Tra poco mi preparo ed esco.
Non ho voglia e non vorrei, ma essendo ad un passo dal ricadere nel baratro, meglio uscire che stare a casa.
Nonostante la stanchezza. Nonostante il sorriso sghembo.
Perchè è vero quel che si vuole, ma non si razionalizzano certe cose. Non si può proprio. Io ci provo, ci ho provato e ci proverò in futuro, ma non si razionalizzano cose così. Le prendi per quel che sono e basta. Ed io sento il mio mal di stomaco, il mio strafregarmene degli esami, il desiderio della sua persona, delle sue battute, di abbracciarlo e stargli accanto.
Il ricordo. Il ricordo esatto e puntuale di quando sarebbe bastato così poco... ed invece non è stato, ancora una volta. Se torno indietro a riesaminare i miei gesti, so di non aver sbagliato niente. So di aver fatto quel che dovevo, so che non sarei riuscita a comportarmi altrimenti.
Tu sei troppo onesta...
Vorrei glielo dicessi, che la pensi così. Vorrei lo capisse anche lui, che mi manca il coraggio non solo per vigliaccheria, ma anche per onestà. Forse così avrebbe un senso. Il rievocare, riesaminare, l'avere sempre rimpianti. Poi ha ragione Sognante: starei peggio avendo un rimorso adesso. Starei mille volte peggio, immagino. Starei da non guardarmi più allo specchio, da evitare ogni sguardo, da aver paura dei muri e delle fessure. Paura che mi si possa leggere in faccia, la mia disonestà. Il mio panico, e imbarazzo.
Bacio. Nè vedo perchè la vostra bocca sia così timorosa.
Se la parola è dolce, che sarà mai la cosa?...
E' buffo. Quando ho letto per la prima volta queste parole, quando le ho scritte, dedicate, non avevo mai baciato. Ed ora che so che vuol dire, sentire il morbido di due labbra poggiare sulle mie, tutto è così... lasciamo stare.
Vado, o farò tardi.
Buona serata gente...
Spooky
venerdì 4 giugno 2010
Al volo
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