martedì 17 aprile 2007

Certe mattine...

Certe notti ti addormenti carica di speranze e di sogni, e ti svegli con la sensazione di aver perso il sorriso fra le pieghe del lenzuolo. Poi le cose vanno a posto da sole, nell'arco del giorno, delle cose da fare e dei pensieri quotidiani (la bolletta, la spesa, il pranzo, lo studio...), ma quella fastidiosa sensazione ti accompagna come un monito fino al calar del sole. Vorrei non averla riscoperta proprio stamattina, ma fa niente. E non posso pensarla, con meno di 12 ore, in maniera diversa da ieri... ho solo cambiato angolazione, e da qui la luce fa tutto un altro effetto negli specchi.
Ecco qui tutta la Valeria che si deve conoscere, in fondo: lunatica e variabile come il caldo di marzo, con l'innocenza perduta in una mattina che non c'è mai stata.
Una volta Gloria mi disse "Non cambiare mai". Lo diceva mentre piangevo a dirotto, mentre i singhiozzi mi impedivano di respirare, ed i miei allora 19 anni sembravano talmente piccoli da impedirmi di uscire di casa senza inciampare. Pensai che se aveva il coraggio di dire questa cosa ad una ragazzina in lacrime e totalmente immatura, allora voleva dire che un pò di bene me lo voleva sul serio.
Più passano gli anni invece e più penso che lo abbia fatto per non farmi dimenticare il sapore delle lacrime. Di quelle vere. Perchè sì, piango ancora, ma vorrei che nessuno lo vedesse. Perchè a volte mi accorgo di fare delle cose con la speranza che qualcuno mi guardi, come dentro ad un film. Perchè a volte penso di poter essere regista del mondo.
Penso di non essere riuscita a mantenere la promessa, Glo... sono cambiata. Qualcosa resta, nel fondo di un amore, ma faccio così fatica a capire cos'è buono e cosa no... che spesso vorrei buttare tutto all'aria.

...non è questo posto, che non va.
E' che a volte sono io, che non vado.
C'è una grande differenza, che mi rallegra e mi da sollievo. Se a Roma non stavo bene, era colpa dell'aria di città, dei batteri a fior di pelle, delle amicizie troppo tese. Qui, ogni volta che qualcosa non va, ogni volta che il cuore si incrina, la colpa è la mia. Delle mie emozioni tiranne, dei miei terrori da bimba. Ma Verona continua a sostenermi... e una volta un amico, una volta un abbraccio, una volta mezzo bicchiere di Valpo... e Valeria scaccia Valeria. Così tutto torna a posto.
Ma qualche pregio ce l'ha, Spooky?... o vive solo sulle spalle di chi, più forte e responsabile di lei, riesce a sostenere il peso della sua assenza fragile?...


Spooky



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