sabato 30 ottobre 2010

Quiet

In un attimo di tranquillità aggiorno il mio ormai dimenticato blogghino... è che è proprio vero, quando la vita ti prende il resto passa in secondo piano.
Ed ora eccomi qui, in una cucina che non è la mia ma che sento come mia, ad osservare un omone alto un metro e novanta girare il risotto e chiedermi consigli sul metodo di cottura... come se fossi un'esperta! Le mani ditigano su una tastiera che non conosco, sulla pelle avverto la sensazione di calore e brivido di vestiti che non sono i miei, ma i suoi. E' tutto quotidiano, dolce, caldo... qualcosa di nuovo, di incalcolabile e folle mi sta attraversando gli occhi ed il cuore, lasciandomi stupefatta ed attonita.  E non so se la felicità sia davvero questa cosa qui o meno, ma ci si avvicina.
Le persone che mi sono care, che mi amano e che vogliono la mia felicità, sono contente per me... con qualche gelosia, con qualche apprensione, alcune con la malcelata paura che le cose non vadano come io desidero... ma mi sono vicine, e mi accettano, con tutti i miei difetti.

Nel mentre, altre buone notizie si accumulano. Mi laureo! Così sia :)
Non pensavo, non speravo di farcela, invece... un altro tassello che va a comporsi, nella grande scacchiera della mia vita incasinata.

Vado a seguire la preparazione dela cena... anche perchè non riesco a scerivere quando mi sento così osservata :P
Volevo solo dire a tutti che sto bene... davvero, davvero bene.
Spooky



3 commenti:

  1. Il risotto era buono, anche se non c'era il riso adatto... ed una veronese acquisita come me 'ste cose le nota!! U_U
    Però era fatto con tanto tanto aMMMMOOOOOOreeeeeeeeee!!!! :D

    RispondiElimina

  2. Veronese acquisita .. non rompere.
    Sei sempre la solita ....
    Sant'uomo ... vedo sempre più luce sul suo capo ...

    Maura

    RispondiElimina
  3. Il risotto è sempre buono quando lo fa un altro....

    Franca

    RispondiElimina