giovedì 18 agosto 2011

Resocontiamo - New York

Bene!!
Cerchiamo di stendere qualche impressione anche sulla Grande Mela, anche se il tempo comincia a sfumare i ricordi, e le cose da dire, ora, sembrano insignificanti colori sbiaditi di qualcosa di irripetibile, magico, e dfficile da descrivere.
Arriviamo in hotel dopo un'estenuante camminata con le valigie per il centro di New York, il posto è carino, l'afa si fa sentire ma meno che a Orlando, fortunatamente, e nonostante la camera sia piccola è ben arredata, un pò retrò.

Tutti mi avevano detto che, dopo aver visto New York, Londra mi sarebbe apparsa come la sua brutta copia. Che mi sarei innamorata della Grande Mela, ed avrei ridimensionato il fascino che ha su di me Londra.
Beh, niente di più sbagliato.
Londra è una città piena di storia, di passato, cosmopolita per scelta, per comprensione ed integrazione cosciente: New York è una città moderna, che non ha vissuto, non ha capito, che è "nata e basta", portandosi dietro pezzi di cultura, pezzi di passato e di futuro, di progresso e di arretratezza, insomma, un'accozzaglia. Tipicamente americana, tra l'altro.

Abbiamo visto un paio di musei, tra cui il Guggenheim, anche se ci ha soddisfatto molto meno del suo gemello a Bilbao... abbiamo visto una mostra di Harry, molto ben curata, un museo commemorativo su Ground Zero, l'Empire State Building, e l'immancabile statua dlla Libertà: c'è da dire che le cose da vedere ce ne sono, e costano tutte. L'unica "attrazione" gratuita resta Central Park, un labirinto inestricabile dove io e Riccardo ci siamo persi entrambe le volte che siamo entrati... pregando per trovare un'uscita.

La cosa buffa di questa città è che sembra di conoscerla da sempre, perchè la tv ci ha abituato a vederla e viverla attraverso altri occhi: è buffo ora leggere Castle, e pensare "ehi, io  tra la 44esima strada e la sesta avenue ci sono passata!". Da un senso di straniamento, di lontananza, di "film": sembra che da un momento all'altro debba uscire un regista a dire "Cut! Buona questa!" e smontare il set. Ma è una sensazione fugace, al pari di tutte quelle che si provano lì: è una città veloce, caotica, piena, disarmante, avvolgente e senza pace, affascinante in un certo senso, ma per me impossibile da vivere. E poi mi lamento del caos di Roma!
Mi è piaciuto vedere i banchetti di hot-dog, e prenderne uno, visitare il negozio delle Lego, ed andare in giro con la maglietta "I love NY", ma a parte questo, c'è poco di indimenticabile che mi poto dietro.

I pranzi e le cene sono stati rigorosamente pieni di bacon e patate fritte, con qualche accenno di  insalata condita con yogurt (sic!) qua e là... una città certamente da visitare, ma nella quale non tornerei se non per i musicals: un bagliore accecante nei pressi di Time Square esalta ogni pubblicità, ogni scorcio, ogni nota... e vorresti vederli tutti, entrare in ogni teatro, ed in ogni teatro perderti e ritrovarti. Mi è dispiaciuto molto non poter vedere La Cage perchè sospesa in estate, ed è stato "doloroso" scegliere di non guardare Wicked... ma ci sarà una prossima volta, lo so.
Il bagliore di Time Square è dato anche da cartelloni pubblicitari che fanno impallidire Piccadilly: la sua scritta a led accecante non è niente in confronto a quello sfarzo di luci e colori, a quell'impossibile luminescenza onnipresente, a quel sovrabbondante ostentazinoe di lusso, consumismo, ricchezza ed orgoglio tipicamente americani.

Altra tappa, altro areoporto, altra metà, la più sentita, la più vicina al cuore, la più desiderata.
L'ultima parte del mio resoconto sarà per te... e per uno dei giorni più belli della mia vita.

Spooky




7 commenti:

  1. Vale è bellissimo!
    Mi è piaciuto un sacco.
    Sarà che come dici tu c'è l'avvicinamento?

    Brava, brava.

    Maura

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  2. Stupendo *_________*

    Laura ;__;

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  3. Bellissimo Vale :') Scrivi, continua a scrivere...

    Fra

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  4. Bellissimo Vale :') Scrivi, continua a scrivere...

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  5. Sono d'accordo sull'assurdità di un confronto con Londra, come con qualsiasi altra grande capitale. New York è unica e io l'amo molto però non ci starei per troppo tempo...Peccato che non abbiate  visitato il Met e il Moma, sono imperdibili. Per quanto riguarda il cibo è assolutamente necessario variare il menu, altrimenti ci si rovina lo stomaco. Ahhhhh, Central Park! E' enorme, bisogna andarci con la piantina, noi non ci siamo addentrati troppo......
    Per una prima volta però avete fatto tanto.
    Continua, mi piace leggerti

    Franca

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  6. Grazie a tutte! E dire che questo post non mi aveva soddisfatto molto... :)
    Si vede che mi sbagliavo!

    Spooky


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