sabato 13 febbraio 2010

Sordina

Non so bene quale sia la ragione per cui questa giornata è andata così... ma è andata così, e comincio a pensare di doverlo accettare, per migliorare domani.
Al di là della noia, fitta nebbia intorno a noi, e del nervosisimo -ancora?! altro che caffè, dovrei andare avanti a pane ed acqua, o meglio, camomilla!-, oggi è stata una giornata di pura apatia. Bisogna ovviamente contare la mia assoluta dipendenza dall'umore di Sognante, cosa che detesto più di ogni altra cosa, ma su cui ho davvero poco controllo.

Ieri, prima di sprofondare in un sonno privo di sogni di rilievo, mi sono ritrovata a pensare un pò a... vabbè, diciamo a me, alle mie cose, al mio modo di gestire il mio passato e relazionarmi con gli altri. Insomma, al casino che faccio per restare a galla nella vita. E mi sono ritrovata -ancora- a tirare di spada con i ricordi che più mi feriscono, e che meno accetto della mia persona. Mi chiedo se tutti si sentano come me, a volte... deduco di sì, ma chi lo sa con certezza... alla fine, il contratto sociale del mondo castra ogni individuo fin dalla prima infanzia. Comunque posso ipotizzare che, se io passo giornate intere tentando di dimenticare i miei errori e rivivendo dolorosamente i miei sbagli, magari qualcuno possa passare almeno qualche ora in modo simile, nella sua vita. Momenti in cui non sentiamo altro che il fallimento (i successi durano finchè uno non li incasina... i fallimenti sono per sempre), in cui ci ricordiamo con sadismo le volte in cui non siamo stati capaci, in cui abbiamo sbagliato, in cui siamo caduti.
Ci sono giornate in cui quei momenti mi sembrano un pò la somma di tutta la mia vita. Capiamoci: so perfettamente che non è così. E' questa una delle grandi conquiste del 2010, mi pare: sono consapevole che le mie "depressioni", i miei malumori, le mie lacrime e le mie sofferenze sono parte dell'immagine che creo per me stessa. Insomma, so di essere una drama queen, e niente più. Quando ero più piccola ero convinta che il mondo ce l'avesse con me... convinta di essere davvero sfortunata, triste, sola ed abbandonata da tutti, con i fianchi larghi e dei vestiti orribili. L'età, o l'incoscienza, chi lo sa, mi hanno dato misura della lontananza della realtà da questa mia immagine mentale. So di essere fortunata, di avere dei soldi da parte ed un tetto sulla testa, amiche che farebbero di tutto per me, una famiglia che mi ama, un'intelligenza medio-alta ed interessi apprezzabili. So di non essere così male come penso negli affetti, so di riuscire a farmi amare, essere generosa con un pò di sforzo, mi piace rendere felici le persone a cui voglio bene, e sono consapevole di essere carina, anche con i miei chili in più.
Questo è quello che la mia mente razionale, l'esperienza e lo specchio mi dicono quando sono lucida. E' che, di norma, un tipo come me, lucido, lo è davvero poche, pochissime volte. Ed allora viene fuori tutto il resto. Lo combatto, lo respingo, ma non riesco ad impedirgli di farmi male. Mi dico che anche questa è una parte di me, e che prima la accetto, prima riuscirò a dominarla... ma non è facile, sapete? Non è facile per niente.

A volte vorrei svegliarmi stupida, non lo dico per peccare di superbia, vorrei davvero svegliarmi più incosciente, più superficiale, più stupida, in modo da sentirmi meno addosso il peso dei lati del mio carattere che non accetto. Insomma, difetti ne abbiamo tutti... ma ci sono alcune persone che non si accorgono dei propri. Io credo sia una benedizione per loro. Magari non per chi gli sta attorno, ma in un mondo egoista, cosa importa? Si vive meglio. Meglio di come faccio io, sicuramente. E dire che ci provo... ma che senso ha se è presente in me la misura della mia inutilità...

Vado. Insomma, non è che volessi scrivere un post così, ma è uscito, e faccio sempre uscire quello che le mie dita vogliono far uscire... meglio fuori che dentro, direbbe qualcuno. Giornata di citazioni, oggi!
Pazienza. Mi accarezzo la pancia, come facevo, due anni fa, mentre ero al telefono con... mi rannicchio con la schiena appoggiata al bordo del letto, pensando a... e stringo gli occhi, più forte che posso, scanciando via i pensieri...  elika nomen nomen, atum atum, elika nomen... elika nomen nomen atum atum elika, elika...
Spooky




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