martedì 15 maggio 2007

Trieste, andata e ritorno.

Ho dormito molto nel pomeriggio, ed ora mi sento un pò sconbussolata. Come chi si è svegliato dopo un sogno strano, ma simpatico. Come chi ha chiuso gli occhi, e per un pò ha sonnecchiato beatamente.
Trieste è andata. Dirò la verità, non avevo idea di cosa aspettarmi... ma è stato diverso. Diverso un pò da tutto... noi eravamo diversi, anche se non riesco a descrivere in che modo. Io ero diversa... molto diversa. Ho cercato di pensare poco, e di divertirmi. Magari ci sono anche riuscita... e alla fine, sì, la bilancia pende dalla parte giusta.
L'esibizione di domenica, a parer mio, è da 6+, massimo 6 e mezzo, con il sorriso un pò dispiaciuto del prof. Fino a metà esecuzione, eravamo la brutta copia di noi stessi... fantasmi che cantavano senza capire, col fiato corto, ed i tempi di duecento diverse divinità. Poi è iniziato il Festino... e ci siamo ripresi, finalmente! Il che ci ha dato carica. Abbiamo finito in crescendo, il che è sempre positivo.
Il resto. Che c'è da dire? Vediamo... tanta stanchezza, una passeggiata sul lago (ho visto l'Orsa Maggiore, ho visto l'Orsa Maggiore!), il rumore delle onde, un pò di valpo... e poi qualche risata, ed il primo abbraccio memorabile. Anzi, non memorabile... diciamo necessario. Avevo bisogno di un abbraccio, ad un certo punto. Nella mia mente avevo anche immaginato di alzarmi, andar lì e chiedere "ho bisogno di un abbraccio. Ho bisogno di sentire il calore di una persona amica affianco al mio". Ovviamente non lo avrei fatto... ma fantasticare rende le cose più semplici, a volte. E l'abbraccio è arrivato, e anche se ridevamo, anche se non era quello che avevo pensato... per un istante, solo per un istante, è stato ciò che mi serviva. Ed ho ringraziato il mondo di avermelo offerto così, senza contraccambio.
Poi la levataccia, un pò di svacco al castello di Miramare... fauni e fiorellini, disboscamento e nanne sul prato... pranzo, e gita interminabile e culturalmente elevata per Trieste: un caldo atroce da ucciderci tutti... ma probabilmente ero solo io a pensarla così, visto che siamo sopravvissuti!! Stanchi morti siamo andati a cantare, per poi consolarci con un pizzata in compagnia.
Salutiamo... altro abbraccio memorabile, ed un affetto consistente nell'aria. Non lo avevo chiesto, ed è stato bello torvarlo lì. Nanne e nanne, fin oggi. E mal di pancia, ma questa è un'altra storia. Una storia di Verona, non di Trieste. Mi sono anche intristrita stasera... e forse mi son sentita un pò sola. Forse un gesto -un solo gesto, non per me!- contiene la scintilla che da fuoco alla benzina, e fa esplodere tutto, come certe scene di film che ti commuovono anche se non vorresti. Perchè sono mirate, e costruite... così come tu vorresti che fossero nella realtà... o così come non vorresti, a seconda dei casi!

Faccio un bilancio e mi trovo soddisfatta.
E magari tra un pò mi riabituo a me... non mi sono mancata molto, e non mi trovo molto bene a rincontrarmi, ma che volete, a volte nella vita va fatto anche ciò che non ci piace.
Buonanotte gente...
Spooky

PS: felicità a tutti... e ad alcuni in particolare... "non si può vivere senza rischiare!" dice Vittorio... già... Vittorio... Buona Fortuna anche a te...


 


 


 

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