domenica 16 ottobre 2011

Chi non muore...

Lo so, non ci sono mai. Scrivo poco, e quel poco che scrivo è anche senza lode. A mia discolpa posso dire che la prima settimana di lavoro mi ha bruciato più energie di quanto pensassi, e che il resto, tra una traduzione, un turno, una cena ed il mio anniversario, è andato un pò perdendosi.
A pensarci bene, sono due settimane che lavoro. Lo so, non è il traguardo della vita di nessuno, però soddisfa, soprattutto quando sento di riuscire come vorrei, e spero come dovrei. Soprattutto quando ti trovi bene con i colleghi, quando cominci a ricordare i nomi, quando ridi, scherzi, quando cominci a prenderci la mano.

L'anniversario è andato magnificamente, e Ric, che sapevo non voleva regalarmi un anello (oh, se lo conosco, il mio orsetto!) è riuscito comunque in una sorpresa straordinaria: un weekend fuori solo per noi due. E nonostante il freddo inaspettato, sono stata benone. Ed una volta di più, ho capito... immaginato... vissuto un futuro. Un futuro che, sembra, si sta avvicinando a grandi passi.

Venerdì ho anche fatto uno sforzo e sono andata a doppiaggio. Mi sono resa conto di un paio di cose evidentemente dolorose, ma capire qualcosa, per quanto frustrante, è meglio che restare nell'ignoranza. Penso. Non lo so, cerco di fare chiarezza e vedo il vuoto. Forse non sarei dovuta nascere come sono, o crescere come sono cresciuta. Forse, per la mia fantasia e la mia creatività, avrei dovuto essere un'altra persona. O forse, per essere felice, avrei dovuto essere... meno me. Continuo ad arrovellarmi per trovare una soluzione che so che non esiste altro che nella mia consapevolezza e volontà.
Ma non ho voglia di parlarne adesso, nè di pensarci. Moving on.

Continuo a tradurre, anche se meno celermente di prima, e sempre con un piede nella fossa, ma finchè va, lo lascio andare. Intanto, aspetto il mio primo stipendio, guardo Doctor Who (non ve l'ho detto?! La mia nuova, scintillante passione, David Tennant e Billie Piper ora dipartita per la molto-più-figa Marta Jones, in attesa di Jack, del mio Jack, e del ricordo del defunto Ianto, del defunto Angelo, del defunto Torchwood...), e cerco di stare vicino a chi ne ha molto più bisogno di quanto io possa immaginare.

Ho tagliato tutti i capelli (e per tutti intendo tutti, a breve una foto), e libera e bella con la mia moquette in testa vi mando un bacio e vi saluto.
Avrei voglia di altro, avrei voglia di un viaggio, avrei voglia di John (giovedì prossimo, ahimè, ma così doveva andare, evidentemente...) e di Londra, avrei voglia di donuts, Camden, Trafalgar Square e Theatreland, ma stringo i denti e vado avanti. Verso il futuro, verso una casa, una famiglia... verso me, in fondo.

Spooky



3 commenti:

  1. maaaaa...e voglia di Movieland? :D

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  2. Makka, avrei anche tanta voglia di te. E non in senso erotico, Oh, massì, in fondo anche in quello.  :P

    Spooky


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  3. ..La smettete di intasarmi i preferiti con queste proposte spinte, voi due?? :P
    Ahahahah no, scherzo! Continuate pure... ghghg

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