Il mio Claddagh è sbucato fuori dal cassetto delle calze. Ed io sono contenta! :)
Spooky
venerdì 25 novembre 2011
venerdì 18 novembre 2011
Quando poi...
...nonostante la stanchezza o la fatica, ti trovi a uscire con vecchie Amiche, e sentirti comunque in pace, al di là di tutto, capisci che alcune cose non sono camiate, e ti rincuori.
Non lo so. Ho freddo, sono stanca, e vorrei sentire Riccardo, che dorme beato tra le braccia di Morfeo già da un pò ormai. Quindi vado a letto anche io, nonostante senta il bisogno di dire qualcosa che non riesco davvero ad esprimere o concepire. Non lo so, appunto.
Vado a letto... avrei voglia di casa, stasera.
Sarò incontentabile, ma mi manca.
Spooky
Non lo so. Ho freddo, sono stanca, e vorrei sentire Riccardo, che dorme beato tra le braccia di Morfeo già da un pò ormai. Quindi vado a letto anche io, nonostante senta il bisogno di dire qualcosa che non riesco davvero ad esprimere o concepire. Non lo so, appunto.
Vado a letto... avrei voglia di casa, stasera.
Sarò incontentabile, ma mi manca.
Spooky
martedì 15 novembre 2011
Ho bisogno di...
Ho bisogno di viaggiare. Di muovermi, di guardare, di scoprire, di agitarmi. Di correre su un prato che non sia il mio, di parlare una lingua che non conosco.
La smania, l'urgenza che mi assale dopo un periodo di stasi è sempre la stessa, ma ogni volta cresce di intensità. Forse è per questo che sogno NTV. Per macinare cihlometri, almeno i necessari per sfuggire alla mia ricerca di fuga. Mi stanno intrappolando. E' una trappola che conosco e che mi piace, ma dalla quale sento il bisogno ciclico di fuggire.
Pagherei per una settimana a Londra ora! Una passeggiata a Trafalgar Square, come quell'estate, nel mio ultimo giorno londinese... io, le mie infradito, ed una città troppo grande da girare tutta in un giorno, ma che volevo, volevo possedere ancora una volta, volevo vivere ancora qualche ora... e chissà, se prima o poi smetterò di volerla, di amarla, di coccolarla con il pensiero.
Stamattina ho sognato di essere tornata ad Orlando. E' stata una sensazione bellissima... finalmente libera. Finalmente di nuovo libera.
Ma io ho pazienza. Non importa quanto ci vorrà, tornerò a Londra. Posso già programmare il viaggio, se voglio. Posso già comprare i biglietti, per non pagarli molto. Posso già pensare al tragitto da fare. Posso già pensare di tornare me.
Spooky
La smania, l'urgenza che mi assale dopo un periodo di stasi è sempre la stessa, ma ogni volta cresce di intensità. Forse è per questo che sogno NTV. Per macinare cihlometri, almeno i necessari per sfuggire alla mia ricerca di fuga. Mi stanno intrappolando. E' una trappola che conosco e che mi piace, ma dalla quale sento il bisogno ciclico di fuggire.
Pagherei per una settimana a Londra ora! Una passeggiata a Trafalgar Square, come quell'estate, nel mio ultimo giorno londinese... io, le mie infradito, ed una città troppo grande da girare tutta in un giorno, ma che volevo, volevo possedere ancora una volta, volevo vivere ancora qualche ora... e chissà, se prima o poi smetterò di volerla, di amarla, di coccolarla con il pensiero.
Stamattina ho sognato di essere tornata ad Orlando. E' stata una sensazione bellissima... finalmente libera. Finalmente di nuovo libera.
Ma io ho pazienza. Non importa quanto ci vorrà, tornerò a Londra. Posso già programmare il viaggio, se voglio. Posso già comprare i biglietti, per non pagarli molto. Posso già pensare al tragitto da fare. Posso già pensare di tornare me.
Spooky
venerdì 11 novembre 2011
Bilanciamo
Insomma, è già un mese che lavoro, l'inverno tarda ad arrivare (ma io sono già copertissima), comincio a pensare a Natale, e tra un sogno e l'altro cerco di non lasciarmi sfuggire un pò di sana me.
Se ci penso, non è cambiato moltissimo nell'ultimo mese. Ma io non mi sento più la stessa. Me lo diceva mia madre... e sapete bene quanto odio darle ragione, ma sento, internamente, dei meccanismi muoversi. Sento cambiare delle molecole. E nonostante Tennant non volesse andarsene, ed ha dovuto farlo lo stesso, anche io mi sento... incapace di reagire. Sento che il cambiamento deve avvenire, che è giusto, e che si sta compiendo.
E' una sensazione nuova, mai provata: non mi sto perdendo, come spesso mi è accaduto e come putroppo so che accadrà in futuro, ma sto... non lo so, forse crescendo.
Forse è questo che vuol dire, in sostanza, crescere. Trasformarsi. L'unica mia paura è di non riuscire a mantanere le cose a cui tengo. O che... o che tutto si trasformi in modo così radicale da... farmi cambiare opinione, o mettere in prospettiva troppe delle certezze che ora ho.
Non vedo l'ora di stare un pò con il mio Amore per raccontargli questa cosa. Magari mi rassicura, come fa sempre tra l'altro.
Il lavoro mi piace sempre di più. A settimane alterne si viaggia a velocità ridotta (come nell'ingorgo, si riesce andare anche a 3 km/h nella corsia veloce!, citazione nerdissima), ma si viaggia, e è questo l'importante. Mi spiace che non sia lo stipendio della mia vita, perchè in azienda mi trovo molto bene. Vedremo, la vita riserva una sacco di sorprese, a volte. Per il momento mi godo la semi-libertà di un part-time che mi permette di fare praticamente tutto: è bello non trovarsi alienati in un lavoro che mi impegna dalla mattina alla sera senza possibilità di uscita. Non so se è un momento di transizione, o se il part-time è il "mio" stile di lavoro, ma ho tutto il tempo per scoprirlo (sempre nella benedizione di un rinnovo contrattuale), e per il momento mi va bene così.
Il resto è... sfumato, nebbioso, e devo dire ininfluente in questo momento. Mi sento serena. Ogni tanto ho le mie crisi di pianto, i miei dolori violenti ed insoportabili, la mia rabbia cieca, il mio vittimismo, ma fa tutto parte della grande recita che è la mia vita, ed anche queste manifestazioni ossessivo compulsive sono parte di me.
La cosa che "dovrebbe" spavantarmi, invece, è che al lavoro sono diventata la signorina Rottermaier: al di là dello scherzo simpatico che non può che farmi piacere (non avrei mai sperato di trovare un ambiente di lavoro in cui essere... beh, essenzialmente me) ho il timore di star davvero diventando come mia madre... il che non è una così pessima consolazione, ma insomma, preferirei evitare, potendo :D
Boh, vado a vedere il Dottore. Che poi... no, non vado a veere il dottore, faccio la lista dei desideri per Natale. Lo so, sono in anticipo, ma è meglio prevenire che curare.
- Doctor Who - New series: stagioni 1-4 (la quinta l'ho appena iniziata, e per il momento si può anche evitare... ma fremo all'idea di sentire Tennant in originale!)
- Torchwood: solo per collezione in realtà... ma forse, a lungo andare, una ripassatina in inglese la darei anche lì!
- Cacciavite sonico del Decimo Dottore: PER FORZA!
- DVD all'Albert Hall di John Barrowman :D
- Il ciondolo dei Doni della Morte, perchè sì, come pe il cacciavite sonico!
- Poi vorrei una Toyota Aigò ed uno stipendio di almeno 300 euro in più al mese, ma mi sa che qui andiamo sull'utopico.... :P
Un bacetto,
vo a vedermi Doctor... Who? Doctor? WHO! Doctor? WHO!!! X'D
Spooky
Se ci penso, non è cambiato moltissimo nell'ultimo mese. Ma io non mi sento più la stessa. Me lo diceva mia madre... e sapete bene quanto odio darle ragione, ma sento, internamente, dei meccanismi muoversi. Sento cambiare delle molecole. E nonostante Tennant non volesse andarsene, ed ha dovuto farlo lo stesso, anche io mi sento... incapace di reagire. Sento che il cambiamento deve avvenire, che è giusto, e che si sta compiendo.
E' una sensazione nuova, mai provata: non mi sto perdendo, come spesso mi è accaduto e come putroppo so che accadrà in futuro, ma sto... non lo so, forse crescendo.
Forse è questo che vuol dire, in sostanza, crescere. Trasformarsi. L'unica mia paura è di non riuscire a mantanere le cose a cui tengo. O che... o che tutto si trasformi in modo così radicale da... farmi cambiare opinione, o mettere in prospettiva troppe delle certezze che ora ho.
Non vedo l'ora di stare un pò con il mio Amore per raccontargli questa cosa. Magari mi rassicura, come fa sempre tra l'altro.
Il lavoro mi piace sempre di più. A settimane alterne si viaggia a velocità ridotta (come nell'ingorgo, si riesce andare anche a 3 km/h nella corsia veloce!, citazione nerdissima), ma si viaggia, e è questo l'importante. Mi spiace che non sia lo stipendio della mia vita, perchè in azienda mi trovo molto bene. Vedremo, la vita riserva una sacco di sorprese, a volte. Per il momento mi godo la semi-libertà di un part-time che mi permette di fare praticamente tutto: è bello non trovarsi alienati in un lavoro che mi impegna dalla mattina alla sera senza possibilità di uscita. Non so se è un momento di transizione, o se il part-time è il "mio" stile di lavoro, ma ho tutto il tempo per scoprirlo (sempre nella benedizione di un rinnovo contrattuale), e per il momento mi va bene così.
Il resto è... sfumato, nebbioso, e devo dire ininfluente in questo momento. Mi sento serena. Ogni tanto ho le mie crisi di pianto, i miei dolori violenti ed insoportabili, la mia rabbia cieca, il mio vittimismo, ma fa tutto parte della grande recita che è la mia vita, ed anche queste manifestazioni ossessivo compulsive sono parte di me.
La cosa che "dovrebbe" spavantarmi, invece, è che al lavoro sono diventata la signorina Rottermaier: al di là dello scherzo simpatico che non può che farmi piacere (non avrei mai sperato di trovare un ambiente di lavoro in cui essere... beh, essenzialmente me) ho il timore di star davvero diventando come mia madre... il che non è una così pessima consolazione, ma insomma, preferirei evitare, potendo :D
Boh, vado a vedere il Dottore. Che poi... no, non vado a veere il dottore, faccio la lista dei desideri per Natale. Lo so, sono in anticipo, ma è meglio prevenire che curare.
- Doctor Who - New series: stagioni 1-4 (la quinta l'ho appena iniziata, e per il momento si può anche evitare... ma fremo all'idea di sentire Tennant in originale!)
- Torchwood: solo per collezione in realtà... ma forse, a lungo andare, una ripassatina in inglese la darei anche lì!
- Cacciavite sonico del Decimo Dottore: PER FORZA!
- DVD all'Albert Hall di John Barrowman :D
- Il ciondolo dei Doni della Morte, perchè sì, come pe il cacciavite sonico!
- Poi vorrei una Toyota Aigò ed uno stipendio di almeno 300 euro in più al mese, ma mi sa che qui andiamo sull'utopico.... :P
Un bacetto,
vo a vedermi Doctor... Who? Doctor? WHO! Doctor? WHO!!! X'D
Spooky
martedì 1 novembre 2011
...
Che brutto tornare a casa dei miei, e sentirsi nudi. Sentirsi spogilati di una parte di sè, sentirsi inutilmente impotenti. Avete presente quando dicevo che il sentimento che odiavo di più al mondo era l'impotenza? Confermo.
Il mio bellissimo anello. Il mio, mio Claddagh. E non mi importa sapere che si ricompra, quello era il mio anello. Era anche un pò deformato, perchè Riccardo lo aveva "agganciato" con uno dei suoi bracciali e lo aveva storto un pò. Ma era bellissimo. Ed era mio.
E non capisco come sia stato possibile... lo avevo al dito, o almeno doveva essere lì, e poi... puf, niente, andato. Ho cercato per terra, sotto i mobili, nelle tasche. Niente.
Mi sento così vuota...
Lo so, sono stupida. Con tante cose importanti, uno va ad impensierirsi per un oggettino da niente. Ma quell' "oggettino da niente" era il mio "oggettino da niente". Era il Claddagh che rigiravo fra le dita quando Edoardo mi ha rubato un pezzo di cielo. Era il Claddagh che portavo quando io e Ric ci siamo lasciati. E che Laura guardava sempre con gioia, perchè si ricordava l'indecisione nell'acquisto, quei 19 euro sospiratissimi... e che invece vedeva spesi così bene. Mi ricordava Maura, le babbions, le mie dipendenze, le mie fantasie da bambina.
Lo portavo al dito da... tre anni. Sono un sacco di mesi. Un sacco di giorni.
Mi sento nuda. Mi sento un pò più sola. Ancora.
Spooky
Il mio bellissimo anello. Il mio, mio Claddagh. E non mi importa sapere che si ricompra, quello era il mio anello. Era anche un pò deformato, perchè Riccardo lo aveva "agganciato" con uno dei suoi bracciali e lo aveva storto un pò. Ma era bellissimo. Ed era mio.
E non capisco come sia stato possibile... lo avevo al dito, o almeno doveva essere lì, e poi... puf, niente, andato. Ho cercato per terra, sotto i mobili, nelle tasche. Niente.
Mi sento così vuota...
Lo so, sono stupida. Con tante cose importanti, uno va ad impensierirsi per un oggettino da niente. Ma quell' "oggettino da niente" era il mio "oggettino da niente". Era il Claddagh che rigiravo fra le dita quando Edoardo mi ha rubato un pezzo di cielo. Era il Claddagh che portavo quando io e Ric ci siamo lasciati. E che Laura guardava sempre con gioia, perchè si ricordava l'indecisione nell'acquisto, quei 19 euro sospiratissimi... e che invece vedeva spesi così bene. Mi ricordava Maura, le babbions, le mie dipendenze, le mie fantasie da bambina.
Lo portavo al dito da... tre anni. Sono un sacco di mesi. Un sacco di giorni.
Mi sento nuda. Mi sento un pò più sola. Ancora.
Spooky
lunedì 24 ottobre 2011
Stralcio
"Dopo le presentazioni, ho iniziato. Ho letto la prima parte della scena in americano, ma quando Jack dice a Rose che non è la persona che sembra, ho cominciato a parlare con accento scozzese. Pensavo che un personaggio inglese avrebbe fatto un'impressione migliore, ed avrei avuto più possibilità di essre scelto per la parte. Dopotutto, per quello che ne sapevo, non c'era mai stato in una serie classica un attore americano come guest più o meno fissa.
"Puoi rifarla con l'accento inglese?" mi ha chiesto Andy.
Avrei fatto quella benedetta scena anche in un antico babilonese, tanto volevo quella parte. Alla fine, ho letto la scena tre volte, con tre accenti diversi. Beccati questo, Hugh Laurie!"
:')
Spooky
"Puoi rifarla con l'accento inglese?" mi ha chiesto Andy.
Avrei fatto quella benedetta scena anche in un antico babilonese, tanto volevo quella parte. Alla fine, ho letto la scena tre volte, con tre accenti diversi. Beccati questo, Hugh Laurie!"
:')
Spooky
domenica 23 ottobre 2011
Notturno
Sono stanca, ma due righe voglio scriverle. Perchè ci sono dei momenti che vanno incorniciati, in qualche modo, e questo è il mio.
Con il libro nuovo nuovo di John alla mia sinistra, le gambe sotto il piumone, un piedino lasciato al freddo ed il portatile senza corrente e quindi con un'autonomia limitatissima, scrivo questo post perchè... perchè alcune cose cambiano, altre si evolvono, ed altre ancora restano invariate.
Invariato questo blog, in fondo, da troppi anni, con un template che forse non sarei neanche più in grado di cambiare, con frasi storiche ed altre nuove ma stantie, con la patina addosso di qualcosa che ero e che forse non sono più. Magari sono così affezionata al passato che mi aggrappo, su queste pagine, al ricordo di una me che ormai non è altro che questo: un ricordo, il fantasma sbiadito di un passato che non tornerà.
Ed intanto gli anni passano, le persone cambiano, alcune restano, ed altre... beh, altre vivono. Ed io piango di gioia e rido, rido di cuore, e già mi rammarico di quanto "non-vivrò" e quanto "non-sarò".
Ho solo un pò paura. Perchè il cambiamento spaventa, e la vita mi ha insegnato che a volte il cambiamento è... selettivo. Non voglio essere un ricordo. Non voglio diventare una cartolina ingiallita di qualcosa che non è più. Non voglio smettere di... essere noi. E nessuno mi darà questa certezza, mai, se non la trovo da me.
Cambia tutto così in fretta... mi sembra di non riuscire a tenere il passo. Mi sembra di non riuscire a star dietro a tutto, a tenere tutto insieme. A stringere in un solo abbraccio tutto quello che di questa vita non voglio perdere, tutto quello che non posso perdere.
Sono così felice... e così spaventata.
A volte mi dico che essere un punto fisso nel tempo e nello spazio non debba essere così male, nella vita. Ma so che il cambiamento è la base della vita, la sua forza, la sua energia: è che nel cambiamento sono volubile, ed il cambiamento, in passato, mi ha ferito.
Mi stringo al petto i ricordi, e vado a letto sorridendo: ti voglio bene!
Spooky
Con il libro nuovo nuovo di John alla mia sinistra, le gambe sotto il piumone, un piedino lasciato al freddo ed il portatile senza corrente e quindi con un'autonomia limitatissima, scrivo questo post perchè... perchè alcune cose cambiano, altre si evolvono, ed altre ancora restano invariate.
Invariato questo blog, in fondo, da troppi anni, con un template che forse non sarei neanche più in grado di cambiare, con frasi storiche ed altre nuove ma stantie, con la patina addosso di qualcosa che ero e che forse non sono più. Magari sono così affezionata al passato che mi aggrappo, su queste pagine, al ricordo di una me che ormai non è altro che questo: un ricordo, il fantasma sbiadito di un passato che non tornerà.
Ed intanto gli anni passano, le persone cambiano, alcune restano, ed altre... beh, altre vivono. Ed io piango di gioia e rido, rido di cuore, e già mi rammarico di quanto "non-vivrò" e quanto "non-sarò".
Ho solo un pò paura. Perchè il cambiamento spaventa, e la vita mi ha insegnato che a volte il cambiamento è... selettivo. Non voglio essere un ricordo. Non voglio diventare una cartolina ingiallita di qualcosa che non è più. Non voglio smettere di... essere noi. E nessuno mi darà questa certezza, mai, se non la trovo da me.
Cambia tutto così in fretta... mi sembra di non riuscire a tenere il passo. Mi sembra di non riuscire a star dietro a tutto, a tenere tutto insieme. A stringere in un solo abbraccio tutto quello che di questa vita non voglio perdere, tutto quello che non posso perdere.
Sono così felice... e così spaventata.
A volte mi dico che essere un punto fisso nel tempo e nello spazio non debba essere così male, nella vita. Ma so che il cambiamento è la base della vita, la sua forza, la sua energia: è che nel cambiamento sono volubile, ed il cambiamento, in passato, mi ha ferito.
Mi stringo al petto i ricordi, e vado a letto sorridendo: ti voglio bene!
Spooky
domenica 16 ottobre 2011
Chi non muore...
Lo so, non ci sono mai. Scrivo poco, e quel poco che scrivo è anche senza lode. A mia discolpa posso dire che la prima settimana di lavoro mi ha bruciato più energie di quanto pensassi, e che il resto, tra una traduzione, un turno, una cena ed il mio anniversario, è andato un pò perdendosi.
A pensarci bene, sono due settimane che lavoro. Lo so, non è il traguardo della vita di nessuno, però soddisfa, soprattutto quando sento di riuscire come vorrei, e spero come dovrei. Soprattutto quando ti trovi bene con i colleghi, quando cominci a ricordare i nomi, quando ridi, scherzi, quando cominci a prenderci la mano.
L'anniversario è andato magnificamente, e Ric, che sapevo non voleva regalarmi un anello (oh, se lo conosco, il mio orsetto!) è riuscito comunque in una sorpresa straordinaria: un weekend fuori solo per noi due. E nonostante il freddo inaspettato, sono stata benone. Ed una volta di più, ho capito... immaginato... vissuto un futuro. Un futuro che, sembra, si sta avvicinando a grandi passi.
Venerdì ho anche fatto uno sforzo e sono andata a doppiaggio. Mi sono resa conto di un paio di cose evidentemente dolorose, ma capire qualcosa, per quanto frustrante, è meglio che restare nell'ignoranza. Penso. Non lo so, cerco di fare chiarezza e vedo il vuoto. Forse non sarei dovuta nascere come sono, o crescere come sono cresciuta. Forse, per la mia fantasia e la mia creatività, avrei dovuto essere un'altra persona. O forse, per essere felice, avrei dovuto essere... meno me. Continuo ad arrovellarmi per trovare una soluzione che so che non esiste altro che nella mia consapevolezza e volontà.
Ma non ho voglia di parlarne adesso, nè di pensarci. Moving on.
Continuo a tradurre, anche se meno celermente di prima, e sempre con un piede nella fossa, ma finchè va, lo lascio andare. Intanto, aspetto il mio primo stipendio, guardo Doctor Who (non ve l'ho detto?! La mia nuova, scintillante passione, David Tennant e Billie Piper ora dipartita per la molto-più-figa Marta Jones, in attesa di Jack, del mio Jack, e del ricordo del defunto Ianto, del defunto Angelo, del defunto Torchwood...), e cerco di stare vicino a chi ne ha molto più bisogno di quanto io possa immaginare.
Ho tagliato tutti i capelli (e per tutti intendo tutti, a breve una foto), e libera e bella con la mia moquette in testa vi mando un bacio e vi saluto.
Avrei voglia di altro, avrei voglia di un viaggio, avrei voglia di John (giovedì prossimo, ahimè, ma così doveva andare, evidentemente...) e di Londra, avrei voglia di donuts, Camden, Trafalgar Square e Theatreland, ma stringo i denti e vado avanti. Verso il futuro, verso una casa, una famiglia... verso me, in fondo.
Spooky
A pensarci bene, sono due settimane che lavoro. Lo so, non è il traguardo della vita di nessuno, però soddisfa, soprattutto quando sento di riuscire come vorrei, e spero come dovrei. Soprattutto quando ti trovi bene con i colleghi, quando cominci a ricordare i nomi, quando ridi, scherzi, quando cominci a prenderci la mano.
L'anniversario è andato magnificamente, e Ric, che sapevo non voleva regalarmi un anello (oh, se lo conosco, il mio orsetto!) è riuscito comunque in una sorpresa straordinaria: un weekend fuori solo per noi due. E nonostante il freddo inaspettato, sono stata benone. Ed una volta di più, ho capito... immaginato... vissuto un futuro. Un futuro che, sembra, si sta avvicinando a grandi passi.
Venerdì ho anche fatto uno sforzo e sono andata a doppiaggio. Mi sono resa conto di un paio di cose evidentemente dolorose, ma capire qualcosa, per quanto frustrante, è meglio che restare nell'ignoranza. Penso. Non lo so, cerco di fare chiarezza e vedo il vuoto. Forse non sarei dovuta nascere come sono, o crescere come sono cresciuta. Forse, per la mia fantasia e la mia creatività, avrei dovuto essere un'altra persona. O forse, per essere felice, avrei dovuto essere... meno me. Continuo ad arrovellarmi per trovare una soluzione che so che non esiste altro che nella mia consapevolezza e volontà.
Ma non ho voglia di parlarne adesso, nè di pensarci. Moving on.
Continuo a tradurre, anche se meno celermente di prima, e sempre con un piede nella fossa, ma finchè va, lo lascio andare. Intanto, aspetto il mio primo stipendio, guardo Doctor Who (non ve l'ho detto?! La mia nuova, scintillante passione, David Tennant e Billie Piper ora dipartita per la molto-più-figa Marta Jones, in attesa di Jack, del mio Jack, e del ricordo del defunto Ianto, del defunto Angelo, del defunto Torchwood...), e cerco di stare vicino a chi ne ha molto più bisogno di quanto io possa immaginare.
Ho tagliato tutti i capelli (e per tutti intendo tutti, a breve una foto), e libera e bella con la mia moquette in testa vi mando un bacio e vi saluto.
Avrei voglia di altro, avrei voglia di un viaggio, avrei voglia di John (giovedì prossimo, ahimè, ma così doveva andare, evidentemente...) e di Londra, avrei voglia di donuts, Camden, Trafalgar Square e Theatreland, ma stringo i denti e vado avanti. Verso il futuro, verso una casa, una famiglia... verso me, in fondo.
Spooky
venerdì 30 settembre 2011
Primo giorno di formazione
Non mi sento ancora "al lavoro", ma ho superato la giornata senza impazzire, e mi sembra già una gran cosa. Da domani ci cominciano anche a far fare qualcosa, e poi lunedì il gran giorno: un paio di settimane di panico e sbagli, per poi prenderci la mano. Posso farcela.
Oh, sì che posso farcela.
Spooky
PS: oggi mi è arrvato il biglietto per John: una fitta al cuore come non immaginavo. Ho provato a vedere se riesco ad andare comunque, in un'altra data, ma mi è impossibile. Mi dico che non era destino, ma brucia... eccome, se brucia...
Oh, sì che posso farcela.
Spooky
PS: oggi mi è arrvato il biglietto per John: una fitta al cuore come non immaginavo. Ho provato a vedere se riesco ad andare comunque, in un'altra data, ma mi è impossibile. Mi dico che non era destino, ma brucia... eccome, se brucia...
lunedì 26 settembre 2011
Voglia di coccole
Ianto: If you're interested, I've still got that stopwatch.
Jack: So?
Ianto: Think about it, lots of things you can do with a stopwatch.
Jack: Oh yeah, I can think of a few.
Ianto: There's quite a list.
Jack: I'll send the others home early, see you in my office in ten.
Ianto: That's ten minutes... and counting.
I: Se le può interessare, ho ancora il cronometro.
J: E allora?
I: Beh, ci pensi, ci sono diverse cose che si possono fare con un cronometro.
J: Oh, già... me ne vengono in mente un paio.
I: Sono molte di più.
J: Manderò gli altri a casa prima. Ci vediamo nel mio ufficio in... dieci minuti.
I: E 10 minuti siano... da ora.
Jack: Oh yeah, I love that office-y feel. I always get excited in these places. To me they're exotic. Office romances... Photocopying your butt, well maybe not your butt, although whilst we're here why don't we photo-
Ianto: The rift was active at these coordinates, approximately 200 feet above ground. That means this floor or the roof.
Jack: How are you, Ianto?
Ianto: All the better for having you back, Sir.
Jack: Can we drop the 'Sir' now? I mean, while I was away, I was thinking, maybe we could...You know, when this is all done...Dinner, a movie...?
Ianto: Are you asking me out on a date?
Jack: Interested?
Ianto: [stuttering] Well, as long as it's not in an office...Some fetishes should be kept to yourself.
J: Oh, amo lo scenario d'ufficio. Mi eccitano sempre questi posti. Sono... esotici. Storie d'amore tra colleghi... fotocopiarsi il sedere, non necessariamente il proprio... anche se, visto che siamo qui, potremmo foto...
I: La fessura si è attivata in questo punto, più o meno a 200 piedi da terra. Il che vuol dire tra qui ed il tetto.
J: Come stai, Ianto?
I: Felice di riaverti fra noi, signore.
J: Possiamo evitare il "signore" ora? E' che... mentre ero via... stavo pensando, magari noi potremmo... dico, quando tutto questo sarà finito... cenare, o andare al cinema...
I: Mi stai chiedendo di uscire?
J: Interessato?
I: Beh, basta che non sia in un ufficio... certe fantasie bisognerebbe tenersele per sè.
Non lo so, avevo voglia di un pò di dolcezza.
La domenica sera è sempre un pò... difficile.
Buonanotte a tutti,
ed in bocca al lupo a me,
Spooky
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