venerdì 14 maggio 2010

Le assenze si moltiplicano...


So perfettamente che sto scrivendo di meno. Non so neanche io bene perchè. Probabilmente perchè ho poco da dire, probabilmente perchè quello che avrei da dire non ho più voglia di dirlo. Forse sto perdendo contatto anche con questo mezzo per scrivere, per esprimermi: o forse non ho più niente da dare, neanche a me stessa. Non lo so. Sta di fatto che mettermi qui, perdere mezz'ora del mio tempo -che sprecherei in altro modo comunque, e sempre in maniera non costruttiva- mi causa fatica, in un certo senso.

Stasera di ritorno da fit ho pensato che quest'anno era iniziato sotto i migliori auspici. No, gli auspici erano pessimi, ma il mio atteggiamento voleva essere dievrso. Più positivo. Della serie "pensare male non porterà comunque niente di buono". Non lo so, magari è stata solo la vicinanza prolungata per una settimana con le mie gemelle. Perchè adesso, diciamolo, di positivo vedo poco. Anzi, in realtà è un mese buono che vado avanti così. Sono tornata da Pasqua distrutta, nel fisico e nel corpo, e mi sono trascinata avanti fino a Londra. Poi ho deciso di cercare di riprendere in mano almeno qualche filo... pochi, in realtà, troppo pochi. Perchè quest'anno mi sembra tutto più difficile, meno immediato. Anche prendere il buono che prima coglievo con facilità... anche il coro è diventato quasi un peso. Poi ci vado, è chiaro, poi c'è Lucia che mi mette di buonumore, poi c'è tutto il resto, ma non ho più l'entusiasmo dello scorso anno.

Lo scorso anno. Non so se, potendo, tornerei indietro. E' stato un anno confuso, quello lì. In un certo senso, va meglio adesso, tutto è più chiaro. Ma ho un paio di rimpianti, ed un rimorso, legati al 2009, e mi spiace. Vorrei essere stata più forte... o più cattiva e basta. Comunque, ho sprecato delle occasioni, e la cosa che mi abbatte un pò è che, potendo tornare indietro, o capitandomi ora una situazione simile, mi comporterei esattamente come già successo. Non imparare dai propri errori non è una grande lezione di vita. Ma io sono io, con tutti i miei difetti. Prendere o lasciare... ultimamente tutti lasciano. Già.

Penso di non essermi mai sentita tanto sola in vita mia. E lo dico, stasera, non con tristezza, nè con rabbia: è una semplice constatazione. Incasso la testa, e continuo a camminare. Che altro dovrei fare?...
Appunto.
A te, che riesci a render la fatica un'immenso piacere, va il mio pensiero, come tutto oggi, come tutto ieri, come sempre e come mai... mi stanca molto pensarti, ultimamente. Mi stanca molto immaginarti, perchè lo faccio in maniera molto diversa da come accadeva in passato. Ti immagino come un sogno, un fantasma, l'irrealtà di un pensiero, e nulla più. Quando ti vedo, è come se vedessi la machera di quello che vorrei che fosse... e mi stanca vedere te, ancora, dietro quella maschera. Lo scorso anno le due icone coincidevano, ed ora che non è più così, mi affatico con molta più facilità. Piango meno -o meglio, piango meno per te- in compenso, il che mi sembra comunque un buon traguardo.
Faccio quel che posso. E' che vorrei... mi chiedo -ma è una domanda retorica- perchè sono sempre Valeria, e mai Claudia. Perchè la sensaizone di essere Valeria si consolidi ad ogni giorno che passa, e perchè Claudia resti sempre altrove, dove dirigi lo sguardo. E mi chiedo anche perchè l'affetto più spicciolo, minuto, sia sempre rivolto ad altre mani, altri occhi. Basterebbe così poco... ma hai ragione, poi le icone tornerebbero a sovrapporsi. Meglio così. Meglio continuare a sbattere la testa.
E' che dentro non c'è rimasto niente. Nè il sangue, nè la materia grigia... sono solo una scatola di plastica, che continua a provare dolore. Non importa, mi dico. E stasera addirittura riesco a pensarlo: non sei che un miraggio, una cosa di cui ho scritto, un'immagine, un disegno. Non esisti. Niente di tutto questo esiste.
Sono solo io, io sola, e tutto il resto una mia pura proiezione. Dimentico solo di svegliarmi.

Spooky




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