venerdì 31 dicembre 2010

Ultimo post del 2010 - sembra.

Ed ecco finito un altro anno.
Vorrei essere stata più presente negli ultimi mesi, e non ne ho avuto modo, o non ho reputato importante esserlo, non lo so. Ma questo momento voglio ricordarlo, perchè ogni anno che passa è un'esperienza che si accumula, un pensiero che avanza, un'idea che viene costruita, e vorrei riuscire a ricordare questi momenti, almeno rileggendoli qui.

E' stato un anno difficile, come non credevo. Pensavo che sarebbe stato una corsa frenetica alla laurea, invece si è rivelato una spaventosa attesa, snervante, lunghissima e prolungata. Gli ultimi esami, difficili, pesanti, studiati al massimo delle mie capacità per assicurarmi un 110 che era più facile da ottenere di quanto pensassi. L'incredibile solitudine. Il dolore della perdita e dell'accettazione, della rabbia e della frustrazione, una Verona sempre meno casa, e la sensazione di un'era che si avviava alla conclusione, senza la luce di un altro inizio.
La paura. Ecco, sì, penso che sia stato un anno principalmente di paura. Paura di me, delle mie reazioni, dei miei scatti emotivi, dei miei voli pindarici. Paura degli esami prima, di Tani poi, della disoccupazione, del lavoro, del ritorno a casa, di quel confronto con l'altro che ho rimandato finora ma che adesso non posso più evitare.

Certo, quest'anno è stato anche altro. Il consolidarsi di un'Amicizia, anzi due. Il condividere la gioia, le straordinarie novità, le emozioni. Il ritrovare, fortunamente, Vittorio, e lo scoprire Giò. Il dimenticare Edoardo, e, finalmente, il sentirmi in due. La non-solitudine.

Questo anno devo dedicarlo a Shyan e a Yuu, che mi hanno resa parte della loro famiglia, e continuano a farlo, giorno dopo giorno.
A Riccardo, che vale più delle parole che posso dedicargli, ma che rende la mia vita immensamente migliore.
A Giulia, con la quale ho chiuso un'avventura, probabilmente la più importante della mia vita.
Alla mia Metà, perchè c'è, anche quando non si vede.
Alle Babbione, che mi accompagnano, riga dopo riga, nella mia crescita.
Alla mia Prof, con la quale ho riscoperto una passione sopita.
A Vittorio, che mi ha ricordato perchè lo amo... e perchè lo avevo dimenticato.
A Giò, che mi ha emozionato.

Ora, questo anno si conclude nel migliore dei modi, per me. Nonostante veda tanta incertezza, nonostante mi renda conto che la strada è in salita e che c'è ancora tutto da fare, sento di avere le spalle coperte. Sento di poter guardare avanti a testa alta.
E quasi mi sento in colpa, di stare così bene. Mi chiedo se sia giusto, gioire di questo trentunodicembreduemiladieci, quando ci sono altre persone che non ne gioiscono. Quando una persona a me cara non ne gioisce. Ed io non riesco neanche a starle vicino. Vorrei aprire le braccia, e circondarla del mio amore, del calore che ho in corpo, e prometterle che andrà tutto bene, ma non ho risposte, e non amo dire bugie. Per troppo tempo ho beneficiato di questo conforto effimero che non porta altro che frustrazione ed infinita attesa. Ma posso dirle che le voglio bene, più di quanto io sia in grado di dimostrare o dire, e che un abbraccio, il mio abbraccio, sarà sempre qui ad aspettarla.
So che non conta. A parti inverse, è sempre stato solo un palliativo. Ma anche quelli aiutano, quando le cose non vanno. Quindi, Angelo mio, sono qui.

Vi voglio bene. A ciascuno in modo diverso, ma vi voglio bene. E grazie del vostro affetto... grazie davvero, perchè non sono facile da amare, ma voi ci provate lo stesso.
Ed ora vado a letto. Ultimo post del 2010, sembra.
La vostra Spooky vi augura un magnifico 2011... che sia diverso da come lo immaginate, più bello. Che splenda di luce propria, e vi renda felici.
Spooky





2 commenti:

  1. Ti voglio bene anche io, anche se ci vediamo poco e non parliamo tanto.
    Ma tu sai che mi piaci com'eri, come sei e come sarai.
    E' stata una belissima fine anno per te.
    Sono certa che è cominciata ancora meglio - nonostante tutto quello che ancora non c'è ma che sono certa ci sarà.
    Un abbraccio forte a te, a Riccardo, alle gemelle e alla loro famiglia, alle Babbione tutte.
    Questi anni ci hanno dato tante cose, ce ne hanno tolte altre.
    Ma noi siamo rimaste "a prescindere".

    Maura

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