Già. Cerco di riprendermi da me, di riavere indietro il mio buonumore, ma per il momento resta invischiato in una bile verde dall'odore vagamente repellente.
Qualche strappo di luce argentea si fa largo, ma non resiste più di un paio d'ore, e se fossi onesta direi minuti. Va e viene, la pace degli occhi, quasi come il fastidio presuntuoso del mio indice destro quando lo uso per scrivere sulla morbida tastiera del mio portatile: mi ricorda che c'è. Forse dovrei essere contenta solo di questo. Forse dovrei preoccuparmi. Non importa.
Ieri è stata una bella serata, eppure ogni battuta che facevo aveva un retrogusto amaro, che mi ha lasciato alquanto indispettita. Come se non riuscissi ad esser divertente se non infangando me stessa. Di nuovo. Ho provato ad essere la normale Valeria degli ultimi mesi, e non ci sono riuscita. Mi scopro ad essere quasi arrabbiata a questa constatazione.
Basta, vado a suonare. Sperando di sfogarmi un pò.
Di leggere, proprio non se ne parla.
Spooky
Così ci sfondiamo in più sensi.
RispondiEliminaDall'abbev!
io mi sto sfondando le mani.
RispondiEliminaQuando scendi (o quando salgo) ricordiamoci i rispettivi strumenti.
m
Makka! :P
RispondiEliminaDai, sto cercando di fare in modo di scendere verso Aprile. Anche perchè prima è impossibile, e dopo anche. Che due bolle!