sabato 16 febbraio 2008

Welcome back, Spooky

Avete mai pensato di essere troppo fermi? Di essere come un balia di un "caos calmo" (oddio, che citazione priva di senso... vabbè, capita), di non muovervi, di stare sul mare immobile delle vostre esistenze senza poterne uscire, senza un filo di vento che spinga la vostra imbarcazione?...
No?...
Io sì. La sensazione assordante di non essere mai in movimento. Di andare all'università, tornare, fare la spesa, passare davanti al Mc, inerpicarsi sull'ascensore, entrare, bere, sistemare la spesa, guardare Giuli che cucina, apparecchiare, e poi pranzo, pc, studio, sentirsi di troppo, telefilm, qualsiasi cosa, ma senza mai muoversi. Restando sempre immobili.


Ecco, per questo voglio finire l'università. Voglio chiudere il capitolo "triennale", e dedicarmi un pò al movimento. Prima di ogni cosa, voglio assolutamente andare a Londra. Voglio assolutamente stare a Londra, arrivare a nord, guardare Charlie che porta fuori il cane, imparare un pò la lingua, e respirare un'aria che sia almeno un pò meno italiana.
Poi prendermi del tempo per rinvigorire le mie doti. E non mi riferisco a questa strana ed incostante febbre di scrittura, che si impossessa di me a giorni alterni (a mesi alterni, ad anni alterni) e mi lascia svuotata ogni volta che va via, con tutto il suo carico di tensione e dolore, ma alla distinzione e distribuzione sul territorio delle mie personalità assenti.
Voi pensate che io abbia due personalità. E non dite di no, lo sapete tutti: c'è Valeria, e c'è Spooky. E non mettetevi a ridere: lo sapete benissimo, tutti, che è così, e che non ci può fare niente nessuno. Quel che l'altro giorno, senza soluzione, mi chiedevo, è se nella spirale hegeliana di tesi - antitesi - sintesi Spooky inglobasse e superasse Valeria, o il contrario. Ed alla fine, con le gambe doloranti ed il cuore affaticato, ho capito che è tutta questione di punti di vista: Spooky vorrebbe essere punto finale di qualsiasi ragion d'essere, mentre Valeria -a volte- si rende conto di essere la vera essenza della sua persona -la sua parte pura, bambina, se capite cosa intendo, l'espressione più vera di sè- diventando punto d'arrivo del discorso.
Poi, a guardare bene, sono piena di personalità spicciole e relative che non occupano più dello spazio di una pagina di quaderno, pensieri che si accavallano, rincorrono, e che alla fine confluiscono in uno dei due grandi mari: Spooky a destra, e Valeria a sinistra (e la scelta delle rispettive parti è tutto tranne che casuale).
Spooky eccentrica, egoista, piena di sè e della sua falsa modestia, ed al contempo geniale, creativa, corposa, ridente, solare come l'afa estiva, che si potrebbe anche non sopportare, ma che diventa desiderabilissima in inverno.
Valeria timida, egoista -ma di quell'egoismo tipico dei bambini-, introversa, dalla lacrima facile e dal rispetto per la poesia del caffè, senza parole che non siano di scusa, senza frasi non iscritte in categorie di sofferenza da lei prestabilite, eppure così tenera, amabile, piena di coccole, di miele spicciolo, di amore.


E voi, che qui avete sempre -o almeno molto spesso- letto Valeria, avete anche sempre trovato la firma di Spooky. Come se per parlare di sè, uno dovesse necessariamente essere altro da sè, come se per dire uno dovesse tacere.
E le poche volte che Valeria si firma col suo nome, è proprio con chi non può riconoscere che è lei: così poco coerente da mascherarsi dietro sè stessa nel momento in cui non importa di cosa ha scritto, non importa di cosa ha parlato, ma la persona dall'altro capo della comunicazione non è in grado di capire, non è in grado di conoscere abbastanza.
L'unica coerenza ce l'ha -a volte- avuta in un forum blu. Voi avete presente cos'è, un forum blu?...
No, che non ce lo avete presente. Non potete. Nessuno può. Forse neanche chi c'era può. Forse neanche io, neanche Kid, anche se facciamo finta di ricordarcelo, alla fine il "forum blu" non è che una perifrasi per significare il nulla, per interpretare l'assenza di sè con la quale abbiamo giustificato l'abbandono. Con la quale ho giustificato l'abbandono.


I forum blu, le Spooky, le Valerie, i teatri rossi, i Truman, le Cat e le Kid, le carte ed i giochi.
No, voi non avete la più pallida idea di cosa vi siete persi. E magari è meglio così.
Spooky


 


 

3 commenti:

  1. Non nascondiamoci dietro ad un dito.

    Tutti siamo altro rispetto a quello che appariamo. Sovrastrutture, soppalchi, infissi, colate di cemento e mani di stucco per rendere più appetibile quell'io che quasi ci fa orrore. Ma che il più delle volte è più bello della più bella facciata che ci costruiamo.

    Il forum blu... c'era. E c'è, nei ricordi di chi c'è stato. Di chi era blu, perché a quel tempo se il forum era blu noi eravamo blu. E sì, sembreranno reminiscenze belliche o ricordi da vecchi rincoglioniti... e forse siamo anche questo. Ma ci sono certe cose che se passano, cambiano, "diventano" sulla terra, non riescono a passare, cambiare, "diventare", nel cuore.


    MJKW

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  2. Sei sempre un pò involuta nelle cose che dici

    Ogni tanto ti perdi

    Ognuno di noi ha dei momenti in cui si chiede perchè dice o fa una certa cosa pur non sentendola come propria

    Andando avanti ti accorgerai che nella vita vera sei davvero costretta a farlo. Poi ci sono i forum blu come dici tu, o quelli rossi come dico io che sono l'evoluzione di uno blu.

    Però tra uno e l'altro e nel mentre ci sono anche le nostre evoluzioni e i nostri miglioramenti

    Siamo diversi dal blu e dal rosso

    Se non fosse così che cosa continueresti a camminare e a progettare?


    Maura

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  3. Il blu diventa rosso, il rosso giallo, il giallo chissà...

    Meno male che si cambia, che condanna sarebbe reiterare se stessi e veder reiterati gli altri!

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