domenica 27 agosto 2006

Vi presento Truman

Truman è... Truman è.

Truman ha le sembrianze di un ragazzo qualunque, in un mondo qualunque. Non si sa bene da dove viene, nè dove va. E' un giornalista, o lo sarà, e recita perchè lo fa sentire speciale. Ha un ego da mostrare, ma spesso non gli riesce molto bene, e si incasina da solo.
E' una coscienza, ma alla rovescia: non filtra, impedisce.
Eppure, non è cattivo, nè stupido... ma viene da un altro mondo, e fa fatica a ritrovarsi. Immaginatevi un povero alieno capitato sulla terra per sbaglio, e diretto chissà dove: chissà come dobbiamo sembrare buffi!

Bhè, diciamo che Truman è un folletto.
Tipo Trilli, ma meno simpatico.
Forse è un Riccardo che ha dimenticato le ali a casa, o un'ombra senza Peter Pan, e con il copione sbagliato.
Si diverte a mettermi nei guai, ed è grande amico del destino: le Parche, al confronto, sono delle bambine che giocano nella sabbia.
Ho cercato più volte di mandarlo via, di trovargli una sistemazione diversa: in affitto, in collegio, in comunità di recupero... niente, torna, come una mosca fastidiosa, ma a cui alla fine riesci anche ad affezionarti.
E' sempre presente, ma non si vede mai, da bravo folletto: se provate a chiamarlo, siate certi che non riuscirete neanche a sentirlo scivolare via. Ma si avverte, che c'è, sarà che fa il rumore di Campanellino, sarà che sono abituata io ad averlo intorno.

Ah! Vero! Non ve l'ho descritto!! E'... è Truman, che altro volete sapere?!
Se solo riusciste a vederlo.... vi accorgereste subito che è lui.
Ma fa il timido. Eppure, chissà... magari, un giorno in cui è distratto... ve lo indicherò, il mio folletto dispettoso, e voi saprete che è proprio lui.

Spooky



 

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