venerdì 24 settembre 2010

One week


Una settimana. Unasettimanaunasettimanaunasettimana. Diamine, che ansia maledetta. Come se una valanga stesse per abbattersi su una stradina di montagna, proprio la stradina di montagna che sto percorrendo io. Ho appena letto, nell'ordine, un blog ed una mail, e prima di fiondarmi a rispondere, a chiedere, a dimostrare, mi cimento nell'aggiornamento del mio blog. Chissà perchè poi.
Sarà che sento il cuore accelerare al solo pensiero di tornare a casa. E non tanto per... per quello che è sospeso e che non basterà una valanga a smuovere, ma per il resto. Per me.
Sognante ha detto "...e poi?".
Io ho alzato le spalle. Cosa vuoi che ne sappia, io, del poi.
Mi tengo stretti i sogni ipocriti che faccio, l'iperventilazione del mio respiro, e cerco di continuare a camminare. Mi vien da piangere. Se sento... se provo ad immaginare di tornare a casa, non posso far altro che trovarmi a piangere: c'è qualcosa di spaventoso e terribile nel tornare a Roma. Eppure, è quello il riparo, quello il rifugio di una vita.
Ma se... se quello diventa quotidiano, quale sarà, poi, il rifugio e riparo? Dove andrò a nascondermi, quando le lacrime dovranno uscire? Dove scapperò quando ci sarà da scappare, dove coltiverò le mie bugie ed i miei fallimenti?

Mi vengono in mente delle cose.
Marco, per prima cosa. Ed un dolore... così inaspettato e sincero, che tutti quei singhiozzi non sarebbero potuti passare in silenzio. Dove andrò a piangere la mia incomprensione, se mai dovessi trovarmi ancora così incapace di comprendere la vita?... Chi tornerà a casa pronta ad abbracciarmi senza parlare, coccolando il mio caos e portandomi un bicchiere d'acqua in cui sciogliere la rabbia?...
Il coro. Ed un mercoledì che non sarà più... non sarà più mercoledì. Chi mi farà ridere come mi hai fatto ridere tu in questi anni?... Chi mi darà modo di sognare ancora un abbraccio, un bacio, un'intesa che sia solo nostra?...
La mia stanza. Calda. Non riesco a credere che non ci sarà più una stanza calda. Dio, che paura che mi fa, questa cosa qui.

Ora vado. Ho solo un momento di... visualizzazione. Quello che vedo è talmente tanto più grande di me che mi lascia senza fiato. E non vorrei più uscire di qui, più muovermi... vorrei fermare il tempo.
Sono contenta di tornare a casa, ma quello che mi aspetta mi terrorizza. Il passato mi terrorizza.

Spero di essere in grado di salvarmi, ancora, da me.
Devo solo continuare a respirare...
Spooky





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