venerdì 4 maggio 2007

Confessioni notturne

Mi costringo a scrivere sul blog, un pò per non perderne l'abitudine, un pò per tentare di dare un volto ai miei pensieri. Oggi è giovedì... è successo solo ieri... e mi sembra un'eternità...
Cerco di distrarmi, ci riesco spesso. Ma le sere come questa l'unica cosa che vorrei è che scomparisse dalla mia mente il suo ricordo. L'idea del tempo, delle emozioni, delle storie condivise. Vorrei bere dal Lete l'oblio di una notte senza colpe, senza giudizi.
E' tutto ok, e nel riconoscerlo mi sento quasi offesa della mia presenza... della mia assenza. Buffo, in fondo. Ho chiamato così questo blog.. un pò per assonanza, un pò per gioco. Alla fine invece è un nome che mi rispecchia appieno. Ci sono e non ci sono, voglio gli altri e voglio me, scompaio per riapparire... e le mie stesse pulsioni, notoriamente fragili, oggi giocano a nascondino coi miei sensi, dissolvendosi nell'aria calda della mia stanza veronese. Ironico.
Mi sembra tutto senza senso... e più mi si chiede di parlarne, di aprirmi, di confidarmi, più le emozioni mi si stringono in gola, e gli occhi si fanno asciutti, privi di lacrime, di rimorsi, o di rimpianti anche. Non mi è rimasto nulla, sembra.
"Voi mi strappate tutto, il lauro e la rosa!"
Già... sono carnefice di me stessa, al solito, nel gioco al massacro che continuo a fare di me. L'altra grande ironia è che la prima cosa che ho pensato... ok, la seconda cosa che ho pensato... è stata Cat. Mi sono detta che, tolto uno dei grandi ostacoli al nostro bene... fosse finito il tempo del livore, del risentimento. Poi ho guardato la lista dei contatti su msn, ed ho sorriso. Spesso sono proprio un'idiota.
"Cambia... cambia sempre qualcosa."
E non torna mai come prima. A volte si evolve... nei miei casi va sempre tutto alla malora.
Non sono trise, non è questo. Sono amareggiata. Amareggiata da me. Da come riesco a stupirmi... a non conoscermi, e ad affrontare come un'estranea quello che da sempre fa parte del mio essere. Mi piacerebbe vedere Vittorio uno di questi giorni. Sperimentare se riesco ancora a piangere, a muovere il cuore. Se il muscolo s'è atrofizzato nel giro di una notte, di un secondo, o se ancora va, con una bella scarica di volt.
"Hai perso un anello?..."
"...no... gli ho cambiato posto..."
Già. Si spostano i mobili, quando si fa un trasloco, ed assieme alla polvere viene sollevata una manciata di ricordi, che a volte vengono imballati e trasferiti... a volte restano impigliati nella moquette. E lasciano una nostalgia tenue a spandersi mutevole nell'aria. Che mi resta, adesso?...

"La solitudine è la migliore delle cattive compagnie."
Già. Siamo amiche da tempo, io e lei... anche se non ci siamo frequentate per un pò. Quasi due anni. Ehy, quanto tempo! Come stai? Truman che fa di bello, passa a trovarti ogni tanto, quel folletto dannato? Appena lo trovo gliene dico quattro, se non ti fa abbastanza compagnia... E poi rievocare pensieri dimenticati nel cassetto, pungenti desideri da adolescente, muovermi lenta fra le pareti di un destino ritrovato, e sempre uguale. Che mi aspetto, ora?.. Che mi aspetta, ora?...
Alzo lo sguardo su ciò che mi circonda qui, e capita che io riesca ad alzarlo nel momento giusto, e vedere... vedere più degli altri, e meglio di Sognante, quello che accade... meglio di chiunque sia dotato di occhi, perchè la solitudine ha dieci decimi a pupilla, e non c'è nessuno con cui si confidi come lo fa con me. E dopo aver spiato con attenzione, fare due calcoli e tornare ad ascoltare Renato... come ValeZero sei anni fa... Vale... Zero... sempre profetico, non c'è dubbio. Sembra proprio un caso che adesso, solo adesso, io sia rientrata casualmente nel sito di Zeromania? Da quanti secoli non ci penso più, eh? Eppure, ieri ci sono andata per tutto il giorno, ossessiva come uno smile ostinatamente uguale a sè stesso.
...fare due calcoli e tornare ad ascoltare Marco... "Zero... niente novità... e di lavoro faccio l'angolo di un bar..." già... l'angolo... defilato, con una buona posizione, e definitivamente solo.

La cosa buona è che non sono triste. Lo ripeto perchè sembra che io lo sia. Ma l'amarezza conta come tristezza, o è un sentimento a sè? Se mi fate avere la risposta, vi dico se sono triste o no.
"Fatti una domanda cinica e risponditi in modo scandalizzato". Cinica, io?... Ma se devo rubare le sigarette ad una bambina e vantarmene con un'altra per sentirmi bambina a mia volta e fare la prima donna... Bambine... pardon... grandi... ragazze adulte... LORO!

Vado a letto. Si fa quel che si deve fare, e si va a letto.
Che domani, al solito, la vita mi trascinerà a star bene. Ormai, Truman, pur ad occhi chiusi per il dolore continuo a camminare...
Spooky

 


 


1 commento:

  1. Ho capito? Sei la solita sibillina.

    Contattami... non era un consiglio ma un ordine.


    PS:

    ...la solitudine non è malinconia... un uomo solo è sempre in buona compagnia... questa me l'hai detta tu...


    K.

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