mercoledì 22 luglio 2009

Cose che accadono

Insomma, sono stata al mare, e mi sono ustionata. E pure parecchio. A mia memoria, non ricordo un'insolazione così forte... magari un pò sulle spalle, sulla schiena, ma qui il disastro è totale. Pazienza, continuo a spalmarmi crema su crema, sperando domani di essere in grado di indossare un vestito senza soffrire le pene dell'inferno.
E non so se sia una questione di carma, a questo punto, visto che ieri sera ho visto lui, ed è successo l'inevitabile: forse è vero che nella vita niente è casuale, e che ogni nostra mossa è pilotata dall'esterno... perchè non avrei mai detto che le cose sarebbero andate così. Ho gustato un'ottima cena, non prima di essere svenuta sul pavimento della cucina (drama queen, direbbe House) per l'insolazione... e poi, come si vede nei film, mi sono fermata a dormire, gergo poco tecnico per quando, a dormire, non ci si ferma affatto. Anche questa è buffa. Comunque.
Stamattina, tornata a casa con il sole che mi feriva gli occhi e senza occhiali scuri, che non avevo portato in vista del rientro in nottata, non nella mattinata seguente, mi sono trovata a pensare ad una frase di Joey: non deve essere solo la situazione giusta... o il desiderio... ma anche la persona giusta... E con questa frase storica (nel senso di "lontana nel tempo", ed anche cinicamente come battuta) mi sono giustificata, al solito, perchè ho bisogno di questo e nient'altro, nella mia vita da adolescente mancata: giustificarmi, e vedermi sempre e solo come vittima, come agnello sacrificale, come quella da salvare, da compatire, da consolare dal fato avverso.

Oggi ho pensato poco, complice l'assoluta necessità di dormire che ho avuto per tutta la giornata. Sono anche andata un pochino al mercato, anche se più che una passeggiata è stata una corsa contro il sole che bruciava le mie già poco piacevoli ustioni. Non mi sento neanche in colpa. E' strano e bello, devo dire: nonostante ieri abbia passato un istante, un solo istante di puro schifo di me, è passato. Ed oggi mi dico, con un cinismo che è scivolato sottopelle nella mia vita da mia madre, ma che non pensavo fosse così radicato, che le favole non esistono, che nella vita bisogna prendere quello che c'è, e vivere le cose che ci accadono, senza continuare a guardare gli eventi dalla banchina di un binario in cui sembra non passare mai la nostra occasione.
Mi sento piccola, sciocca e frustrata, ma non in colpa: è una sensazione estremamente piacevole.

A presto.
Ah... il dolce "mattonella" è venuto proprio buono, almeno a mio gusto. Una consistenza perfetta. La prossima votla vorrei aggiustare un paio di ingredienti, ma sono proprio soddisfatta. Ottima prova, Vale!!
Spooky

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