ME!
Spooky

PS: ma fatevi coraggio, che tutta questa rabbia si trasformerà in potenza... sono sempre qui! E non crollerò, ve lo giuro, resterò in piedi! Resterò in piedi e vi proteggerò finchè ne avrò forza, finchè avrò fiato! Non potranno accanirsi ancora a lungo, non è giusto, non deve essere così! Vi voglio bene!!!


sabato 8 novembre 2008

Month

Ben svegliati.
Lo so, probabilmente dovrei dire "buon pranzo", ma io mi sono svegliata ora, quindi... ho ancora in bocca il sapore del mio latteecaffè: uno di quei piaceri a cui, dieta o non dieta, non posso proprio rinunciare. Gli impegni di oggi sono i soliti: pulizia di casa, pulizia della mia persona... chissà, magari riesco anche a pulire qualcosa dentro di me, e non solo all'esterno. Non che sia proprio sporca. Diciamo un pò impolverata. Ma quanto mi piacciono queste metafore assurde!
Comunque, andiamo avanti.

Sto aspettando con ansia lunedì, e la mia prova di body-combat: questo mio spirito sportivo è strano e nuovo e allucinogeno, ma va bene. Spero di trovarmi decentemente, in modo da fare almeno questo mese. Eh, già, perchè sembra proprio che io abbia un mese di autonomia, dopodichè ci saranno litigi, sensi di colpa, insomma, le solite cose che succedono quando incontro mia madre e mi dice che sono una mantenuta del cavolo che sa solo pensare a divertirsi e non ha un futuro.
Un mese.

Che poi tra un mese ci sono cose magnifiche, per dire. C'è -ovviamente- Londra. No, così non va. Ci sono le gemelle. Ecco, meglio. E tutto il mio affetto, tutto il mio appoggio, la mia stima ed il mio amore va a loro, perchè il destino a volte si accanisce, e non dovrebbe. Truman, non ridere. E' una cosa seria. E anzi, due schiaffi non te li toglie nessuno, se solo smettessi di ronzarmi attorno come una zanzara fastidiosa...
Poi vabbè, c'è Roma. E qui non scrivo niente, perchè... eh, vabbè!
E poi dei piccolo progetti che forse andranno in porto. Non lo so.

Mi sto occupando la vita. Leggo anche, per quanto i ritmi siano decisamente più blandi. Suonicchio poco, ma suonicchio. House mi ha abbandonato fino al 2009 -mica scemi...- e Raccontami non ha certo il suo spessore. C'è Angel a farmi compagnia, anche se io gradisco molto, molto di più Angelus. E mi manca Doyle. E Buffy. E Spike. E WillowTaraXanderAnya. Mi manca Buffy The Vampire Slayer. Ma ci sono cose che non tornano.
Ci sono cose che non tornano.

Spooky


mercoledì 5 novembre 2008

Consolazione?!

Piccolo saluto prima della nanna. O meglio, prima di mettermi a letto a leggere un libro senza sapore e con una scrittura decisamente prosaica, ma dal quale non riesco a staccare gli occhi. Allucinante. Do due stelline (DUE!) a Foer, e non riesco a smettere di leggere questo libretto?!?! Abbandono Baricco sulla strada della Hamilton, o peggio, mille volte peggio, della Meyer?! OMG!!! Non ditemi che questa sono io! :P
Lo so, lo so, sto facendo un discorso che non capite. Però questo potreste. Cioè, avendo le basi. Leggendo un pò i libri che leggo. Ma ok, mica tutti sono come me. Avevo... ah, che cosa dannata, i ricordi! In tutta la mia vita ho trovato solo due persone con le quali parlare di libri. Anzi, tre. Salvo, per mail. La Lauro... ma in modo strano, e sempre per mail. Ho guardato, condiviso, ascoltato, discusso libri con una sola persona guardandola negli occhi. E vedendola interessata a ciò che stavo dicendo. Che capiva quello che dicevo, perchè magari non aveva letto Baricco, ma Pennac. E magari poteva farmi il piacere di leggere Harry, ed appassionarsi alla coppa di Quidditch. Già. Ma adesso questo piacere è sepolto sotto altri pensieri, non è vero? Sotterrato, e riesumato all'occasione solo sotto forma di ricordi.

Si vede che sto guardando Angel?! Ad un bel ritmo, anche se certo non al mio ritmo. Ho bisogno di pause, con questo telefilm. E le mie pause, al solito, sono il settimanale Raccontami, il settimanale House. A proposito di House... dovrebbe essere finito, a quest'ora. Andrò a controllare. Comunque. Non sono più quella di una volta, ed ogni tanto capita che io abbia da fare. Quindi, niente telefilm. Cioè, niente telefilm... telefilm sotto razione, ecco. Come il Vicodin di House (cos'era? Tritter arc, ovvio, ma... cosa? #3x09? Prima? Dopo?... Mi sto perdendo...), come le addictions che ho messo come tag, ma sulle quali non scrivo post da un bel pò.
Ieri ho riletto qualche intervento sparso. Ammazza quanto rompo le p@lle quando parlo dei telefilm! Sul serio. Cioè, faccio fatica a rileggermi. Sono noiosa, nel migliore dei casi. Altrimenti proprio fuori di testa. Non fa niente... cioè, non fa niente per me. Per voi che ascoltate sì! So sorry for you, guys.

Comunque. Non posso dire di stare meglio -qui piove un cielo acido, che mi spezza la volontà nel migliore dei casi- ma domani ho la mia giornata senza respiro, e questo è un bene. E poi domani sera c'è coro. E prima pattinaggio. Insomma, 5, 6 ore senza pensare. Ragazzi, sarà uno spasso!
Good for me.

Mille baci, ragaSSuoli.
Io, vado a dire al mulo che è ora di farsi una bella gita al trotto.
Spooky

lunedì 3 novembre 2008

L'altra faccia della medaglia

Ogni tanto vado a rileggere vecchi interventi. Così. Per ricordarmi quel che ero, per focalizzare meglio quello che sono, e per sperare di migliorare le cose di me che non apprezzo (che è un eufemismo).
A parte che mi sono piastrata i capelli (e son pure venuti alla c@zzo, ma vabbè!), pensando che prima o poi tutti quelli che usano la piastra si bruciano... ed ovviamente mi sono bruciata, e ancora mi pulsa tutta la testolina... ahiahi... per il resto, vorrei bruciare quello che c'è dentro la mia testolina!
Insomma, io sono lì, a pensare alla morte, direbbe Mirtilla Malcontenta (Moaned Mhyrtle? No, è scritto male... Myrtle? Una cosa del genere, comunque)... no, sono lì a farmi gli affaracci miei, e questi pensieri mi entrano sottopelle. Così, dal nulla, eh! Proprio dal nulla. Senza neanche un pò di preavviso!
E sono cattivi pensieri. Non dico cattivi per dire "brutti"... dico cattivi per dire cattivi. Non al livello di progettare assassini ed inventare la bomba nucleare, ma cattivi lo stesso, nel loro piccolo. Non auguro il male, ma lo formulo, e mi basta per dire che sono pensieri cattivi. Che poi, quando qualcosa non va, io sto molto meglio. Lo so, è una cosa orribile. Cioè. Non mi sono spiegata. Vado a capo e ricomincio.
Intendevo dire, non quando qualcosa non va a me. Quello ci sono abituata. Cioè, essendo una masochista autolesionista e vittima di sè stessa, ovvio che una parte di me gongola quando sta male ("it isn't time to gongolare" :P), ma non è di questo che sto parlando. Parlo di quando gli altri stanno male. Eh, lo so. E' orribile. Della serie "un amico soffre, e a te fa piacere?!?!". Già. Qualcosa del genere.
Dai, forza, cominciate a dirmi che non è possibile. O almeno, quelli di voi che mi conoscono possono cominciare a dirlo. E' che cose come questa non è che uno va a sbandierarle in giro. Le scrivo oggi sul mio blog perchè mi sento particolarmente frustrata. Comunque.
Ecco, sì, dico, non è che mi faccia propriamente piacere, è più come... un senso di sollievo. Ecco, sì, potrei spiegarlo così: mi sento sollevata. La spiegazione che mi sono data è sempre la solita, il vecchio tranquillizzante pensiero... non sono la sola che sta male, qualcun altro sta soffrendo. Non è una cosa bella. Ma è una giustificazione, e per quanto non sia una buona giustificazione, vale allo scopo.

Così adesso dovrei sentirmi parecchio sollevata, visto che diverse cose stanno andando a rotoli, per tante persone che amo. Invece no. Eh, no, così è troppo semplice! Insomma, quando non posso più dire "sono la sola a soffrire", ma cominciamo ad essere due, tre, quattro... allora il gioco non è più divertente! E comincio a cercare l'unico, o l'unica, che sta meglio di me. Se non c'è, vado a ripescare persone lontanissime, passate, dei meri ricordi... qualsiasi cosa, pur di trovare chi sta meglio. E, diciamocelo, fossi anche stramilionaria e con una schiera di uomini da qui a Santa Barbara, qualcuno che è più felice di me lo troverei comunque. Quindi, mi trovo questa persona felice, e la distruggo. Come ho detto, non auguro il male, ma lo formulo.
E se un pianoforte gli cadesse in testa?
E se domani scoprisse che la moglie lo tradisce?
E se sistemando l'ufficio si tagliasse con la carta?
Sto facendo degli esempi casuali.

Insomma, questa è una di quelle facce di me di cui non parlo spesso. Anzi, mai. Bhè, Blue qualcosa sa, ma perchè Blue sa tutto, anche quello che non sa. Gli angeli hanno questi pregi!
Sapete così, di primo impatto, cosa mi viene da pensare? Che io sono il cattivo delle storie. In realtà, mi viene da pensare a Sylar (e chi ha visto Heroes lo conosce, per gli altri... pace!).
Tu sei rotto. Io posso aggiustarti.
Ecco. Aggiustare le persone. Aprirle, letteralmente, ed impossessarmi di quello che hanno, e che le rende felici, gioiose, vitali, normali. Ingoiare l'essenza di questo mondo che faccio così fatica a comprendere.

Pazienza.
Vi ho spaventato? Deluso, annoiato? Sapeste quante volte mi faccio da sola quest'effetto!!
Vado a guardare Angel. A proposito (oh, dejà vù!! E forte anche! Dejà vu... succede quando cambiano qualcosa!), perchè hanno fatto morire il più simpartico della serie?! E ancora, perchè lo hanno fatto morire in un modo in cui io ho detto "ma no, non è morto! Ora riappare! Riappare... riappare... ehy, perchè non riappare?!?!?!?!"???? Mi ero affezionata a Doyle. Mi piaceva. E me l'hanno ammazzato. Non credete che dovrebbe esserci un pò di giustizia, almeno nei telefilm?... Oh.

KiSSeS,
Spooky

domenica 2 novembre 2008

Baci

Bacio. Nè vedo perchè la vostra bocca sia così timorosa.
Se la parola è dolce, che sarà mai la cosa?
Irragionevol tema non vi turbi la mente:
poco fa non lasciaste quasi insensibilmente
l'arguto cinquettìo, per passar senza schianto
dal sorriso al sospiro, e dal sospiro al pianto?
Un poco, un poco solo ancora, vedrete
non c'è dal pianto al bacio che un brivido...


Poi la prende e la bacia, infagottato d'amore e di vestiti.

You kiss back.

Anni (oramai secoli!) fa una mia amica disse una cosa che suonava più o meno così "mi sento come Joey, mi mancano i baci. Chissà se ne riceverò un altro prima della fine del 2000"...
Allora ne rimasti spiazzata e demoralizzata, come mi accadeva spesso a quell'età, senza essere in grado di dare un nome ai pensieri, o di chiarirne il senso neanche a me stessa. Sapevo che la invidiavo per i baci che aveva avuto, io che a stento mi ero resa conto di come un bacio su una guancia potesse voler dire tante cose. Ero piccola. Ero adolescente, ma ero una bambina. E tanta parte di me si sente ancora quella bambina lì. Quella che parla, parla, ma... direbbe una persona che conosco.
Qualche giorno fa mi sono scoperta a concedermi il lusso di un bacio. Anzi, no, di rispondere ad un bacio. Bacio ipotetico, ovviamente. Della serie "se stasera gli andasse di baciarmi, non mi tirerò indietro". Una cosa del genere. Che ovviamente avevo condannato come assolutamente controproducente solo un paio d'ore prima. Comunque, diciamo che quella sera non gli andava, e finiamola qui.

Ho passato gli ultimi tre giorni (mi scopro a pensare che possa esserci una relazione... e se così fosse? Sono ancora così? Ma la correlazione c'è, o no?... Ci penserà su, prometto, me lo appunto tra le cose da fare) a guardare una scena di... quanto? 15 secondi? Di un bacio che aspettavo. Non era un gran bacio, ma aveva mille altri significati, ed è stato magnifico lo stesso.
E non ho pensato ad altro, perchè sono cambiata, e non tutto quello che vedo fuori di me diventa dramma interno e ricordo personale.

Comunque, correlato o meno, mi son messa a pensare ai miei, di baci.
Che ritengo siano una delle cose più personali del mondo. Penso più di fare l'amore. Non che mi metta in piazza a raccontare i miei affari, ma penso che i baci abbiano una componente... come potrei dire? interiore più forte. Non so spiegarlo.
Ve lo ricordate, voi, il vostro primo bacio? A qualsiasi età sia stato, immaigno che vi sembri lontanissimo. Quasi perso. Vacuo. Innocente. Piccolo. Piccolo nel senso di bambino. Dolce. Probabilmente una delle cose più romantiche della vostra vita. E quanto vi batteva il cuore, per un evento di così poca importanza! Però sorridete, al pensiero. Sorrido io.
Con gli anni capita di dar baci con molta più superficialità. I baci a stampo poi diventano l'idiozia che sono. Ripeto, non che io vada in giro a salutare così tutti i miei amici -anche se, a dire il vero, salutarne qualcuno 
così non mi spiacerebbe- però non contano. Ecco, sì. I baci a stampo non contano. Il perchè non lo so bene... forse per la breve durata, forse per il millimetrico contatto delle labbra, forse perchè sono passati di moda. Eppure, il primo, primissimo bacio, è stato fenomenale, e probabilmente era davvero poco di più di un bacio a stampo.
Non vi fa sorridere, questa cosa qui?...

Poi certo, ci sono le "cose serie". I baci seri. Quelli che, quando si racconta alle amiche del primo appuntamento, vengono sviscerati fino all'osso.
-Ecco, dicevo, e lì mi ha baciato..
-No, aspè, ma... baciato come? Un bacio a stampo, o un bacio bacio?!
Qualcosa del genere. E qualche anno dopo, anche i baci baci perdono fuoco. Diventano una cosa ovvia, o, al massimo, una svista, se è capitato e non sarebbe dovuto capitare.
Tutto si ridimensiona. E si arriva al punto che addirittura fare l'amore (quella cosa bellissima, bellissima e spaventosa di cui si parla poco e piano negli anni del liceo -o adesso se ne parla prima? sì, immagino di sì... bhè, ai miei tempi, se ne parlava al liceo, non dico in quinto liceo, ma al liceo sì, e sono contenta di essere cresciuta in quella realtà e non in questa-) diventa al massimo una svista, se proprio. Altrimenti, tutto diviene norma.

Disimpariamo ad essere bambini. Ad emozionarci per un bacio a stampo. Non dovremmo. Dovremmo conservare ogni ricordo, ogni attimo, ogni istante, ogni centimetro di labbra che si sfiora, ogni centimetro di pelle accarezzata, conservare qualsiasi cosa e perderla allo stesso tempo, in modo che ogni volta sembri la prima, ed ogni volta ci si possa scoprire stupefatti ed affascinati.
Continuiamo ad essere dei bambini tutta la vita, ma dei bambini perdiamo gli aspetti migliori. E questa voi la chiamate maturità?...

Stasera va così. Vecchi ricordi, tutti ben conservati dentro opache provette di vetro.
Spooky



sabato 1 novembre 2008

E' notte alta e sono sveglia

Vorrei dimenticarmi di tutto.
Tornare ad essere quella di tre giorni fa, o tornare quella di un tempo. Le vie di mezzo mi piacciono poco. Così stasera mi sono trovata a scambiare opinioni, a sorridere, senza eccedere, senza tenere banco, ad esserci, calma e presente, come un pò tutti gli altri. Non è stata una sera di grandi tensioni, di grandi gioie, nè grandi dolori. Ci siamo tutti stabilmente contenuti. Gelmo era ridotto un pò male, ed è stato decisamente più calmo del solito. Anche io. In modo strano, ho anche ricevuto dei complimenti. Insomma, male non è andata.

Vorrei postare qualche bella gif Sunshiner. Proprio. Ma di quelle belle, eh! Altro che Cotton candy. Vorrei tornare ad essere quella che si inabissa in cose come questa, dimenticando per un attimo cosa sia la vita reale. Sono andata sul mio forum di House, ho letto i commenti, ho commentato anche io. E poi mi sono detta "è solo un telefilm. Non c'è niente di vero". E' come dire ad un bambino di 4 anni che Babbo Natale non esiste. Insomma, un pò ci sono rimasta male. Actor/Doctor. E quella stessa frase che prima mi faceva sorridere, adesso mi intristisce un pò. L'ho vista, l'ho rivista, l'ho sviscerata, quella scena. La vedrò fin quando non ci sarà più niente da vederci, ed allora mi sentirò quasi sazia. Come a dire "ho appreso tutti i sentimenti che vi ho trovato. Passiamo alla prossima". Perchè è così che faccio.
Colleziono emozioni che non mi appartengono. Le catalogo, cerco di giustificarle, le analizzo, e le metto da parte. Sia mai che un giorno mi servano. Perchè non si fa mai abbastanza esperienza della vita per essere pronti a quello che ci accadrà domani.
Quindi mi tengo un pò della "reazione di Sognante a tale evento X", un barattolo di "sorrisi di Blue quando le dico che le voglio bene", due razioni di "consigli spassionati e sinceri", una di "consigli senza cognizione di causa", un accendino, ed un pacchetto di sigarette. E, se avanza, un pò di grappa del Gelmo.

Blue mi ha detto ieri che non devo lasciarmi sfuggire niente. E che non possiamo controllare i nostri pensieri. Io dico che i miei pensieri sono sciocchi e futili, e che devo controllarli, prima che mi prendano di nuovo per mano. Perchè so esattamente dove mi vogliono portare. Dicevo, anni fa, che la mano di Vittorio mi avrebbe accompagnato attraverso le pene di Dracula... e con la stessa certezza so che i miei pensieri mi conducono dritti dritti nei Barren, nelle fognature labirintiche cresciute simili a piante spontanee sotto Derry. Mi portano da IT. E sono troppo grande, troppo vecchia, per batterlo.

Grazie comunque a chi tenta di dare una mano. Davvero. Aiuta. Non immagini neanche quanto. Ma hai ragione tu, il passo lo devo fare io, e tu non puoi far altro che sperare che io riesca a compierlo. Lo spero anche io. Resto solo un altro pò qui. Solo un altro pò. Chi lascia la via vecchia sa quel che lascia, ma non sa quel che trova... non sono pronta a scoprire che c'è molto di peggio. Ancora no.

Spooky

PS:
I don't know - You son of a bitch - Cutthroat bitch - You spread misery because you can't feel anything else - Being miserable don't make you special then everybody else, make you only miserable - Don't do this - I've lied. I don't wanna be in pain, I don't wanna be miserable - Get out of the bus - You manipulate people because you can't handle any kind of real relationship - Why do you need to negate everything? - You can't always get what you want.