Storie di ordinari ciambelloni

'sera gente.
Ho fatto il ciambellone più soffice del mondo... che non è venuto soffice, ma sembra un plum cake. Mah. Vabbè. Questo era per iniziare.
Il resto è: sono distrutta. Non vedo l'ora di andare a Roma. Mangiare, bere, dormire, in ordine sparso e senza continuità. Rilassarmi. Vedere Azzurra, che mi manca come l'aria. Ovviamente, vedere lui. Vedere le gemelle, tutte e due, ed andare a Londra. Vedere musical su musical, fare le sceme nella Sala Grande di Harry, mangiare il sushi (aaahhh... suuuuuushiiii....), i tramezzini, salse, salsine, strafregandomene di tutto. E soprattutto della dieta :D
Anche perchè oggi ho visto la bilancia fare un numero che... aaahhh.. che soddisfaizone, ragaSSi! :D

Dovrei dirvi altro. Per esempio, che non riesco proprio a capire cosa mi succede. Nel senso che davvero mi sento schiacciata dal peso delle mie emozioni, dei miei impulsi, dei miei istinti. Non c'è niente da fare, devo uscirne. Devo staccare, e riprendere in mano le redini di ciò che sono.
Tempo fa ho parlato per tuuuuutta la giornata di Antonio. Manco fosse il Papa. Ma la sera non riuscivo a togliermi dalla testa Edoardo. Ed, ovviamente, Giuseppe. Ieri notte, per ingannare il tempo in attesa che il sonno si decidesse ad arrivare, facevo la spola: l'uno, l'altro, l'uno, l'altro, l'uno, l'altro... un'agonia. Frustrante per giunta, perchè non è che se mi decidessi a fare una scelta cambierebbe qualcosa! E' tutto comunque nella mia mente. A prescindere.

Ho voglia di fare la pizza.
Giulia sta seriamente pensando di uccidermi, ma io ho voglia di fare la pizza, e mi sa che la farò. Poi la congelo, così non la dobbiamo mangiare adesso. Ma ho proprio voglia di farla. Vedremo.
Vado a fare le ninne. Son stanca, ragazzi... tanto stanca. E vorrei ritrovarmi.

Spooky