mercoledì 5 dicembre 2007

Incubi e deliri

Come un libro di King.
Sono quattro giorni che ricordo qualsiasi sogno io faccia. O meglio, quelli della mattina, quelli della fase leggera del sonno, quelli che restano vividi nella memoria come se fossero fatti reali.
E se il giorno, per una strana droga (la mescalina di Fred?..), riesco ad essere pacatamente serena, senza pretese, e placidamente calma, di notte sento il sangue riversarsi nei miei occhi e nelle pieghe del lenzuolo.
Sogno uomini e donne che non conosco attribuendo loro nomi familiari, sogno manichini che parlano di cose segrete, stanze al semibuio e luci fioche, a coprire con un gelo umido viscere esposte.
E sogno loro. "Occhi senza palpebre, inghiottiti da me senza dolore...". Sogno volti conosciuti, impregnati di gentilezza e di quotidiana preoccupazione, e nello svegliarmi, sollevata per la perdita di un altro incubo dietro di me, scorgo il lamento soffocato di quei piccoli gesti d'affetto che in sogno sembrano reali, e che il piumone mi rimanda come fuggevoli.
Così sono preoccupata di addormentarmi, alla sera, di sognare sguardi vuoti, e carezze che non ci sono. Sono terrorizzata da entrambe le cose.
E non c'è una tartaruga neautrale a dirmi che l'apatia è la soluzione alla vita, perchè è morta da anni, e forse da sempre.


Mi spiace per il post semi-triste... non è che io sia triste! Anzi, sto benone. Ma diciamo che il ricordo lucido dei sogni mi turba da sveglia, ecco. Ho sempre sperato di ricordare i miei sogni... forse non è così bello come pensassi, alla fine.
Ci sono cose che preferirei non sapere con tanta brutale lucidità. Cose che i sogni dicono. Il subconscio, per essere tale, deve rimanerci celato.


Spooky



 

2 commenti:

  1. non ho capito la tartaruga neautrale.. O_o

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  2. Era un "neutrale" uscito male.

    IT - Stephen King. Bella lettura. Interessante, quantomeno.

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