martedì 5 dicembre 2006

Salutini...

E' tempo di bilanci.
Internet in quel di Verona non arriva ancora, ma per il momento sono a Roma, e posso stare qualche minuto in più (anche se il sonno è atroce, e tra sei ore ci si vede svegliare).

Vediamo, che dire.
Sto benissimo. Lo raccontavo l'altro giorno, di corsa e con delle emozioni tra le mani, ma è davvero così, sto benissimo.
Oggi ho avuto una conversazione di quelle Belle, all'altro capo del telefono c'era il mio accento, e Laura che mi raccontava un pò. Ad un certo punto a detto "perchè noi siamo amiche, no?" e lì mi si è allargato il cuore. E solo loro sanno quanto mi mancano, e solo loro sanno quanto vorrei abbracciarle.
Ma le occasioni, anche se rare, non smettono di presentarsi, e finchè ci saranno, io continuerò a coglierle al volo. Certo, c'è il 23... ma per quello non posso far nulla. Per quest'anno, ho giò avuto troppi regali, mi pare.

E poi, ancora una volta, c'è chi riesce a stupirmi con un gesto, con una cosa da niente, insignificante, ma chi piange poi sono io. E non riuscivo a smettere, dai singhiozzi, a far piano per non svegliare Giuli che dormiva già: ma erano singhiozzi di gioia. Avete presente quando per anni sognate una cosa, e quando non la desiderate più, quando ve ne siete dimenticati addirittura, arriva? Ecco, più o meno quella cosa lì... ma ancora più bella. Forse dovrei semplicemente smettere di voler dare un nome a tutto, e tentare di prendere la vita per quello che è.
Ma ci sono cose che non se ne vanno, e non si dimenticano. Oggi mi sono ricordata di una cosa... e... azz... un pò di dolore è tornato su. Poco, eh, niente di eclatante, come una ferita che brucia un pò quando la tocchi, perchènon è completamente rimanginata. Probabilmente più di così non lo sarà mai, è guarita fin troppo.
E che consigli dai a chi sta passando quello che hai passato anche tu? Niente, perchè non hai imparato quasi nulla, ed ancora ti domandi che è successo, anche se conosci già la risposta.
- "Tu come lo hai superato?"
- "Non l'ho fatto"
Appunto. Forse è solo lì il problema.

Per il resto? Tutto ok, più o meno. Forse, se le cose non avessero preso questa piega... mi sarei battuta, per difendere il mio sangue. Ora non mi interessa neanche più molto. Ho malinconia nel vederlo scorrere fuori di me, ma non mi sento in dovere di fermarlo. Va dove vuole andare, e sembra che sia un posto molto più reale, e probabilmente migliore.
E tutto ciò che dicevo? Si è perso, insieme con lei. Perchè è vero, la colpa è di tutti e di nessuno, ma non ho accettato il cambiamento, mi sono arroccata sulle mie posizioni... e mentre di sotto mi facevano scacco matto, io restavo sulla torre più alta, ultimo santuario del mio dolore.
Ed ora che non è rimasto niente, i superstiti mi guardano, dalla città vicina, noncuranti: sono rimasta in un cimitero, mentre gli altri se ne sono andati, a vivere altrove.
Probabilmente dovrei farlo anche io.

Vabbè, questo post è uscito malinconico, ma in realtà io sto bene, sul serio. Di solito quando lo scrivo non è vero, lo dico per tirarmi su il morale, ma stavolta è vero vero... sto benissimo.
Ho solo la tristezza di sapere che non c'è più il mio sangue a condividerlo con me. Pazienza. C'è il sangue di qualcun altro, la passione di qualcun altro.

Vado.
Buonanotte a tutti... e perseverate. A volte, le cose accadono.
Spooky



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