sabato 22 agosto 2009

Once again...

Once again I'm a little depressed by the tired old face that I see... Once again it is time to be someone, who's anyone other than me.

Ultima sera. Mi sembra ieri di essere entrata in questa stanza... ed ora la abbandono. Un'altra partenza, un altro salto nel vuoto. O meglio, un ritorno, perchè prima o poi bisogna fare i conti con le cose lasciate in sospeso, ed è arrivato il mio turno.
Mi sento carica di energie, da un lato, coraggiosa, pronta ad affrontare me stessa. Dall'altro, al solito, mi sento me: spaventata, tremante, malinconica, capace solo di vedere quello che non va.

Non so chi avrà la meglio. E' un periodo strano della mia vita... o forse mi sto solo lasciando trascinare. Sta di fatto che mi sembra che in questo anno io debba decidere tutto, ogni cosa, e che poi sarà troppo tardi per tornare indietro. Oggi, mentre camminavo a passi svelti per seminare la tristezza di lasciare questa splendida città a cui ho regalato l'anima, ho pensato alla domanda fondamentale degli ultimi mesi: Verona o Roma? O meglio, prima di questa scelta, ce n'è una, più grande, più difficile, problematica... lavoro, o dottorato? E questa è una domanda a priori, visto che comporta un piccolo "problema" di fondo: non voglio fare il dottorato in Italia. Voglio farlo all'estero.
Voglio farlo qui.
E so che non devo decidere oggi, eppure mi sembra che sia così... questo mese è passato troppo, troppo in fretta, e mi rendo conto che ogni mese supera il precedente con una velocità impressionante, ed io resto indietro, indietro... quanto indietro sono rimasta, nella mia vita? Quanto sto cercando, invano, di recuperare? Quanto riuscirò a fare, prima che mi venga presentato il conto? Prima che mi si dica "da ora in poi ogni giorno seguirà uguale a sè stesso il precedente, fino alla vecchiaia"?.
Non lo so. Stasera mi sento così. Mi sento piccola. Mi sento una bambina che non vuole crescere. Mi sento Peter Pan, che vuole restare per sempre nell'isola che non c'è.

I punti fissi sono pochi, e sono sparsi: le persone più care che ho a Roma, una puntatina a Bari, e poi la mia libertà solitaria di Verona, e questo posto, ovviamente, questa Londra caotica e piena in cui sembra che io mi trovi meglio che in qualsiasi altro posto al mondo, nonstante il traffico, le persone, l'inquinamento... Nonostante l'assoluta diversità da tutto ciò che conosco e che mi è familiare, e forse proprio per questo: da domani sarò di nuovo... cosa? chi?...

Mi fermo qui, vado a leggere.
E' solo che non voglio tornare a casa, niente di più. E' solo che le vacanze finiscono. Ma tranquilli, sto bene. Ed è stata l'esperienza più bella della mia vita. La cosa dolorosa è che, per renderla perfetta, ci sono volute le Weasley. C'èun modo per stare vicino a tutte le persone che amo, senza sentirmi necessariamente fuori posto?...

SpookySindromeCostaCrociereQuasiON

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