Certe notti ti senti padrone di un posto che tanto di giorno non c'è.
Dio, come si scrive bene su questa tastiera. Oggi sono stata più sincera del solito, e mi sono sentita bene. Sarà l'aria dei castelli, che mi lascia un pò di sale in zucca, magari. Ho parlato con Blue, le ho raccontato, mi ha chiesto come un'amante, o una giovane zia (citazione implicita), ed ad occhi bassi le ho inframmezzato racconto ed imbarazzo, verità ed emozioni. Sono proprio una bambina, a volte.
Poi ho parlato con Sognante, di me e di lei, ed è sempre un piacere sentire quanto siamo all'unisono.
E poi, un pò con rabbia, un pò con amore, ho guidato la mia Ford Fiesta: splendido. La Fiat Uno era la mia macchina... ma accelerare e sentire il motore alzarsi di giri, e percorrere di corsa l'aria e l'asfalto, e rollare assieme allo stereo esageratamente alto....... e farlo con una macchina ed uno stereo degni di questo nome, è tutta un'altra cosa.
Sembra quasi di volare. Sembra quasi di essere liberi. Di essere me.
Domani vedo G*. Sono passate almeno due vite, da quando ci siamo incontrate l'ultima volta. E sì, è cambiato quasi tutto. Non proprio tutto, io sono rimasta io, ma il resto intorno no, ed inevitabilmente m'ha strappato qualche vestito da dosso.
Vado ora, è tardi e voglio nannare. Domani mattina doccia, lunghissima doccia rigenerante. E poi di corsa, a incontrare la vita (altra citazione implicita, stesso autore).
Mi mancano un pò i miei amici. Simone, Margherita, Camilla, il Simo, il Morse, il Nicio, il Bonez, il Rox, il Gabri, Andrea... e duecento altri nomi che non riporto. Mi manca Verona, già. Mi manca casa.
Spooky
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