sabato 24 maggio 2008

Lacrime

Mi chiedono perchè piango per ogni cosa. Dicono che sono strana, che non ce n'è motivo. Che i drammi sono altri, altri i problemi, altre le cose tristi per cui piangere. Ho pianto guardando The O.C., oggi. Due lacrimoni grandi come non me ne capitava da anni. Era un arrivederci o un addio, non ricordo neanche più. So che mi sono sentita sola, ed ho pianto.
Ora... ora non so perchè, ma mi sento ancora più sola. Chi lo sa, se quando uno sta male, un pò per egoismo un pò per autocommiserazione trova fuori di sè solo i sintomi della propria malattia.
Io... io stavo passando una serata come le altre. Come le ultime, mi viene da dire, ma in realtà come sempre. Sono io che vedo grigio, perchè mi piace vederlo così. E una frase nuova, di cui non sapevo l'esistenza, adesso mi fa male. Ma ci arriverò più tardi, in fondo a questo intervento che nessuno capirà... ma che mi sta facendo piangere come una bambina. Vorrei che fossi qui. Dio, come vorrei che fossi qui. Mi sentirei stupida per ognuna di queste lacrime, ma mi abbracceresti, e mi diresti che è tutto ok. Che non sono pazza, che non sono schizzata di cervello. Io stavo guardando i miei telefilm. Quelli che guardo per non pensare. Ma a volte non fanno effetto. Anzi. Succede il contrario. Succede che penso, e piango, e come ora mi sento qualcosa di rotto. Non è un dolore intenso, non è una tragedia, lo sento. E' solo l'immensa, liiberatoria voglia di piangere, di far uscire ogni singolo grumo che mi blocca la senerità, di lavarlo via, su questa maglietta rossa che ha il viso di Vittorio, io che non riesco più a guardarlo negli occhi, perchè lui non riesce più a guardare nei miei.
Poi è successo qualcosa. Il viso di Wilson ha avuto una contrazinoe strana. E quello di House ha fatto un sorriso che significa sto perdendo tutto, ho perso tutto.
Lo so che è un telefilm, lo so che non è vero. Ma è vero per me. E' vero quando sento, sul serio, di star perdendo tutto, e di averlo già perso. Quando mi trovo a vivere sola, quando mi trovo, comunque, incastrata ina una relazione che mi fa stare bene a settimane alterne, perchè sono la donna della quotidinità, ma quando ce l'ho, non la voglio più. Perchè sono incoerente e falsa, e faccio di tutto per proteggere le persone che mi stanno a cuore da me stessa, ed alla fine combino solo casini. Ha senso per voi, questa cosa qui?...

Già.
Quando ero più piccola, mi sono detta che mai mi sarei sentita in due. Invece è capitato. Dannazione, è capitato davvero. Mi sono sentita in due con un sacco di persone. Mi sono sentita in tre, in quattro, in dieci. A volte un pò meno me, ma non mi importava. Mi sembrava di fingere di essere felice, normale, serena. E poi ci si ritrova soli. Uno non lo chiede, non va in giro a sbandierarlo. Succede e basta. E allora non ti importa niente di essere stata falsa, ipocrita, bugiarda, egoista, vorresti solo un abbraccio che ti scaldasse il cuore.
E' vero, ci sono persone che non la pensano così. Io sono qui, che piango come quando... come anni fa, e c'è chi ne riderebbe. C'è sempre qualcuno che ride. O qualcuno che non sa. C'è sempre. Anche adesso, chi è che lo capisce, questo post? Voi lo sapete, eprchè questa sera non ce l'ho fatta più, e sono scoppiata in un pianto che mi accompagnerà durante la notte? Voi lo sapete?...
Nessuno lo sa. Nessuno. Una volta almeno due o tre persone riuscivano a saperlo. Ora non lo si sa, e basta. E' Valeria, e Valeria è fatta così. E' schizzata di cervello, quella lì. Le passerà.
Già, mi passa sempre. Chi se ne frega se devo solo asciugarmi le lacrime, stamparmi un sorriso sulla mia faccia tonda, e tirare avanti. Chi se ne frega se di vero non ho altro che un blog in cui non scrivo nomi e cognomi perchè sono vigliacca, e non voglio essere compatita da nessuno.

Ho finito il primo giro di lacrime.
Vado sotto le coperte per continuare, se non vi spiace.
Che schifo, a volte, essere quello che sono, e fare quello che faccio.
Ed ora, ridete pure tutti insieme.
Spooky


4 commenti:

  1. Invece, cara mia... io ti capsico. Eccome. Sono molto più simile a te di quanto tu possa credere o ricordare. Ma forse, in fondo in fondo, lo sapevamo, ci siamo sempre capite un po' di più.

    Probabilmente non è il luogo adatto per poterti dire tutto quello che vorrei dirti ora (anzi, sicuramente non lo è), però ascolta chi è voluta sprofondare nel dolore senza nemmeno voler provare a risalire (perché, del resto? per il buon costume?): anche io piango, eccome. Per ogni singola cosa. Altro che telefilm, qui parliamo di cartoni animati, di bambini che giocano al parco, di toni di voce... Ma oggi, non mi importa se sono patologica o meno, che ridano di me! Questo è il mio modo per mantenermi in equilibrio e non cadere del tutto, e per far sì che abbia ancora un po' di lucidità per riuscire a capire quanto io debba ridere degli altri! Non per cattiveria eh... ma per quanto la gente è ottusa, molto spesso.

    Lèvati dalla testa che sei strana o schizzata perché piangi tanto o perché hai le tue "paranoie" mentali... ne hai tutto il diritto!!! Ognuno ha il diritto di fare quello che sente, giusto?! Ti mando un baciotto, appena mi trovi in linea cliccami!

    RispondiElimina
  2. ops, ero io prima, solo che era inserito il nick di mia mamma... se hai due minuti da perdere, visita il suo blog... guarda che cose carine fa!


    Giulia*

    RispondiElimina
  3. C'è un punto in cui Jimmy smette di capire. E Greg passa "dall'autodigusto, all'autodistruzione".

    Ma tu non sei Jimmy, ed io non sono Greg...

    "Questo è un luna park bastardo... un vile cabaret."

    RispondiElimina
  4. oh porc... che poema che ho fatto. Sorry. Colpa della sambuca. Spero di non aver scritto idiozie perlomeno...!

    RispondiElimina