martedì 6 luglio 2010

Le dighe sono fatte per crollare...


Non so se questo sia il momento giusto per fare dei ringraziamenti. Ma sono così stanca... così felice, e svuotata, e piena, e terrorizzata, e sola, ed euforica, e spaventata e lacera, che non penso potrebbe esserci momento migliore per sfogare qualche emozione ed esser sincera.

...mi sono tenuta dentro tante cose per così tanto tempo... mi sono tenuta dentro il dolore, lo sfinimento, le urla, ogni volta che mi sono sentita incapace, indecisa, impreparata ad affrontare le cose o solo una nuova mattinata... ogni volta che un esame mi è sembrato troppo grande, o troppo difficile, ogni volta che non ho capito un passaggio, ogni volta che avrei voluto essere dovunque pur di non vivere l'università...

Vorrei piangere fino a riuscire a sfogare tutto questo. Tutta la tensione, e meglio ancora, tutte le lacrime che non ho versato, perchè non me le potevo permettere. Farle uscire tute, tutte assieme, per liberarmi un pò il cuore. E dopo 5 dannati giorni, piangere anche per te, Luca, piangere come non ho mai fatto, e dirti che t'ho voluto bene, e dovresti considerarlo un privilegio, perchè non so farmi amare, non so farmi conoscere, non so avvicinarmi agli atlri, ma amo in un modo totale, completo, dolorosamente aperto e schietto, e penso sia un privilegio essere amati così. E che tu mi abbia voluto un pò di bene o meno, io ti ho amato così, e dovresti saperlo, per avere una cosa di cui sorridere quando i tuoi nipoti ti chiederanno cos'è l'amore.

L'ultimo periodo è stato un continuo stringere i denti. Un continuo contare i minuti che mi separavano da... da ora, ad essere sinceri. Non ci sono stati squilli di trombe, non ho sentito le campane a festa, non è cambiato niente. Eppure, è cambiato tutto. Ed ogni lacrima che solca il mio viso adesso è... è una lacrima nuova, inaugurale, purificatrice.

Mi alzo di nuovo da terra e riprendo a camminare. Verso la laurea, e poi chissà. Ma stasera concedetemi di restare qui, e riposarmi. Di godere di questa gioia primitiva ed antica. E di addormentarmi pensando che la vita è tutt'altro, e che mi farà un male implacabile ed oscuro, ma che saprà darmi qualcosa di nuovo. Di diverso. Di sereno.

Vado a letto. Vorrei solo dire grazie a tutti coloro che mi hanno sopportato, in un modo o nell'altro. Permettetemi, per gli ultimi cinque giorni, di dire un grazie particolare a Vittorio, perchè non mi ha lasciata sola. Ed io me ne stavo per dimenticare.

Grazie, grazie, grazie!
Spooky





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