Oggi, su facebook, ho trovato Truman.
Sì, sì, Truman! Il MIO Truman! Cresciuto, sempre più simile a Claudio (mamma mia, più lo guardo e più mi sembra almeno parente del mio maritino!), sempre meno simile a Vitto (e per fortuna!), ma in fondo sempre lui.
Fa il lavoro che vorrei fare io, come da sempre immaginavo.
Immagino continui a recitare, e s'è pure trovato una ragazza che lo sopporti, sembra, con tutto il suo ego, che mi dissero essere bello grande.
Non lo so. Dovrei dire che non mi fa piacere? Che non ho ricontrollato ossessivamente se magari si fosse connesso, o avesse scritto qualcosa di nuovo? Che non ho guardato tutte le foto, spulciato tra le informazioni, alla ricerca di lui, e magari anche un pò di me?! E che non ho sussultato quando ho visto una poesia strana, ma chiaramente d'amore, messa in nota proprio il 22 dicembre, ed intitolata con tre puntini?!
Dopotutto, a distanza di secoli, io ho ancora, sul mio blog, segno indelebile di lui. Un segno sciocco, che non vale a nulla e non corrisponde neanche a quello che provo, ma c'è. E vedendolo, non potrebbe anche lui sussultare?
No, ovviamente no. Io mi feci i film, io decisi di prenderla così male, io mi disintegrai senza averne motivo, io faci a brandelli quel poco che sentivo di avere e lo immolai in sacrificio sull'altare che gli avevo dedicato. Ma non rinnego niente, neanche una virgola: tutto ciò che sono, nel bene o nel male, deriva da lì. Anche Vitto, soprattutto Vitto, deriva da lì. E non ho scritto proprio due giorni fa una mail a Vittorio, ricondandogli quanto gli voglio bene, e ricordando a me stessa quanto la sua presenza sia vitale per me?! Appunto.
E' solo che... in un modo o nell'altro, ancora brucia. Vorrei che le cose fossero diverse, vorrei dire di poterci "solo ridere sopra, oramai", ma non è così. Perchè fece troppo male, e le ferite me le porto tutte addosso. Se mi sono sentita così isolata, così incapace, così inaccessibile ed impossibile da amare, è stato per Truman. Se ho creduto, ed in fondo credo ancora, che nessuno si prenderà la briga di amarmi, perchè sono fusa dentro, perchè ho tutte le rotelle fuori posto, perchè sono tutto e non sono niente, è stato per Truman. Mi è sembrato che se lui non poteva amarmi, nessuno avrebbe potuto farlo.
Ora so che non è così. Mi si può amare. Ci vuole fatica, impegno, dedizione, e non molti si prendono la briga di farlo, lo so. Io... sto facendo del mio meglio per essere un'altra me, ma questo non vuol dire niente.
Ci vuole troppa pazienza per trasformare in dolcezza una cosa venuta male.
Gaber diceva così. Ed io gli credo. Ma non riesco a togliermi dalla testa l'idea che, io e Truman, in un'altra vita, in un'altra realtà, avremmo dovuto conoscerci. E magari scoprire di non piacerci affatto. Ma non doveva andare così. Non dovevo restare da sola con i miei fantasmi per così tanto tempo. Non penso di essermelo meritato. Ma è successo... ed il risultato non è stato affatto piacevole.
Avete presente il signor Snape? Avete presente come se la prende con il povero Potter, la "nuova celebrità" Potter, solo per vendicarsi nei confronti di James, che si è preso la parte migliore dell'infanzia del nostro professore di Pozioni? Avete presente quanto solitaria e buia e piena di dolore deve essere stata la sua adolescenza? E come... e cosa deve essere stato sentirsi dire "siamo amici, Sev"? Ma voi... riuscite ad immaginarlo?
Mi sento un pò così.
It may have escaped your notice, but life isn't fair. Your blessed father knew that, in fact he frequently saw to it!
Spooky
Se lui non ha voluto amarti, qualcun altro può volerlo fare.
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