lunedì 24 marzo 2008

Non tutto è rosso, o blu

Non tutto è rosso, o blu

Delle belle parole
che leggo e che scrivo
sul giornale del tempo
non resta che farne carta straccia,
riciclaggio.
Avevo giurato -e con me lei- di ridere e prendere l'amore
come la gioia di una nuova primavera
come l'incontro di due anime,
di due cuori bambini ed innamorati
che sfiorandosi appena
sarebbero stati uno solo
sempre, e per sempre.


Essere innamorati
è una cosa bellissima
ti si allarga il cuore
...


Un vecchio dio mi sussurra all'orecchio
parole perdute
e rido della sua incoscienza
della bestemmia senza fine
a cui mi ha convinto a credere
millantatore, bugiardo, ingannato anche lui
da un paio di occhi, dal disegno di un sorriso.
Ora so -eppure ne ho sempre avuto coscienza-
di cosa parlavano i miei incubi
cosa sognavano i miei silenzi.

Nel perdersi
c'è chi trova nuove strade
chi si inginocchia sulle tracce della vecchia,
chi ringrazia l'oblio
chi maledice la dimenticanza.
Io
che non sono
che non comprendo
che non esisto e che non immagino
resto immobile, a braccia aperte
ad aspettare il sole
o la grandine.
Io
che non ho luce
ma che non so creare il buio di cui mi nutro
aspetto, impaziente
e senza speranze.


Tutta una vita così
e tutte le successive allo stesso modo.
Non c'è bellezza per chi non ha occhi che la guardino
non c'è pace nel buio cieco di uno sguardo assente.
Fino alla fine,
senza mai fermarsi.


Spooky


 

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