giovedì 1 luglio 2010

Onestà


Da onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente validi, astenendosi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo, sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che esercita, all’ambiente in cui vive.

Arrivi ad un certo punto che ti rendi conto che i principi servono a qualcosa. Non capisci bene a cosa, ma ti rendi conto che, se li hai, non è poi un male. Stasera sono triste. Magari piangerò, magari domani sarà una giornata persa dietro una maschera di negatività. Ma stasera mi sento solo triste.
Triste ma onesta. E' come se la cosa mi rincuorasse un pò. Non avrei potuto fare altrimenti. A me piace Edoardo. Mi piace in un modo buffo e divertente, se trovassi da ridere nella situazione. E se lui è felice, lo sono anche io. E lui lo è. Lei è carina, simpatica, divertente. Ha degli atteggiamenti che non capisco, degli aspetti caratteriali che non collimano con la mia persona, dei vuoti dove per me dovrebbero esserci presenze nette, ma non è a me che deve piacere. Non sono io che devo starci bene assieme. E lui ci sta bene. Quindi pace così.

Sono contenta di aver passato questi anni a modo mio. Sono contenta di essermi comportata come la mia etica, come i miei valori mi hanno imposto. E -perchè negarlo- come la paura e la timidezza mi hanno aiutato a fare. Ma è ok. Non fa niente.
E non serve a niente che lui sappia di questi due anni, come non sarebbe servito farlo sapere a Truman: sono stati i miei due anni, non i suoi. Sono state le mie lacrime, i miei silenzi, i miei sguardi a perdere. E per lui non hanno significato altro che lacrime, silenzi, sguardi a cui non ha assistito, di cui non gli sarebbe importato.

Verona mi ha dato questo. Potete biasimare la mia voglia di andar via?...
Ti voglio bene. Vorrei dirti che ti voglio bene. E mi piacerebbe pensare che te ne importi, almeno un pò. Ma non è così, e dannazione, prima di lasciare questa città riuscirò ad accettarla, questa squallida mentalità veronese, riuscirò ad accettarla, prima di andare via e di ridere della vostra chiusura mentale.

Grazie a Dio Vittorio è toscano... e ridete pure, se mi aggrappo -ancora- a Vittorio, perchè m'ha salvato e mi salverà,  e dovrei ringraziarlo di ogni presenza, perchè... perchè...
Vado a letto. Domani devo studiare, e tanto anche. Addormentarmi piangendo non è mai stato un problema, svegliarmi con le guance che tirano per il sale neanche.
Sono io. Presto finirà anche questa.
Prima o poi finirò anche io.
Spooky



 

8 commenti:

  1. Odio le generalizzazioni.
    Mandami pure a fanbrodo, ma mi andava di dirlo.
    Verona non è solo le persone che hai conosciuto te, potrebbero essercente di peggio mi suggerisce Enza Cosci di sfuggita, ma la ignoro.

    Lo so è il tuo blog e scrivi quello che ti va, giustamente, io commento allo stesso modo, sperando di non beccarmi gli strali fin quassù: terra di piemontesi, falsi e cortesi dicono.
    Sicuramente alcuni lo sono.
    Ma non tutti.
    Forse.


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  2. In Piemonte c'è Torino, ed ho conosciuto dei torinesi che sono la fine del mondo :)
    Ovvio che parlo dei veronesi che ho conosciuto io, non in generale... anche se mi pare che le definizione sia abbastanza estendibile, per quel che ne so.
    Comunque non avevo intenzione di fare di tutta l'erba un fascio ;)

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  3. ;-)
    eh ma lo so, infatti la mia coscienza rompiscatole mi faceva presente stanotte, che magari ce ne stavano anche di peggio, ;-)

    In groppa alla tartaruga!
    Per tutto, mica solo per gli esami.

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  4. In effetti tu hai conosciuto una torinese puro sangue ed un ferrarese. Per cui forse non fa proprio testo.
    Ma quando si dice che i piemontesi sono "falsi e cortesi" come per tutte le cose vale il loro doppio.
    Alcuni lo sono ed altri no.
    Alcuni romani sono dei fanfaroni, altri  sono di una simpatia senza limite.
    Avendoci vissuto 5 anni della mia vita lo posso dire.
    Tu rientri nella categoria dei romani di una simpatia senza limite con le paranoie a palla.

    Maura

    P.S.  Tanta ... per domani che è .. finita!!

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  5. Non credo le generalizzazioni abbiano un gran senso, non puoi generalizzare sui Veronesi se non sei disposta ad accettare le generalizzazioni di ALCUNI veronesi sul sud o sui romani.
    E dato che a te certamente non piacciono le generalizzazioni sul sud, evita di fare generalizzazioni sugli altri.
    E te lo dice uno che odia le generalizzazioni sul nord, sul sud e su qualsiasi cosa, uno che però in questa tua generalizzazione si sente in causa in quanto Veronese, uno che se sta con la tua migliore amica forse un perché ci sarà pure.

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  6. ti è andata male, a sto giro.
    Conosciuto uno, conosciuti gli amici.. beh insomma, chi si somiglia si piglia.
    O no?
    si dice tanto male anche dei baresi, dei ventenni, delle donne...
    ...ma io sono la fine del mondo :p

    m

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  7. Infatti Marika tu sei la fine del mondo quasi per tutto.

    Maura

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  8. e qualcosa mi dice che so per cosa non lo sono :P

    m

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