sabato 26 giugno 2010

Ultima esibizione del coro


Stasera c'è la mia ultima performance (ultima... chissà) come soprano del Coro Università di Verona.
Stanotte non ho dormito. Ho pensato a tutto, tranne che a stasera. Sopra ogni altra cosa, pensavo alle parole di una mail, e sorridevo. Sorridevo, sorridevo... neanche il pensiero di Edoardo ieri sera è riuscito a mettermi di cattivo umore. Neanche il pensiero di stasera come mio arrivederci al coro che sa proprio di addio.
Sono passati tanti, tanti anni. Eppure, Vittorio è ancora in grado di darmi una gioia, una forza, uno slancio vitale tale da farmi dimenticare tutto il resto. Pensavo questa emozione si fosse persa, in realtà: dopo Dracula tutto è stato molto... strano. Diverso, perfettibile, distante. Quasi uno strumento scordato che non fossimo più riusciti a sistemare. Come se non fossimo più in grado di capirci, di parlarci.
Dopo I Promessi Sposi del 18 sono capitata sul suo profilo, ed ho visto l'entusiasmo bambino con cui moltissime persone hanno commentato l'opera. Emozionarsi per le risposte di Vitto, per la sua presenza, per una parola. E scoprirmi a sorridere, ma non tacciando di ridicolo quella ridicola meraviglia, ma con la nostalgia e l'umorismo di chi sa di non poter più provare un brivido così intenso, gioioso, futile.
Pensavo di non riuscire più ad emozionarmi così.

Poi... poi riesci a stupirmi. Comunque. Ed io mi scopro di nuovo innamorata. Perchè aveva ragione la mia Prof, nel dire che l'essere innamorati ti spalanca il cuore. Ed io sono incondizionatamente, totalmente, perdutamente innamorata di Vittorio. In un modo che non pensavo possibile. L'ho amato come adolescente, l'ho amato come figura Truman, l'ho amato come un Dio, l'ho amato dolorosamente e disperatamente. Poi l'ho amato come amo il mio papà. E come mio padre, è scivolato tra gli esseri umani. E' sceso dal piedistallo, e s'è fatto più piccolo, almeno sotto il palco.
Eppure, ora sono innamorata. Ed in pace. Nonostante sia agitata per gli esami, nonostante io non sia riuscita a dormire stanotte, nonostante stasera mi sentirò sola e sconfitta, nonostante l'ultimo esame si porterà via la mia essenza, e le correzioni alla tesi strapperanno l'ultima energia rimasta al mio cuore, sono innamorata, ed in pace.

Ti abbraccio, Vitto. Ti abbraccio, ti abbraccio, ti abbraccio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutto il sangue, con tutta la passione. E ti voglio bene, in un modo talmente bello che dovrei ringraziarti solo per l'idea di poter amare così. E' tutto strano. Ma è bello. Ed in questi giorni... non so come sia possibile. Non so come sia stato possibile, riuscire a tirarmi fuori dal baratro, stavolta. Ma ci sei riuscito, ancora.
Forse un qualche Dio deve esserci, se stavo sprofondando, e tu sei arrivato a tendermi la mano. Forse, qualcosa da salvare, c'è ancora. Ho messo tra le cose da salvare...

So che penserete che sono una sciocca, una ragazzina, un'immatura. Ma se aveste mai provato le cose come le provo io, vi sareste resi conto che il dolore è una cosa soggettiva ed immensa, come il senso di colpa, la solitudine, la paura. E vedere la luce, anche solo un pò di luce... è un miracolo. E' il Miracolo.

Spooky




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