domenica 20 maggio 2007

**Truman**

Ieri mi hanno chiesto chi è Truman. Per un attimo ci ho riflettuto anche io, e mi sono scoperta un pò a sorridere, presa in qualche ricordo. Insomma, alla fine, Truman è diventato un folletto, ed a volte riesce anche a farmi compagnia. Riesce a darmi misura di quanto si può esser folli e bambini... di quanta poca saggezza ci sia nel mondo... e di quanto a volte questo sia un bene.
The Truman show. Il periodo era quello, in effetti. C'era Jim Carry che spopolava, e quel film sull'etica televisiva che ha fatto scalpore. C'era il primo film serio che faceva, c'era l'euforia della sua bravura, e c'era ancora qualche discussione cinefila con mio fratello. E c'era Phoebe... innamorata del suo giornalista, innamorata del suo Truman, con poteri alieni arrivati direttamente da quell'X-files che amavo tanto, e che a volte sento mancare.
C'era la mia adolescenza, e quell'esaltazione mistica al tocco con la tastiera, al foglio word, alle cinque pagine scritte, alle dieci da scrivere ancora. Forse è questo, Truman. Il ricordo di un'età impensabile e dolorosa... ma nella quale ero qualcuno. Ero io.
"Essere infelice non ti rende migliore degli altri... ti rende solo infelice."
...e se non fosse così? E se questa fosse la normalità alla quale aspiravo ed alla quale mi sono uniformata, perdendomi sulla strada verso il mondo?...
Ora sono Valeria. Ho delle ottime amiche, ho dei conoscenti che magari, col tempo, riusciranno a diventare parte integrante di me, ho l'università che va, senza neanche troppi problemi (solo un pò di fisiologico ritardo)... ma Word è chiuso, ed il riaprirlo mi da costantemente prova che non riesco più a scrivere. Che ho perso le dita, ho perso le parole e le emozioni.
E' andata così. Sono più felice, anche se... qualche anno fa (forse sono parecchi, ma restano comunque pochi) Giulia mi disse che "io avevo qualcosa". Che nonostante tutto, qualsiasi cosa mi fosse capitata nella vita, io avrei avuto "qualcosa"... io sapevo scrivere. Era un dono... e nessuno me lo avrebbe mai sottratto. Nessuno può toglierti il mobilio dell'anima.
Invece... invece Max s'è portato via tutto. Anche Vittorio, anche ciò che sono stata dopo, è derivato da Max. E' lui che s'è portato via qualsiasi cosa avessi dentro. E nel rubarmi l'interno, mi ha spogliato degli ori più belli.
Un giorno arriverò a scrivergli, promesso. Ritornerò adolescente (e lo avrei già fatto, che fossi così piccola come dico a volte... oh, sì, lo avrei fatto mille volte, e poi ancora una, perchè me lo deve, perchè...) e farò quello che solo Spooky sapeva fare. Essere sincera... e piangere, e far piangere. Ma libera, e senza prigioni che non fossero sue.
Truman mi accarezza discreto la guancia, forse alla fine non è così cattivo come ve l'ho descritto. Alla fine, mi fa un'impressionante compagnia nei momenti bui. Alla fine, è l'unica cosa che mi è rimasta... Mi chiede di Cat, e gli rispondo che non lo so. Mi è scappato il gatto. Gli ho urlato talmente tanto contro l'ultima volta che mi ha distrutto casa che... puf. Forse fa i dispetti al Piagatto ora... forse a Prospero.

Vado a studiare, va, che è meglio. Truman sa che solo impegnandosi nello studio si riesce in qualcosa. Solo impegnandosi, e sforzandosi. Da solo non viene niente, e... ok, ok, vado. Non fate danni nel mentre.
Spooky

PS: sembra un post triste, non trovate?... invece è solo pieno di ricordi. Ed il bello è che non fanno neanche male. Sono lì. La secca dove da piccina raccoglievo le telline insieme alle mie ormai grandi cugine... insieme alle mie piccole compagne di giochi. Quelle secche... ci dovrò tornare, prima o poi, a raccontare favole ed inseguire granchi. Che bel profumo di mare però, che c'è....





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