venerdì 20 aprile 2007

MD: Mondi Desiderabili

E' notte alta e sono sveglio... è sempre House il mio chiodo fisso...

Non mi ero ancora resa conto di quanto poco mancasse al ritorno della mia prof. Le cose da fare, i pensieri, la vita indaffarata e piena di chi vuol distogliere lo sguardo, ad ogni costo, dal calendario. E lui, silenzioso ed impassibile, muoversi verso di me, avvicinarsi con l'aria contenta di Vitto stampata in faccia, e dirmi che è il 20 aprile.
AUGURI!!
E' il 20 aprile, tra cinque giorni riabbraccierò la mia prof. Anzi, quattro giorni e parecchie ore, se vogliamo proprio fare un calcolo serio. Dovrei dire qualcosa di importante... o almeno qualcosa di sensato.
Quello che passa per la mente è invece inutile e banale... come il giorno di Natale. non c'è nulla che io possa dire, nulla che posso fare. I pensieri mi hanno derubato della forza, i sogni e gli incubi della volontà. A volte la paura spezza anche le illusioni, ed il folletto torna a scherzare col mio futuro... e col mio passato.
Te lo ricordi? Te lo ricordi quel giorno di febbraio (quasi marzo, quasi marzo... quasi amore), in cui con due parole, ed un paio di battute taglienti su Vittorio (che ne sai tu di Vitto, che ne sai... tu non c'eri, quando lui m'ha salvato da te, tu non c'eri quando tutto è andato storto e lui mi ha abbracciato, tu non ci sei mai stato, e ti permetti di far battute su di lui?! Ma quale diavolo ti ha creato, ignobile folletto?), ha messo in discussione le poche certezze della mia monotona vita?... Andò tutto disperatamente in fumo... tutto bruciò sul rogo dei doveri, e l'eresia della felicità accusata di stregoneria e messa a tacere.
Poi sulle macerie abbiamo costruito una nuova Dite, perchè l'Inferno ha sempre solide basi su cui rinascere. abbaimo mangiato pane e acqua e ci siamo fatti forza con i pugni chiusi, ma resistendo abbiamo trovato coraggio. Born Again.
Poi le nuvole si dissolvono, a poco a poco o con una rapida folata di vento, e tornano alla memoria solo i bei momenti. Solo gli abbracci, le carezze, la certezza di uno sguardo.
Tutto il resto che mi sembra di avere, è solo fumo, polvere, nulla. L'inconsistente bagaglio di una valigia vuota. Ciò che mi appartiene, è solo ciò che non è mai stato mio.
Amore e libertà... che bella ipocrita che sono, gente! O magari forse un pò illusa, un pò ingenua, un pò come Cat diceva sempre che io fossi. Ma nessuno mi conosce più... e neanche io conosco me, adesso.
Prendo quel che viene, e soppeso le sue conseguenze con i miei sensi di colpa, al solito.
Per il momento AUGURI, e buonanotte, dolce prof. Tra cinquie giorni, satà tutta un'altra favola.

Spooky

PS: "che ti devo dire... senti che bel rumore."



2 commenti:

  1. Senti che bel rumore..Vasco...

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  2. Siamo tutti un po' illusi e un po' ingenui, anche quando pensiamo di essere abbastanza scafati da non fare errori. Cat non sbaglia(va?).



    K.

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